Raduno yamahabulldog.com -Modica
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Re: Raduno yamahabulldog.com -Modica
Torniamo al ristorante e, finalmente… ci sediamo per mangiare !!!
Pesce qui, ovviamente… non chiedevo di meglio !
Antipasti, primi esagerati, grigliata, frittura… tutto top !!!
Con l’occasione di scattare qualche foto adoro godermi la convivialità che questo gruppo mette… in tavola…
Per alcuni dei presenti è la prima volta che si trova nel gruppo… ma tutti si sentono in perfetta sintonia. Qui, tra noi, si usa esclusivamente l’assoluta spontaneità.
Questo pranzo, davanti ad una delle spiagge più belle d’Italia, non ha fatto altro che incorniciare alcune delle più belle persone d’Italia che per una strana alchimia si ritrovano una volta all’anno e celebrano la loro bellezza.
Probabilmente quello che sto scrivendo difficilmente si capirà… è solo uno sfogo delle emozioni che sto provando tentando di raccontare il raduno. Scusate se parlo a vanvera…
Pesce qui, ovviamente… non chiedevo di meglio !
Antipasti, primi esagerati, grigliata, frittura… tutto top !!!
Con l’occasione di scattare qualche foto adoro godermi la convivialità che questo gruppo mette… in tavola…
Per alcuni dei presenti è la prima volta che si trova nel gruppo… ma tutti si sentono in perfetta sintonia. Qui, tra noi, si usa esclusivamente l’assoluta spontaneità.
Questo pranzo, davanti ad una delle spiagge più belle d’Italia, non ha fatto altro che incorniciare alcune delle più belle persone d’Italia che per una strana alchimia si ritrovano una volta all’anno e celebrano la loro bellezza.
Probabilmente quello che sto scrivendo difficilmente si capirà… è solo uno sfogo delle emozioni che sto provando tentando di raccontare il raduno. Scusate se parlo a vanvera…
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Re: Raduno yamahabulldog.com -Modica
Purtroppo… o per fortuna… l’ultimo pranzo da consumare a Modica termina e portiamo tutti i nostri culi ormai ingrassati sulle Bull e rientriamo in hotel. Ridendo, scherzando… mangiando e bevendo si è fatta sera di nuovo.
Doccia di rito e poi via, in moto, per il centro storico di Modica.
Non prima di una capatina al Belvedere, in modalità notturna.
Doccia di rito e poi via, in moto, per il centro storico di Modica.
Non prima di una capatina al Belvedere, in modalità notturna.
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Re: Raduno yamahabulldog.com -Modica
Poi raggiungiamo il centro, parcheggiamo, e ci inoltriamo per il Corso Umberto I.
Vincenza, la compagna di Marco, ci porta all’ Antica Dolceria Bonajuto, autentico riferimento mondiale per quanto riguarda l’arte del cioccolato.
Non posso venire a Modica e non fare un carico di cioccolato… la Cate non me lo avrebbe perdonato !
Una barretta alla cannella, una al mandarino, una allo zenzero ed una al fondente 80% è il mio bottino.
Poi passeggiamo per la città.
Marco, poi, ci porta in una rosticceria dal locale e del vulcanico titolare, che non vedeva l’ora di raccontarci delle sue avventura in Vespa.
Qui ci sfondiamo un arancino galattico… al ragù, rigorosamente… ed una birrozza.
Giusto per tappare quel buchino che abbiamo avanzato nello stomaco…
Vincenza, la compagna di Marco, ci porta all’ Antica Dolceria Bonajuto, autentico riferimento mondiale per quanto riguarda l’arte del cioccolato.
Non posso venire a Modica e non fare un carico di cioccolato… la Cate non me lo avrebbe perdonato !

Una barretta alla cannella, una al mandarino, una allo zenzero ed una al fondente 80% è il mio bottino.
Poi passeggiamo per la città.
Marco, poi, ci porta in una rosticceria dal locale e del vulcanico titolare, che non vedeva l’ora di raccontarci delle sue avventura in Vespa.
Qui ci sfondiamo un arancino galattico… al ragù, rigorosamente… ed una birrozza.
Giusto per tappare quel buchino che abbiamo avanzato nello stomaco…
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Re: Raduno yamahabulldog.com -Modica
sseggiamo un altro po’ per lo storico centro di Modica, poi andiamo a riprendere le moto e rientriamo all'hotel. Ormai sfatti dalla stanchezza...
