
L'assicurazione è sospesa (per l'ultma volta



Inizio con uno scatto di un luogo, di una strada in verità, che mi è rimasto nel cuore per molti motivi...
Si tratta della Strada della Tremola, in Svizzera, percorsa da Airolo fin sul Passo del Gottardo.
E' una di quelle strade "mitiche" di cui senti sempre parlare dai bikers "da strada" con sempre quell'esperienza in più di te, magari in qualche incontro casuale su qualche passo alpino trovandosi ad assaporare una birretta mentre si ammira il pasesaggio o qualche moto particolare parcheggiata li a fianco alla tua...
E' uno di quei posti in cui ti dici sempre "Non so quando, ma ci voglio andare".
Solo che spesso i racconti tralasciano sempre alcuni "particolari" che in realtà scoprirai di persona che sono molto importanti e che a volte possono rivelarsi delle sorprese talmente ecclatanti, in positivo od in negativo, che lascieranno un segno indelebile nei ricordi del viaggio che ti ha portato fin li...
E proprio questo è il caso della Strada della Tremola e della "sorpresa" che ci ha riservato, a me ed a Giovanni... il mio grande amico con cui divido da anni la strada nelle nostre moto-ferie.
Era l'estate 2019, non sapevamo ancora cosa fosse il covid-19, e ci apprestavamo a fare un itinerario che avevamo progettato fin dal ritorno dalle moto-ferie dell'estate precedente.
Volevamo cogliere l'occasione dei pochi giorni di ferie per andare a trovare un caro amico comune (anche lui biker ed anche lui Bulldogger) che abita sulle sponde del Lago Maggiore, a Luino, e di passare con lui un paio di giorni condividendo strade, curve, paesaggi mozzafiato, qualche birra e qualche chiacchiera da biker sulle strade svzzere del Canton Ticino. L'idea era di fare base a Luino, lui ci avrebbe ospitato a casa sua, e da li avremmo sconfinato per un paio di giorni.
Concordato il tutto con l'amico di Luino finalmente arriva il giorno della partenza, era un venerdì a ridosso di ferragosto, e via... andiamo ad imboccare le Valli del Pasubio, saliamo al Passo Pian delle Fugazze, scendiamo a Rovereto, Riva del Garda, Folgarida e poi saliamo al Passo del Tonale.
Da qui scendiamo verso Sondrio, giriamo a nord del Lago di Como... arriva una telefonata dal nostro amico di Luino...
A sorpresa si è trovato l'intera famiglia della moglie (domnicana) a suonargli il campanello... avevano organizzato tutti insieme (qualcosa come una dozzina di persone) le ferie in Italia senza avvisarli, credendo di fare una gradita sorpresa!

Ovviamente è stata gradita dalla moglie... un po' meno dal nostro amico che non ha potuto far altro che informarci che non sono non aveva più posto a casa sua per ospitarci (questi sono parditi da Santo Domingo senza organizzare il pernotto, dando per scontato che avrebbero trovato ospitalità da lui

Che ci volete fare?
La famiglia è la famiglia... ma noi siamo in viaggio ed in quattro e quattrotto riorganizziamo l'itinerario... troviamo velocemente una pensioncina a Biasca (su di Bellinzona) e li decidiamo di pernottare, in fondo più commodi per ripartire il giorno successivo.
Infatti la mattina seguente raggiungiamo in un attimo Airolo e da qui andiamo ad imboccare la fantomatica Strada della Tremola... ci hanno parlato in molti dei panorami splendidi da ammirare e dell'esperienza unica nel percorrere quella strada fino ad arrivare ai laghi del passo... ma come detto, nessuno ci aveva parlato della "particolarità" di quella strada... e noi, da bravi mona, non ci siamo nemmeno informati per non rovinarci nessuna sensazione che avremmo potuto provare...
Quando l'asfalto finisce, ad un certo punto, ci si palesa la "particolarità" di questa strada !
L'asfalto finisce ed inizia un lastricato di porfido !!!

300 metri di dislivello e 24 tornanti di pofido !!!



E per di più la notte aveva piovuto...
Ca**o... che esperienza...
Il primo tornante lo affronti senza renderti conto della situazione, pensi che sia come su molte strade alpine entiche che sono solo i tornanti ad essere in porfido mentre nei tratti che li congiungono la strada è asfaltata...
No !!! Tutto porfido !!!

Per quanto ben tenuta la strada, ben presto mi rendo conto che a 30 all'ora mi entrano in risonanza i denti... ma se aumento a 40-50 entra in risonanza tutta la moto!!! Mi si apre perfino il guscio del portatelefono !!!
Giovanni ha delle sospensioni molto morbide sulla sua Bull per cui procede con più facilità, mentre io sulla mia Bull monto un assetto molto più rigido e soffro... al punto che quel magnifico paesaggio che tutti mi decantavano, per almento la prima metà della salit, non riesco proprio a godermelo intento come sono a contrastare le perdite di aderenza sui sanpietrini bagnati

A metà strada, più o meno, ci fermiamo nel punto più panoramico... dove ho scattato la foto sotto...
Scesi dalle moto ci avviciniamo, tiriamo su la mentoniera dei caschi ed in coro ci diciamo "Ho capito perchè la chiamano tremola !!!"



Cavolo... a guardarsi intorno c'è da perdere il fiato... il serpentone di porfido che incide tuta la vallata si fonde nel paesaggio e sembre li dalla notte dei tempi... anche la galleria della ferrovia sembra parte del paesaggio naturale. Perfino il rifugio in alto a sinistra si fonde con la montagna.
E le vette che sovrastano il tutto riempiono gli occhi. Purtroppo la foto non è che un ficcolo frammento di ciò che ci circonda, mi rendo conto che non può far capire a chi non c'è mai stato tutt'attorno cosa sia il paesaggio... ma solo a ripensarci mi pare di rivivere la pelle d'oca, di respirare l'aria tersa e di sentire i profumi delle montagne...
Ecco, ora che ho rievocato le sensazioni di quel momento me ne ritorno in attesa che la scimmia risalga...
Buon fine settimana a tutti !
