Sabato 23 luglio chiudo bottega alle 12:30, corro a casa per una doccia, carico la moto e parto alle 14:00 in punto.

Fuori del cancello c'è già il mio amico Michele, anche lui bulldogger, e passiamo veloci Noale, una miriade di paesini al confine tra le province di Venezia, Treviso e Padova e raggiungiamo Resana. Qui si aggrega Enrico, un altro bulldogger, e voliamo ad imboccare la statale Valsugana dalle parti di Cassola, ai piedi del Monte Grappa.
Via via veloci, scappiamo dal caldo infernale della pianura. Prendiamo l'uscita di Primolano e qui fuori ci incontriamo con Alessio (l'ennesimo bulldogger) con i suoi amici Marco (con la sua splendida Africa Twin CRF1100) e Riccardo (con la sua Bandit 600) che appena hanno sentito delle nostre intenzioni hanno fatto il pieno, caricato la moto e sono scappati di casa! Loro tre arrivano da Concordia Sagittaria, ai confini con il Friuli.

Percorriamo la vecchia statale Valsugana, per il percoso che faceva prima che costruissero la superstrada... passando per tutti quei piccoli paesini che un tempo erano martoriati dal passaggio del traffico, anche pesante, e che oggi sembrano semi-deserti... tra questi c'è Martincelli, il paese in cui i miei genitori da giovani portavano la famiglia in ferie e dove io ho imparato a camminare...

Mettiamo piede in Trentino e raggiungiamo Grigno, da qui imboggiamo la provinciale n° 75 che porta a Castello Tesino, una strada in parte scavata nella roccia, in parte con tornanti in galleria, che attraversa un bosco che ci da il primo sollievo dal caldo e sbuchiamo a Castello Tesino, da qui prendiamo verso ovest e passiamo Pradellano, Bieno, Strigno, da qui Scurelle, Telve ed imbocchiamo la Val Calamento per raggiungere il mitico Passo Manghen !!!

Fa caldo anche agli oltre 2000 metri del Manghen...
Una birretta fresca è quello che ci vuole, per i miei compagni di viaggio... io invece non posso mancare ad una fetta di strudel che qui una nonnina prepara ogni mattina e che è uno spettacolo da vedere quando li fa... ed un succo di mela...
Non guardatemi strano!!! A stomaco vuoto (non ho mangiato a pranzo) non bevo...

Scendiamo verso Moina di Fiemme, che dovremmo attraversare secondo il mio piano di marcia... ma dei lavori in corso ci obbligano ad una deviazione, ci troviamo oblbigati a percorrere la Val di Cembra.
Questa strada è un paradiso per i bikers... io la temo sempre un po'... perchè ti invoglia a spalancare il gas, con quei rettilinei lunghi, quelle curve disegnate col compasso, con la carreggiata così larga... ma io qui ne ho visti di bikers spiaccicati, troppi...
Conduco io il gruppo, cerco di stare nei ranghi... e lascio che i grupponi di bikers crucchi ci sfilino senza farci cogliere dalla smania di competere...

Arriviamo in serata a Mezzolombardo, dove ci aspettano Francesco (il figlio di Alessio) e la compagna Jenny. Loro vivono li.

Tempo di un aperitivo e raggiungiamo il B&B che abbiamo prenotato.

Doccia, pantaloncini, maglietta ed infradito e si esce...

Ceniamo a Casa Nardon, un particolarissimo ristorante, situato in una particolarissima vecchia casa tutta addobbata con omaggi alla bellezzza di Marilyn Monroe e gestito da un partilarissimo personaggio... Paolo... che fa tutto da solo! Accoglie i clienti, cucina, serve ai tavoli, gestisce il bancone del bar e la cassa... un "one man show" sui generis !!!

Le specialità sono trentine... e ciociare...
Spaghetti al cacio e pepe, risotto al teroldegno, involtini alla non mi ricordo cosa ed una tagliata spettacolare... il tutto innaffiato dal teroldego rotaliano... porzioni sovrabbondanti, prezzo davvero contenuto e qualità davvero alta. Top !!!