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Re: Raduno yamahabulldog.com -Modica
All’indomani ci si sveglia tutti operativi, colazione veloce, carichiamo le moto.
Mi fa sempre effetto questa cosa…
Un po’ sembriamo dei cow boys che caricano i loro cavalli, pronti per una nuova avvertura… questa volta nel far sud !
Schieriamo un’ultima volta le moto davanti all’hotel. Facciamo il check-out.
Partiamo, la destinazione di oggi è Palermo.
Alle 18:30 Fernando con Valeria, Tizio e Gianluca si imbarcheranno sul traghetto per Napoli ed Oscar, alla stessa ora, per Genova.
Le intenzioni sono quelle di fare una lunga traversata in autostrada, il percorso contrario a quello che noi veneti abbiamo fatto all’andata.
Avendo già fatto questo tragitto, noi siamo consapevoli che non sarà una passeggiata… ma come da nostra tradizione le cose difficilmente vanno come ci prefiguriamo.
Da Modica a Caltagirone procediamo con passo spedito e regolare.
Poi iniziamo a trovare i primi lavori in corso, ma arriviamo a Piazza Armerina intorno a mezzogiorno come aveva ipotizzato Marco.
Il suo intento sarebbe stato quello di farci visitare Villa Romana del Casale, che come dice il nome è una villa di epoca romana ed è famosa per i più di 3000 metri quadri di mosaici.
Una volta arrivati al parcheggio della villa e capito cosa saremmo andati a fare, conveniamo che forse non sarebbero bastate 2 ore per visitarla… e contando anche la pausa pranzo, ci saremmo trovati facilmente in affanno per raggiungere Palermo.
Per fortuna pochi metri prima del parcheggio avevamo notato un agriturismo.
Proviamo a fermarci, anche se nutriamo poche speranze di trovare posto senza aver prenotato.
Ristorante Agriturismo Trinacria, c’è posto... parcheggiamo ed entriamo.
Come spesso ci accade in viaggio in giro per l’Italia, fermarsi quasi a caso in zone sconosciute e senza nemmeno consultare Google, ma fidandoci di quello che vediamo, riserva quasi sempre belle sorprese.
Ci accomodiamo all’aperto, all’ombra della pergola del locale.
La proprietaria ci accoglie calorosamente e ci propone una soluzione veloce per loro da preparare e sfiziosa per noi da degustare. Ci serviranno il loro gran antipasto della casa, a base di prodotti locali e genuini.
Ne viene fuori una serie di vassoi imbarazzanti per noi pseudo-cittadini… melanzane, peperoni, olive, salumi, formaggi, pomodori… devo dire che qui ho finalmente trovato i sapori della vera sicilia rurale che speravo di trovare. Non fraintendetemi… nei giorni scorsi abbiamo mangiato sempre divinamente, ma in questo agriturismo, trovato per caso, sono convinto di aver mangiato qualcosa di molto simile a quello che si sarebbe mangiato a casa di una delle nonne di uno dei nostri amici siciliani, al pranzo di una domenica di inizio ottobre qualsiasi.
Che poi era lunedì… ma insomma, mi avete capito !
Mi fa sempre effetto questa cosa…
Un po’ sembriamo dei cow boys che caricano i loro cavalli, pronti per una nuova avvertura… questa volta nel far sud !
Schieriamo un’ultima volta le moto davanti all’hotel. Facciamo il check-out.
Partiamo, la destinazione di oggi è Palermo.
Alle 18:30 Fernando con Valeria, Tizio e Gianluca si imbarcheranno sul traghetto per Napoli ed Oscar, alla stessa ora, per Genova.
Le intenzioni sono quelle di fare una lunga traversata in autostrada, il percorso contrario a quello che noi veneti abbiamo fatto all’andata.
Avendo già fatto questo tragitto, noi siamo consapevoli che non sarà una passeggiata… ma come da nostra tradizione le cose difficilmente vanno come ci prefiguriamo.
Da Modica a Caltagirone procediamo con passo spedito e regolare.
Poi iniziamo a trovare i primi lavori in corso, ma arriviamo a Piazza Armerina intorno a mezzogiorno come aveva ipotizzato Marco.
