Il resto della mattinata passa chiacchierando.
Entro le 11:30 bisogna lasciare la cabina, ci sistemiamo con i bagagli a prua, a fianco del bar… caso mai rischiassimo la disidratazione
Arriva mezzogiorno.
Non ricordo se ho mangiato qualcosa… ma forse no…
Arriviamo al porto di Livorno in perfetto orario alle 14:00 ed attendiamo pazientemente il nostro turno per scendere…
“Garage 2 ed 1 !!!” chiamano dagli altoparlanti di servizio, via giù !
Carichiamo le moto e saliamo la rampa che ci porta al Garage 3 da dove poi scendiamo.
Per ora le previsioni di pioggia non sono state rispettate.
Fuori dal porto ci raduniamo con infinita pazienza, Rudy ed Andrea erano rimasti intasati nel traffico del Garage 1.
Qui fuori li salutiamo perchè di li a poco ci saremmo divisi, loro sarebbero tornati a Berceto e noi avremmo continuato verso Firenze in autostrada.
Poco dopo il capoluogo toscano, il cielo si fa nero. Giovanni, che fa strada, ci fa fermare provvidenzialmente in una stazione di servizio, dove facciamo giusto in tempo ad indossare l’antipioggia che inizia a… piovere !
Riprendiamo la strada.
Il continuo entra ed esci dalle gallerie ci tiene al riparo dal temporale che fuori imperversa, ma cavolo… che caldo in galleria…
Gullivel ci tiene compatti, procede sugli 80-90 all’ora… ma in una delle gallerie della “Direttissima” ci fa accodare dietro ad un’autocisterna. Siamo in salita e la velocità scente a 70-80 all’ora e con l’antipioggia la temperatura corporea mi sale troppo… inizio a sudare… ad un certo punto, quando vedo che Giovanni tiene la posizione, mi butto in sorpasso.
A ruota mi seguono Carmelo (che nomino solo ora... è un ex bulldgger originario di Catania ma che vive a Treviso) ed Alessio, evidentemente sofferenti come me.
Appena mi metto davanti al camion rientro di corsia e mi riporto sui 90 km/h. Così, senza il muro generato dal camion, si respira decisamente meglio.
Procediamo così fino ad aver passato le gallerie, Giovanni e Michele che erano rimasti indietro finalmente ci raggiungono.
Non piove più ma la temperatura è scesa sensibilmente.
Passiamo Bologna abbastanza indenni dal traffico. Prendiamo per Padova ed al primo autogrill ci fermiamo. Pensavo che si volesse fare una sosta, ma tutti sono intenzionati a continuare. Il sole ormai sta tramontando. Soprattutto Giovanni, che si sente salire la febbre e non vede l’ora di arrivare a casa.
Alessio, Carmelo e Michele si tolgono l’antipioggia, nonostante io e Guiovanni li avvisassimo che dalle parti di Ferrara avremmo incrociato un temporale, ben evidente sul radar meteo che stiamo consultando.
Giusto il tempo del pieno per Carmelo e ripendiamo la marcia e su verso nord !
Ben prima di Ferrara troviamo la strada zuppa d’acqua, ma non incontreremo più la pioggia. Il temporale ci precedere e lascia dietro di se un freddo cane !
Mi chiedo come fanno i ragazzi dietro senza la protezione dell’antipioggia, a me si stanno ghiacciando le mani anche se ho i guanti invernali ed il pinlock fatica a tenere la visiera disappannata.
Tengo, davanti, una velocità intorno ai 110 all’ora, 130 solo quando sorpassiamo. Fa freddo si, ma non voglio tardare oltre. E’ già buio ed anche se ormai in Sicilia ho sdoganato la mia paura di viaggiare con il buio, qui ci sono le mani intorpidite e la strada bagnata. Prima arriviamo a casa e meglio sarà per tutti.
Padova sembra non arrivare mai… procedo quasi in trance.
Finalmente lo svincolo per Venezia e da li a poco ci fermiamo all’autogrill di Arino Est.
"Life is a journey not a destination" - Cit. Aerosmith