Rientriamo al B&B, un ultimo sguardo alle bimbe e poi a nanna...

La mattina facciamo colazione, il buffet è abbondante e la stra-gentilissima proprietaria asseconda ogni richiesta, anche quelle di uno sfigato alimentare come me...

Ah, dimenticavo!!!
Il B&B si chiama "Agriturismo corte delle rondini", consigliatissimo!
Modico nel prezzo, pulitissimo, molto confortevole ed è in una posiziote tranquillissima, anche se a 2 passi dal centro.

Prepariamo le moto e foto di rito...

Ci mettiamo in carovana e passiamo Cles, imbocchiamo la Val di Sole... il traffico è intensissimo già ale 9:00 di mattina, incredibile...
Francesco fa gli onori di casa e guida il gruppo.
Riusciamo a perderci un paio di volte... ma io faccio da scopa e racatto tutti

Il Passo Tonale arriva presto, la temperatura sembra essere gradevole, ma tempo di una pausa caffè ed il caldo inizia a mordere.

Scendiamo per il versante lombardo e prendiamo la strada per il Gavia... ma notiamo a lato della strada (a sinistra.... ) un folfio A4 stampato alla ca**o, appeso con dello scotch... che avvisa della chiusura del passo fino alle 13:00 per una gara ciclistica...

Ma por*a tr**a...
Ho guardato per giorni internet cercando info su eventuali chiusure e non si trovava niente... e qui appendono un foglietto stmpato a casa e fermano tutto ???

Ok... piano B... è quasi mezzogiorno, guardo Maps, noto un ristorante posto prima dell'inizio dei tornanti... chiamo, chiedo se sono raggiungibili... "Si, la strada è chiusa 10 metri dopo il ristorante" mi dicono... ok, prenoto per 8 e saliamo.

Osteria Petra Rossa, segnatevelo... si mangia bene, il posto è carino e caratteristico ed è una tipica sosta per i bikers di passaggio.

Quando ripartiamo la strada è stata appena aperta, saliamo... io con il sorriso stampato in faccia, alcuni miei compagni di viaggio meno...
Loro guardano alla strada stretta, ai guard rail mancanti... io guardo al paesaggio mozzafiato, anche con l'arsura di questi giorni dalle montagne sgorcano cascate meravigliose.

Il manto stradale, specialmente in cima, è un incubo... su un paio di tornanti manca proprio l'asfalto...
Io lo sapevo ma non mi da fastidio, fa parte del gioco della salita al Gavia, ma alcuni miei compagni di viaggio si tolgono il casco, una volta arrivati in cima, ed inanelano una veneta sequenze di bestemmie...
Io sorrido, li abbraccio, e li accompagno su, a piedi... dove si zittiscono e si riempiono gli occhi di meraviglia

Prima di ripartire notiamo 4 bikers donne, tedesche, parcheggiare di fianco a noi... cotte con il GS... si tolgono il casco e cavolo, scatta l'ammirazione!
Gli "anta" li conoscono da un bel po'... ma i loro sorrisi, la loro attitudine... rispetto !!!

Scendiamo verso Bormio, di qui l'asfalto è decisamente in migliori condizioni, anche se il paesaggio seppur maestoso non è così meraviglioso come quello visto durante la salita.

Traffico, come sempre, ma noi sgattaioliamo ed iniziamo la salita allo Stelvio!
Io lascio andare avanti i ragazzi, mi godo lo spettacolo... non sono mai salito da Bormio in totale rilassatezza come questa volta, e me la godo... il panorama è tra i più maestosi che si possano vivere in moto, non solo in Italia.

Le Bull arrancano un po' verso la cima... si sale ad oltre due e sette. E' normale e sacrosanto così...
A Cima Coppi parcheggiamo e saliamo a piedi al Rifugio Alpino Tibet Hutte, da dove si ammira meglio il passo...