Il suo intento sarebbe stato quello di farci visitare Villa Romana del Casale, che come dice il nome è una villa di epoca romana ed è famosa per i più di 3000 metri quadri di mosaici.
Una volta arrivati al parcheggio della villa e capito cosa saremmo andati a fare, conveniamo che forse non sarebbero bastate 2 ore per visitarla… e contando anche la pausa pranzo, ci saremmo trovati facilmente in affanno per raggiungere Palermo.
Per fortuna pochi metri prima del parcheggio avevamo notato un agriturismo.
Proviamo a fermarci, anche se nutriamo poche speranze di trovare posto senza aver prenotato.
Ristorante Agriturismo Trinacria, c’è posto... parcheggiamo ed entriamo.
Come spesso ci accade in viaggio in giro per l’Italia, fermarsi quasi a caso in zone sconosciute e senza nemmeno consultare Google, ma fidandoci di quello che vediamo, riserva quasi sempre belle sorprese.
Ci accomodiamo all’aperto, all’ombra della pergola del locale.
La proprietaria ci accoglie calorosamente e ci propone una soluzione veloce per loro da preparare e sfiziosa per noi da degustare. Ci serviranno il loro gran antipasto della casa, a base di prodotti locali e genuini.
Ne viene fuori una serie di vassoi imbarazzanti per noi pseudo-cittadini… melanzane, peperoni, olive, salumi, formaggi, pomodori… devo dire che qui ho finalmente trovato i sapori della vera sicilia rurale che speravo di trovare. Non fraintendetemi… nei giorni scorsi abbiamo mangiato sempre divinamente, ma in questo agriturismo, trovato per caso, sono convinto di aver mangiato qualcosa di molto simile a quello che si sarebbe mangiato a casa di una delle nonne di uno dei nostri amici siciliani, al pranzo di una domenica di inizio ottobre qualsiasi.
Che poi era lunedì… ma insomma, mi avete capito !
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Re: Raduno yamahabulldog.com -Modica
Ripresa la marcia veso nord incappiamo in una serie infinita e snervante di lavori in corso che non ci permettono di imboccare l’autostrata facilemente, e quando l’imbocchiamo… continuiamo a trovare tratti interessati da riduzioni di corsia, cambi di carreggiata… fino anche a perderci.
Tizio, Gianluca ed Oscar sono rimasti intruppati nel traffico tra un cantiere e l’altro.
L’ultima stazione di servizio prima di entrare a Palermo è l’occasione per fare una bramatissima sosta per reidrataci (il caldo è stato soffocante nel pomeriggio) e per ricompattare il gruppo.
Ora le indicazioni che ci da Marco prima di entrare a Palermo sono chiare…
Ci recheremo tutti all’hotel che ha prenotato per noi veneti, che partiremo il giorno successivo, il quale è comodo anche per raggiungere il porto per chi partirà la sera.
Lui farà strada fino all’uscita dall’autostrada, dopodiché suo fratello Oscar si metterà al comando della carovana perché l’hotel è all’interno della ZTL di Palermo e lui sa come raggirarla, senza incappare in multe salate.
Bene…
Come da programma arriviamo a Palermo, Oscar si mette al comando… e tra sorpassi a destra, semafori rossi e precedenze che nessuno rispetta, in un batter d’occhio ci troviamo in centro a passare il varco della ZTL ovviamente attiva, ingorgarci su una piazzetta ed imboccando in contro mano una strada a senso unico
Ci rendiamo conto della cosa e non riusciamo a trovare spazio per accostare, o per girarci… provate ad immaginare sto branco di Bulldog fragorose nel salotto di Palermo
A quel punto, come in un romanzo, si palesa davanti a noi un signore con una Vespa che si ferma e ci sbarra la strada, ci fa “Che c**o fate ???”, Marco gli fa “Stiamo cercando di raggiungere l’Hotel Mediterraneo”.
Il tipo capisce tutto e fa “E’ zona mia, seguitemi !”.
Blocca il traffico, ci permette di girarci e poi parte con la sua vespetta… noi dietro come un branco di segugi che inseguono la lepre in una battuta di caccia.
Ci fa letteralmente volare sopra al traffico bombeyano di Palermo ed in un attimo siamo di fronte all’hotel.
