Ho utilizzato per anni questo sistema, ma i problemi riscintrati erano sempre gli stessi purtroppo… apparentemente impossibili da raggirare e tali da limitare notevolmente la possibilità di utilizzo, specialmente del navigatore.
Il primo problema, il più ostico, è il surriscaldamento.
Tenere il display attivo per vedere il navigatore fa scaldare parecchio il telefono, ma comporta anche una veloce scarica della batteria come già detto. A peggiorare la situazione viene l’ulteriore riscaldamento causato dal mantenimento in carica del telefono.
Aggiungiamo che lo smartphone non può raffreddarsi perchè contenuto nel portatelefono, che tra l’altro è anche a tenuta stagna perchè impermeabile…
Il risultato è che dopo pochi chilometri il telefono rallenta il suo funzionamento, grazie alle potezioni termiche di cui è dotato, fino a spegnersi completamente per salvaguardare la sua incolumità…
Questo, chiaramente, rende inutile l’utilizzo dello smartphone come navigatore.
A peggiorare la situazione, già instabile, è che il cavetto di ricarica inserito nella presa del telefono applica una forza che varia continuamente di direzione, dovuta alle vibrazioni che arrivano al manubrio, ai trasferitmenti di carico, alle buche, ecc…
Con il tempo questa forza “incontrollabile” può danneggiare la presa del telefono…
Ed allora come fare?
Non volendo utilizzare un vero e proprio navigatore da moto (per il costo… per la minore versatilità… scegliete voi), quando ho acquistato un po’ di anni fa il mio attuale smartphone, impermeabile e dotato di ricarica wireless mi ero posto la domanda: “Esiste un portatelefono in grado di non far riscaldare il telefono e dotat di ricarica wireless ?”.
In commercio trovai moltissimi portatelefoni che televano il cellulare “all’aperto”, senza rinchiuderlo in un guscio. L’esposizione all’aria avrebbe garantito un’areazione “naturale”, ma rimaneva il problema della ricarica… apparentemente nessuno era dotato di ricarica wireless, al massimo ne rovavo con presa USB integrata ma occorreva comunque collegare un cavetto allo smartphone.
Finalmente un giorno mi sono imbattuto in un video di Gionata Nencini (il famoso motoviaggiatore toscano) in cui descriveva la soluzione al mio problema, che evidentemente era anche il suo dato che lui viaggia utilizzando lo smartphone come navigatore.
Qui trovate la recensione pubblicata sulla nuova versione del uso sito
https://www.partireper.it/recensioni-di ... moto-crab/
Come potete leggere lui è partito dal prodotto di una famosa marca.
Nella recensione di cui sopra non c’è scritto ciò che invece ha più volte spiegato a voce nelle sue dirette su youtube, ovvero che lui non utilizza il navigatore come facciamo noi… ovvero non imposta una destinazione per lasciarci guidare dal navigatore, ma imposta a tavolino una traccia e poi la segue accendendo di tanto in tanto il display, lascindolo spento durante i trasferimenti principali. In questo modo lo smartphone si scalda molto meno dato che è impegnato solo nella visualizzazione della mappa e non nel continuo calcolo del persorso.
Questo mi ha fatto sorgete qualche dubbio sull’effettiva risoluzione dei problemi che ho sempre avuto io: surriscaldamento e mantenimento in carica della batteria.
Nella diretta su youtube di Gionata in cui spiegava questa soluzione, che all’epoca aveva testato nel suo mitico viaggio a Caponord con 1000 euro, diceva chiaramenteche la ricarica wireless non era sufficiente per tenere il telefono in carica mentre si naviga mantenendo il display sempre acceso. Esattamente come accadeva, anche a me, utilizzando la ricarica via cavo.
Il costo di questo supporto con ricarica wireless (quello “di marca) non è elevatissimo (60-70 euri) ma non me la sentivo di spendere questa cifra “per provare” se poteva essere la soluzione ai mie problemi… per cui ho acquistato il modello “alternativo” a circa 1/3 del costo, una cifra più che onesta per quello che sarebbe stato una prova.
Ero consapevole che il prodotto sarebbe stato più o meno una copia dell’originale più o meno fedele, sia nelle forme che nella funzionalità/affidabilità. L’idea è questa: se si rivelerà funzionale per i miei scopi allora acquisterò l’originale, preferisco spendere in totale 80-90 euro per una soluzione che funziona piùttosto che buttare 60-70 euro per una soluzione che non funziona… per cui per ora opto per “buttare” 20,00 euro per la prova.
Una volta arrivato il portatelefono (arriva dalla Cina, ci ha messo un mese e mezzo…) oltre a riscontrare quanto aveva già detto Gionata nella sua diretta relativa al prodotto, cioè che sul modello alternativo non c’erano in confezione tutti gli accessori dell’originale, ho scoperto che il supporto da manubrio non è compatibile con i manubri a doppia sezione…
O meglio… in confezione ci sono due tipi di adattori, uno per manubri da 22 mm ed uno per una misura superiore… ma non è possibile fissarlo sulla parte da 28 mm !
Per cui ho dovuto mediare un po’, utilizzando l’adattatore più largo ed iterponendo una fetuccina gommosa (fornita in confezione) sono riuscito a fissare il nuovo supporto più o meno a metà della transizione delle due sezioni.
Inizialmente non ero contento di questa collocazione, ma poi mi sono reso conto di due vantaggi… il primo è che il tachimetro rimane completamente sgombro alla vita (il precedente portatelefono ne occultava in parte la vista), il secondo è che posso facilmente decidere se tenere il telefono in verticale od in orizzontale, come vedrete più avanti.