In una giornata come oggi lascio la motina in garage e vi racconto il giro della scorsa settimana .

La val d'Adige porta da Verona a Trento ( e anche oltre) ma il tratto piu' interessante è da S.Ambrogio di Valpolicella a Rovereto .
Sul fondo valle scorre il fiume, passa la ferrovia e l'autostrada , un canale artificiale , la ciclopista del sole e due strade, una a sinistra
e una a destra del fiume. La destra e la sinistra orografica si calcola girando le spalle alla sorgente del fiume quindi risalendo
verso Nord, direzione Rovereto , la strada dx Adige è la sx orografica e la strada a sx in realta' è la dx orografica .
Preciso questo perchè poi girando in loco si trovano indicazioni che potrebbero creare smarrimento nel viandante.

La destra Adige l'ho descritta la volta scorsa oggi tocca alla Sinistra .
La sinistra Adige è la pista prediletta dai Ducatisti e dagli altri motard amanti della piega in velocita'. Con la bella stagione
arrivano in gruppi anche dall'Emilia per percorrerla . E' il classico misto-veloce , 80 km di saliscendi e curvoni con rettilinei
in cui scatenare tutta la cavalleria.

Appena fuori da S.Ambrogio e passato l'abitato Di Volargne si imbocca la val d'Adige entrando dalla chiusa di Ceraino,

una strettoia naturale con pareti a picco amate dagli arrampicatori.

Una bella ciclabile scorre vicino all'acqua

Il posto in passato
è stato di grande importanza strategica sia per l'Italia che per l'Austria , il confine passava di qui . Numerose fortificazioni sono prersenti
nel territorio.

Passata la chiusa la valle si apre e , per il motivo detto prima, prende il nome di "Terra dei Forti" .

La strada è il classico misto-veloce da fare
con attenzione perchè l'alternanza di rettilinei da fare anche a 160 km/ora, ma non è il nostro caso, e curve ceche in salita o anche in discesa
la rendono particolarmente insidiosa . Notare che gli autovelox in territorio Trentino sono quasi sempre in funzione . Un cartello segnala
il confine tra Veneto e Trentino e il biker se ne accorge perchè cambia in meglio il manto stradale .

. Poco prima di arrivare a Rovereto, in
localita' Lavini di Marco ,un cartello segnala la riuna dantesca , una frana preistorica di immani proporzioni che staccatasi
dal Monte Zugna devio' il corso dell'Adige . Dante la cita nella Divina Commedia (Inferno XII, 4-9):

Qual è quella ruina che nel fianco
di qua da Trento l'Adice percosse,
o per tremoto o per sostegno manco,
che da cima del monte, onde si mosse,
al piano è sì la roccia discoscesa,
ch'alcuna via darebbe a chi sù fosse...

La gente convive da tempo all'interno della zona franata , abitazioni , campi coltivati

e anche una riserva naturale convive con i massi