Scendiamo dalle moto, acclamiamo e ringraziamo il nostro salvatore… Giuseppe si chiama… che scopriamo essere un ex vigile urbano di Palermo andato in pensione un mese prima. Ecco perché questa "è zona sua"... e noi che pensavamo a chissà ché !!!
Io ho l’ardire, preoccupato, di far presente a Marco che abbiamo passato il varco attivo della ZTL. Ma il nostro salvatore scuote la testa e ci rivela che non vale per le moto… pericolo scampato !
Tentiamo di offrirgli una birretta, complice una piccola birreria proprio davanti all’hotel, ma declina ringraziando educatamente… al ché ci pensa Marco a randergli giustizia. Nota sulla vespa il logo di un Vespa Club, intavola quindi un discorso in merito e salta fuori che lui è il fondatore e presidente di questo club e che oltre questo è un appassionato di auto d’epoca, possiede una Mazda MX5… pane per Marco, che con il suo club di Fiat Barchetta trova pane per intrattenere il nostro nuovo amico, scambiare i contatti ed una promessa di reincontrarsi a qualche raduno.
Fernando freme per ripartire verso il porto, ma sono le tre e mezza e Giuseppe lo tranquillizza… può rilassarsi un po’, tanto poi ci penserà lui ad accompagnarli al porto senza problemi.
Cogliamo l’occasione per brindare con un’ultima birra tutti in compagnia, ma presto arriva il momento degli abbracci e dei saluti.
Qui finisce una parte importante della nostra avventura.
Il “gruppo del centro” si rimette in sella e parte.
Nel frattempo è arrivato Fabio, il cugino di Marco, e sua moglie. Loro abitano a pochi passi dal nostro hotel.
Saranno loro a farci da ciceroni per Palermo quella sera ed ad ospitare Marco.
Noi saliamo in camera per una doccia veloce e riscendimo.
L’hotel è proprio in una posizione strategica, in centro ed a due passi da Piazza Giuseppe Verdi e dal favoloso Teatro Massimo.
Io rimango a bocca aperta nel vedere la sua magnificenza.
Ma è tutto il centro di Palermo ad essere bellissimo !
Via Maqueda, chiusa al traffico, è la via dello shopping e della movida del centro. Piena di localini è sicuramente la zona più turistica del centro storico ma noi siamo a tutti gli effetti dei turisti in questo momento… per cui, perché esimerci ?
Tizio, Gianluca ed Oscar sono rimasti intruppati nel traffico tra un cantiere e l’altro.
L’ultima stazione di servizio prima di entrare a Palermo è l’occasione per fare una bramatissima sosta per reidrataci (il caldo è stato soffocante nel pomeriggio) e per ricompattare il gruppo.
Ora le indicazioni che ci da Marco prima di entrare a Palermo sono chiare…
Ci recheremo tutti all’hotel che ha prenotato per noi veneti, che partiremo il giorno successivo, il quale è comodo anche per raggiungere il porto per chi partirà la sera.
Lui farà strada fino all’uscita dall’autostrada, dopodiché suo fratello Oscar si metterà al comando della carovana perché l’hotel è all’interno della ZTL di Palermo e lui sa come raggirarla, senza incappare in multe salate.
Bene…
Come da programma arriviamo a Palermo, Oscar si mette al comando… e tra sorpassi a destra, semafori rossi e precedenze che nessuno rispetta, in un batter d’occhio ci troviamo in centro a passare il varco della ZTL ovviamente attiva, ingorgarci su una piazzetta ed imboccando in contro mano una strada a senso unico

Ci rendiamo conto della cosa e non riusciamo a trovare spazio per accostare, o per girarci… provate ad immaginare sto branco di Bulldog fragorose nel salotto di Palermo

A quel punto, come in un romanzo, si palesa davanti a noi un signore con una Vespa che si ferma e ci sbarra la strada, ci fa “Che c**o fate ???”, Marco gli fa “Stiamo cercando di raggiungere l’Hotel Mediterraneo”.
Il tipo capisce tutto e fa “E’ zona mia, seguitemi !”.
Blocca il traffico, ci permette di girarci e poi parte con la sua vespetta… noi dietro come un branco di segugi che inseguono la lepre in una battuta di caccia.
Ci fa letteralmente volare sopra al traffico bombeyano di Palermo ed in un attimo siamo di fronte all’hotel.
