casco modulare

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Gianluigi
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Re: casco modulare

Messaggio da Gianluigi » 14/05/2018, 16:41

ElTiburon ha scritto:
14/05/2018, 15:45
se non erro la doppia chiusura a D non è omologata in Italia, qui ci mettono la micrometrica
Alcuni pareri trovati in rete
Il doppio anello è obbligatorio nel caso tu decida di andare in pista, con i caschi a sgancio rapido non ti lasciano neppure entrare...

Il doppio anello rende piu sicura la chiusura del casco e ti permette di averlo sempre ben stretto, in maniera che non possa sfilarsi o ruotare (avanti o indietro) in casco di caduta...con lo sgancio rapido potrebbe aprirsi da solo e puoi essere tentato di lasciarlo un po largo, col doppio anello è impossibile che si slacci, ed è pure difficile chiuderlo non bello saldo...
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Adriano
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Re: casco modulare

Messaggio da Adriano » 15/05/2018, 10:33

La chiusura con la doppia DD è la più sicura in assoluto ed è omologata ovviamente anche in Italia, tutti i caschi integrali di qualità ce l'hanno ;)

Ma dato che il mercato richiede sui modulari la chiusura micrometrica per via della comodità, attualmente non ci sono più caschi modulari con la doppia DD.

L'ultimo modello era della Shoei (il modello prima del Neotec, non mi ricordo il nome...) ma aveva il difetto di non essere omologato per girare con la mentoniera aperta (aveva solo l'omologazione P e non la J).
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Re: casco modulare

Messaggio da Gianluigi » 22/09/2018, 21:51

Alla fine ho cambiato i caschi Ma quanto pressapochismo ho trovato nei negozi….

più che altro volevo cambiare quello di Renata era un jet
e seppur ottimo non mi fidavo
parto a cercare un modulare
1) negozio Milano mi mostra un casco con la grafica intrigante chiedo se ha la doppia omologazione risposta è omologato se è omologato va bene[/color] richiedo è omologato sia integrale che jet. risposta è omologato basta un omologazione controllo non mi pare abbia la doppia omologazione ringrazio ed esco….

2) negozio sempre a Milano ben fornito caschi tutti omologati personale gentile ma mi propone il casco con la mentoniera staccabile, chiedo di provare un modulare ma a casco aperto non mi ritrovo è ancora un jet non sono convito di questi modulari ma il negozio e ok
3) Sesto San Giovanni spiego che casco ho e i miei dubbi sul modulare..

la prima cosa che mi dice che dopo 5 anni il mio casco lo devo sicuramente cambiare


gli chiedo se ne ha uno uguale a quello che avevo Suomy risposta non comprerei mai un modello di oltre 5 anni fa che se anche tenuto in scatola è scaduto
provo un modulare da 200 euro e scomodo non mi trovo a mentoniera aperta, noto la chiusura micrometrica in plastica gli chiedo se è possibile in metallo risposta deve salire a 400 euro per la chiusura in metallo saluto ed esco.

Morale vado in yamaha compro due caschi come quelli che avevo prima in fibra con chiusura doppia DD sempre Suomy marcati BYE mi calza perfettamente e sono felice.


Una precisazione a parte alcuni commessi che dovrebbero vendere cravatte anziché caschi ... i caschi non scadono[/color] ma secondo il suo uso è consigliabile se subiscono sbalzi termici ( mai lasciarli al sole) cambiarli dopo 5 anni
se si usano solo nei we e vengono usati come si deve possono superare i 5 anni tranne se vedete deformarsi il polestirolo interno causa il calore o il passare degli anni o se ha subito delle cadute
Magari vi ho annoiato
sicuramente ho fatto casino con i colori….portate pazienza beer
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Adriano
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Re: casco modulare

Messaggio da Adriano » 28/09/2018, 14:25

Sulla scadenza quinquennale dei caschi non ti hanno detto una str*nzata...
Solo che detta così lo può sembrare.

Tutti i caschi hanno una durata nella quale la calotta offre la massima prestazione.

Un casco in fibra di qualità ha una durata almeno doppia di uno in termoplastica, sempre di qualità.
Non esiste una legislazione in merito, ma è buona norma suggerita da chi i caschi li costruisce (ricordo una bella discussione con il compianto Giancarlo Deneu, tra le tante cose anche progettista di caschi) considerare la vita media di un casco in plastica pari a 5 anni, mentre per un buon casco in fibra 10 anni.

Il problema sta nel deterioramento che subisce la calotta. Basti pensare alle escursioni termiche che deve sopportare, specialmente nel periodo estivo.
In particolare la plastica subisce un procedimento di cristallizzazione che riduce notevolmente la sua efficaci nell'assorbire e distribuire gli urti. Se poi una calotta in plastica prende una botta (anche apparentemente lieve come in un caduta del casco dal manubrio o dalla sella dove lo appoggiate) allora dal punto d'impatto si rischia che si propaghi, a mo di ragnatela, una crepa magari invisibile ad occhio nudo ma che ne pregiudica la sicurezza.

Con la fibra i problemi delle botte accidentali si riducono drasticamente, data la notevole elasticità delle fibre composite, ma la resina che impregna le fibre subisce un naturale decadimento.


Per questo le scadenze a 5 anni per i caschi in plastica e di 10 per qulli in fibra vanno tenuti in considerazione seriamente.
Anche per questo motivo i caschi più seri riportano ben in evidenza la data di produzione.
Non c'è nessun obbligo di legge nel rispettare questi termini, ma come sempre il buon senso deve avere il sopravvento.

beer beer beer
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