Poco prima di Natale ho fatto un breve giro in moto . Meta vicina : la Valpolicella . E’ una valle anomala di cui esiste solo il versante Nord , quello sud è segnato dal fiume Adige e da alcune colline moreniche . Molto nota per il vino omonimo che si è conquistato una gran fetta di mercato .Tanti i piccoli e medi produttori nelle valli laterali che si innestano in Valpolicella . La forte resa economica del territorio convertito a vigneto ha provocato un dissesto ambientale notevole . La maggior parte del territorio è stato modificato realizzando sbancamenti delle colline che ora si presentano in gran parte a gradoni . Anche alcuni rustici sono stati abbattuti perché piu’ conveniente piantare vigneto invece di ristrutturare la vecchia casa . Altra piaga della zona è il marmo rosso di Verona . L’estrazione dei marmi ha provocato delle profonde ferite che si notano anche in lontananza . Cave a cielo aperto esaurite sono state abbandonate lasciando larghe e pericolose brecce nei monti .

Pero’ ora vi descrivo il giro : Vi salto la parte che da Peschiera del Garda conduce a Ponton dove una bella villa del 16° secolo, quasi in riva all’Adige , da mostra di se . Si nota subito il grande uso del Marmo Rosso di Verona qui presente nelle sue tonalita’ piu’ chiare e schiarite dal tempo e dalle intemperie .

Raggiunto S. Ambrogio in pochi kilometri inizia la salita in zona collinare . Ecco una casa con inserita una torre , sempre in marmo .

Dopo alcuni bei curvoni si prende una stradina che tra bei panorami arriva a costeggiare una delle numerose cave di marmo .

Da qui si raggiunge S.Giorgio di Valpolicella , uno dei borghi più belli d’Italia , sorge in una posizione che le ha fatto meritare un soprannome particolare: Ingannapoltron. Il borgo infatti si trova su un'altura che un tempo era raggiungibile solo con un cammino lungo e faticoso, nonostante dal basso la meta sembri sempre molto vicino. Per questo, secondo la tradizione, "inganna il poltrone"!

Prima di entrare in paese in località Fontana Vecia di San Giorgio si vede questo monumento eretto per ricordare il grave incidente accaduto il 6 giugno 1927. In quella data un autocarro che proveniva da una delle cave del territorio, caricato con pesanti blocchi di marmo, uscì di strada, precipitando in una scarpata. Morirono otto operai e numerosi furono i feriti. Le persone che morirono furono per lo più schiacciate dai massi che trasportavano. Fu una grande tragedia per il territorio e due anni dopo, nel giugno del 1929, sul luogo dell’incidente venne elevato un monumento usando gli stessi massi che avevano causato la tragedia .

In paese c’è una bella pieve romanica che si affaccia su una piazzetta . Vale la sosta per godersi il borgo e il panorama .
Anche qui i marmi si sprecano , ora anche il portone della pieve è di marmo .

Tetti delle case , le case stesse , Volti ad arco , muretti e recinzioni tutti nella pietra locale . Quelle c’era e quella è stata adoperata per costruire .
Numerosi i lavatoi , antenati delle moderne lavatrici , che funzionavano anche come punto di ritrovo e socializzazione delle lavandare .

Da S.Giorgio si raggiunge Mazzurega e questa bella villa con meridiana , notare il marmo rosa nei decori del tetto .

Da Mazzurega si scende a Fumane dove Villa della Torre domina la valle . Anche qui marmi negli usi architettonici piu’ consueti .