Scendiamo dalle moto, acclamiamo e ringraziamo il nostro salvatore… Giuseppe si chiama… che scopriamo essere un ex vigile urbano di Palermo andato in pensione un mese prima. Ecco perché questa "è zona sua"... e noi che pensavamo a chissà ché !!!

Io ho l’ardire, preoccupato, di far presente a Marco che abbiamo passato il varco attivo della ZTL. Ma il nostro salvatore scuote la testa e ci rivela che non vale per le moto… pericolo scampato !
Tentiamo di offrirgli una birretta, complice una piccola birreria proprio davanti all’hotel, ma declina ringraziando educatamente… al ché ci pensa Marco a randergli giustizia. Nota sulla vespa il logo di un Vespa Club, intavola quindi un discorso in merito e salta fuori che lui è il fondatore e presidente di questo club e che oltre questo è un appassionato di auto d’epoca, possiede una Mazda MX5… pane per Marco, che con il suo club di Fiat Barchetta trova pane per intrattenere il nostro nuovo amico, scambiare i contatti ed una promessa di reincontrarsi a qualche raduno.
Fernando freme per ripartire verso il porto, ma sono le tre e mezza e Giuseppe lo tranquillizza… può rilassarsi un po’, tanto poi ci penserà lui ad accompagnarli al porto senza problemi.
Cogliamo l’occasione per brindare con un’ultima birra tutti in compagnia, ma presto arriva il momento degli abbracci e dei saluti.
Qui finisce una parte importante della nostra avventura.
Il “gruppo del centro” si rimette in sella e parte.
Nel frattempo è arrivato Fabio, il cugino di Marco, e sua moglie. Loro abitano a pochi passi dal nostro hotel.
Saranno loro a farci da ciceroni per Palermo quella sera ed ad ospitare Marco.
Noi saliamo in camera per una doccia veloce e riscendimo.
L’hotel è proprio in una posizione strategica, in centro ed a due passi da Piazza Giuseppe Verdi e dal favoloso Teatro Massimo.
Io rimango a bocca aperta nel vedere la sua magnificenza.
Ma è tutto il centro di Palermo ad essere bellissimo !
Via Maqueda, chiusa al traffico, è la via dello shopping e della movida del centro. Piena di localini è sicuramente la zona più turistica del centro storico ma noi siamo a tutti gli effetti dei turisti in questo momento… per cui, perché esimerci ?
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Re: Raduno yamahabulldog.com -Modica
Fabio ci porta ad assaggiare… si assaggiare… a strafogarci di arancine da Kepalle, il locale che ha fatto della regina della street food palermitano una sorta di arte.
Ci accomodiamo sui trespoli fuori del locale e svaligiamo avidamente il bancone…
Ci accomodiamo sui trespoli fuori del locale e svaligiamo avidamente il bancone…
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Re: Raduno yamahabulldog.com -Modica
Ritornarniamo all’hotel quasi a l’una di notte…
L’indomani scendiamo a fare colazione e discutiamo su come sia meglio affrontare la giornata.
Nelle idee iniziali di Marco c’era l’ipotesi di uscire da Palermo per un giro nei dintorni e ritornare nel pomeriggio direttamente al porto. Ma noi ci sentiamo abbastanza esausti e di tornare in mezzo al traffico folle di Palermo non abbiamo gran ché voglia… per cui concordiamo di rimanere in centro e di girare a piedi perdendo tutto il tempo che possiamo.
Riusciamo a concordare con l’hotel di poter lasciare le moto nel loro garage ed i bagagli nel loro magazzino fino al pomeriggio.
Salendo in camera troviamo uno dei simpatici inservienti dell’hotel che tenta di raccogliere con un mocio una pozza d’acqua formatasi alla base della tromba delle scale. Che strano… pensiamo…
Scendiamo in tenuta da passeggio e stipiamo i bagagli nel piccolo magazzino adibito a deposito bagagli. Andiamo a fare il check-out e troviamo la hall allagata, con dei tecnici che stanno sventrando il soffitto… una copiosa perdita d’acqua si è insinuata nel controsoffitto e l’ha sfondato…
Disastro !
Dopo poco arriva Marco… da un paio di giorni stringe identi, ha un dolore lancinante che gli parte dal gluteo destro e gli si propaga lungo la coscia...
E' la prima volta che percorre tutti quei chilometri con la sua compagna sul sellino... solitamente a lei non piace girare in moto, accetta di buon grado solo di andare al mare evitando la coda... e lui obbligato in una posizione che non è mai stato abituato a tenere in sella alla alla Bull alla fine si è trovato con una bella lombosciatalgia (diagnosticata dopo un paio di giorni dal suo medico).
Fatica a scendere dalla moto davanti all'hotel… ma con il suo entusiasmo fa finta di non farci caso ed inizia subito a pensare cosa fare in giro per il centro.
“Marco vai a casa… hai già fatto tantissimo per noi… va a casa e riguardati !” gli dico.
Tutti fanno cenno di si… lui avrà altre 3 ore e 3/4 di viaggio in sella da fare. Stare anche una giornata intera in giro, a piedi, con noi, non è un’opzione.
Lui ci guarda sgomento… non aveva preso in considerazione di lasciarci da soli in giro per Palermo.
Ma capisce che è la cosa giusta da fare…
E qui il saluto che più mi ha emozionato, e lo sapevo… ma non non ci ho potuto fare niente.
Abbraccio Marco forte, so che per lui l’abbraccio ha un significato profondo. Lo abbraccio più forte che posso. “Ci vediamo l’anno prossimo fratello mio” gli dico…
A ruota tutti, l’esperienza del raduno di quest’anno è stata forse la più forte mai vissuta in moto per tutti.
Mette in moto e se ne va, con la promessa di tenerci aggiornati lungo il tragitto e poi all’arrivo.
Noi… noi ci mettiamo a girovagare per Palermo.
Rudy ci porta tutti ad una specie di caccia al tesoro… in cerca di un negozio di abbigliamento da moto che ha visto su Maps essere non molto distante, con l’intento di acquistare una tuta antipioggia. Per il nostro arrivo a Livorno è prevista pioggia… e lui non se l’è portata via, “Andiamo in Sicilia, vuoi che piova ???”. Ma Livorno non è in Sicilia…
Poi passiamo la giornata passeggiando ancora per il centro, ci godiamo il sole che illumina le vie, tentiamo di entrare al Teatro Massimo… ma veniamo rimbalzati perchè c’è un evento privato. Peccato…
Poi dirigiamo verso la Cattedrale di Palermo, eretta nel ‘600 ed entrata a fare parte del Patrimonio dell’Umanità nel 2015.
Girovagare per una città come Palermo mette fame… e presto arriva nuovamente il momento… di mangiare !!!
L’indomani scendiamo a fare colazione e discutiamo su come sia meglio affrontare la giornata.
Nelle idee iniziali di Marco c’era l’ipotesi di uscire da Palermo per un giro nei dintorni e ritornare nel pomeriggio direttamente al porto. Ma noi ci sentiamo abbastanza esausti e di tornare in mezzo al traffico folle di Palermo non abbiamo gran ché voglia… per cui concordiamo di rimanere in centro e di girare a piedi perdendo tutto il tempo che possiamo.
Riusciamo a concordare con l’hotel di poter lasciare le moto nel loro garage ed i bagagli nel loro magazzino fino al pomeriggio.
Salendo in camera troviamo uno dei simpatici inservienti dell’hotel che tenta di raccogliere con un mocio una pozza d’acqua formatasi alla base della tromba delle scale. Che strano… pensiamo…
Scendiamo in tenuta da passeggio e stipiamo i bagagli nel piccolo magazzino adibito a deposito bagagli. Andiamo a fare il check-out e troviamo la hall allagata, con dei tecnici che stanno sventrando il soffitto… una copiosa perdita d’acqua si è insinuata nel controsoffitto e l’ha sfondato…
Disastro !
Dopo poco arriva Marco… da un paio di giorni stringe identi, ha un dolore lancinante che gli parte dal gluteo destro e gli si propaga lungo la coscia...
E' la prima volta che percorre tutti quei chilometri con la sua compagna sul sellino... solitamente a lei non piace girare in moto, accetta di buon grado solo di andare al mare evitando la coda... e lui obbligato in una posizione che non è mai stato abituato a tenere in sella alla alla Bull alla fine si è trovato con una bella lombosciatalgia (diagnosticata dopo un paio di giorni dal suo medico).
Fatica a scendere dalla moto davanti all'hotel… ma con il suo entusiasmo fa finta di non farci caso ed inizia subito a pensare cosa fare in giro per il centro.
“Marco vai a casa… hai già fatto tantissimo per noi… va a casa e riguardati !” gli dico.
Tutti fanno cenno di si… lui avrà altre 3 ore e 3/4 di viaggio in sella da fare. Stare anche una giornata intera in giro, a piedi, con noi, non è un’opzione.
Lui ci guarda sgomento… non aveva preso in considerazione di lasciarci da soli in giro per Palermo.
Ma capisce che è la cosa giusta da fare…
E qui il saluto che più mi ha emozionato, e lo sapevo… ma non non ci ho potuto fare niente.
Abbraccio Marco forte, so che per lui l’abbraccio ha un significato profondo. Lo abbraccio più forte che posso. “Ci vediamo l’anno prossimo fratello mio” gli dico…
A ruota tutti, l’esperienza del raduno di quest’anno è stata forse la più forte mai vissuta in moto per tutti.
Mette in moto e se ne va, con la promessa di tenerci aggiornati lungo il tragitto e poi all’arrivo.
Noi… noi ci mettiamo a girovagare per Palermo.
Rudy ci porta tutti ad una specie di caccia al tesoro… in cerca di un negozio di abbigliamento da moto che ha visto su Maps essere non molto distante, con l’intento di acquistare una tuta antipioggia. Per il nostro arrivo a Livorno è prevista pioggia… e lui non se l’è portata via, “Andiamo in Sicilia, vuoi che piova ???”. Ma Livorno non è in Sicilia…
Poi passiamo la giornata passeggiando ancora per il centro, ci godiamo il sole che illumina le vie, tentiamo di entrare al Teatro Massimo… ma veniamo rimbalzati perchè c’è un evento privato. Peccato…
Poi dirigiamo verso la Cattedrale di Palermo, eretta nel ‘600 ed entrata a fare parte del Patrimonio dell’Umanità nel 2015.
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"Life is a journey not a destination" - Cit. Aerosmith
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Re: Raduno yamahabulldog.com -Modica
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Re: Raduno yamahabulldog.com -Modica
Dopo un caffé, ci dirigiamo verso l’hotel e dopo aver fatto conoscenza con un paio di sbandati locali che chiedono di dargli “dieci euro a testa, per mangiare” (cioè… dieci euro a testa noi… eravamo in 7…). Sapevamo perfettamente che sarebbero finiti presto in un paio di dosi… e nonostante l’insistenza decliniamo gentilmente.
Con calma torniamo all’hotel, ci cambiamo e portiamo fuori dal garage le moto e le carichiamo.
Impostiamo il navigatore, ci facciamo il segno della croce e ci rigettiamo nel traffico di Palermo.
Sembra un essere unico… sembra non avere regole, ma il caos apparente fa girare tutto… nonostante tutto…
Il terrore di essere coinvolti in un incidente qui ci attanaglia… ma stringiamo le chiappe e procediamo spediti.
Arriviamo all’imbarco precisissimi, alle 16:30 come da indicazioni della Grimaldi.
Se all’andata era filato tutto liscio in questa fase, qui un po’ di caos c’è stato… c’erano due donne a gestire gli accessi e ci hanno fatto diventare un po’ matti, facendoci uscire dalla coda perché “tute le moto sono già passate”… come se fosse colpa nostra se ci siamo attenuti alla lettera a quanto indicato dalla compagnia…
Con calma torniamo all’hotel, ci cambiamo e portiamo fuori dal garage le moto e le carichiamo.
Impostiamo il navigatore, ci facciamo il segno della croce e ci rigettiamo nel traffico di Palermo.
Sembra un essere unico… sembra non avere regole, ma il caos apparente fa girare tutto… nonostante tutto…
Il terrore di essere coinvolti in un incidente qui ci attanaglia… ma stringiamo le chiappe e procediamo spediti.
Arriviamo all’imbarco precisissimi, alle 16:30 come da indicazioni della Grimaldi.
Se all’andata era filato tutto liscio in questa fase, qui un po’ di caos c’è stato… c’erano due donne a gestire gli accessi e ci hanno fatto diventare un po’ matti, facendoci uscire dalla coda perché “tute le moto sono già passate”… come se fosse colpa nostra se ci siamo attenuti alla lettera a quanto indicato dalla compagnia…
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