Universo Biker ; storie e leggende
Universo Biker ; storie e leggende
Salve ,
sono appena arrivato e dopo essermi presentato nell'apposita sezione vorrei passare a proporvi un primo argomento.
Mentre collezionavo i miei Km in questi anni, ho conosciuto tanti biker che mi hanno raccontato storie e leggende di questo magico mondo.
Nelle mie lunghe serate su internet, alla ricerca di mondi lontani e cronache dell'epoca, ho verificato tante leggende, ho conosciuto tante storie e capito che per ognuna di esse c'era sempre un perché od un per come.
Ho capito perché si dice Harley-Davidson e non Davidson-Harley, perché tutti, e specie quelli piu tosti, portano da qualche parte sulla moto o con le chiavi attaccate, una piccola palla da biliardo, sempre, e solo, con quel fatidico n.8
Ho capito perché Bobber , a differenza di chopper, non deriva da to-chop (tagliare) , ho scoperto perché durante la grande depressione americana sono nati gli Scrambler, che molti pensano nati l'altro ieri.
Ho capito a che serve quel nastro adesivo incrociato ad X sul fanale delle vecchie moto, e, finalmente, ho potuto verificare quello che una lunga ma indimenticabile notte mi raccontò un vecchio biker sul Perfecto one star che non metteva giù neanche per dormire.
Da quella notte, ogni volta che l'indosso, mi sento un po' più di storia addosso, e non sento piu se fa freddo o caldo tutt'intorno al mio ferro.
Se queste cose v'interessano vado avanti , altrimenti cambiamo argomento.
Ciao Giovanni.
Scusa se mi inserisco. Il forum Bertolla Garage (nel quale ti vorrei consigliare di leggere l'argomento "in ricordo di Bertolla del 03/11/17", viewtopic.php?f=31&t=168 ne rimarrai toccato come tutti noi) è dedicato al ricordo di Gecco ed alle iniziative del Bertolla Garage.
Pertanto sposto questo tuo messaggio, che trovo molto interessante, nella sezione più adatta "Parole controvento" viewforum.php?f=27
Gioel
sono appena arrivato e dopo essermi presentato nell'apposita sezione vorrei passare a proporvi un primo argomento.
Mentre collezionavo i miei Km in questi anni, ho conosciuto tanti biker che mi hanno raccontato storie e leggende di questo magico mondo.
Nelle mie lunghe serate su internet, alla ricerca di mondi lontani e cronache dell'epoca, ho verificato tante leggende, ho conosciuto tante storie e capito che per ognuna di esse c'era sempre un perché od un per come.
Ho capito perché si dice Harley-Davidson e non Davidson-Harley, perché tutti, e specie quelli piu tosti, portano da qualche parte sulla moto o con le chiavi attaccate, una piccola palla da biliardo, sempre, e solo, con quel fatidico n.8
Ho capito perché Bobber , a differenza di chopper, non deriva da to-chop (tagliare) , ho scoperto perché durante la grande depressione americana sono nati gli Scrambler, che molti pensano nati l'altro ieri.
Ho capito a che serve quel nastro adesivo incrociato ad X sul fanale delle vecchie moto, e, finalmente, ho potuto verificare quello che una lunga ma indimenticabile notte mi raccontò un vecchio biker sul Perfecto one star che non metteva giù neanche per dormire.
Da quella notte, ogni volta che l'indosso, mi sento un po' più di storia addosso, e non sento piu se fa freddo o caldo tutt'intorno al mio ferro.
Se queste cose v'interessano vado avanti , altrimenti cambiamo argomento.
Ciao Giovanni.
Scusa se mi inserisco. Il forum Bertolla Garage (nel quale ti vorrei consigliare di leggere l'argomento "in ricordo di Bertolla del 03/11/17", viewtopic.php?f=31&t=168 ne rimarrai toccato come tutti noi) è dedicato al ricordo di Gecco ed alle iniziative del Bertolla Garage.
Pertanto sposto questo tuo messaggio, che trovo molto interessante, nella sezione più adatta "Parole controvento" viewforum.php?f=27
Gioel
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- Pasquale63
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Re: Universo Biker ; storie e leggende
Vai avanti Giovanni, è bello leggere argomenti che ci riguardano



- ziomauri
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Re: Universo Biker ; storie e leggende
Ciao Giovanni ...molto interessanti le storie a cui accenni . Tutte meriterebbero di essere sviluppate (anche perchè non ne conosco neppure una di quelle che tu citi!). Argomenti molto interessanti . Ti invito percio' ad andare avanti !!!
Universo Biker ; storie e leggende
Grazie Gioel.
Scusate , non volevo mischiare le pere econ le mele.
Sono nuovo e non avevo ben capito che si possono introdurre argomenti nuovi ma non Topic del Forum nuovi.
Leggendo le FAQ mi sembrava che attraverso la finestra "nuovo argomento" si potesse invece immettere una questione nuova.
L'ho fatto da quel Topic ed ho sbagliato
Scusate.
Vedo che a qualcuno interessano le storie che accennavo.
Incomincio dalla mia amata casa madre.
Mi ero sempre chiesto come mai , per quale fine o per quale combinazione, Mr. Harley ha avuto più fortuna di Mr. Davidson nella leggenda della Factory di Milwaukee.
Al di la infatti di quel primo posto nel marchio, in gergo tutti usiamo dire ".. le Harley.." e non certo le " ..Davidson...".
Pura sfortuna o meticolosa strategia di marketing... ?
La seconda miei cari : Marketing ante litteram da parte dei due fondatori, unitamente ad un contesto storico (siamo ai primi del'900) in cui negli USA, Italiani, Ebrei, Irlandesi et cet... non erano proprio ritenuti indispensabili....
Mr. Davidson, come figlio di David (son David) avrebbe quindi sottolineato troppo le proprie origini ebraiche, e immaginando che un marchio così lungo prima o poi sarebbe stato "accorciato" dallo slang degli addetti ai lavori (com'è infatti avvenuto !), non solo si preferì anteporre Harley a Davidson, ma, da sempre, dividerli anche schematicamente con un trattino (su molti serbatoi anni '60/70 addirittura noterete che oltre il trattino di divisione la dicitura "Davidson" è scritta a capo).
Alla prossima storia miei cari
Scusate , non volevo mischiare le pere econ le mele.
Sono nuovo e non avevo ben capito che si possono introdurre argomenti nuovi ma non Topic del Forum nuovi.
Leggendo le FAQ mi sembrava che attraverso la finestra "nuovo argomento" si potesse invece immettere una questione nuova.
L'ho fatto da quel Topic ed ho sbagliato
Scusate.
Vedo che a qualcuno interessano le storie che accennavo.
Incomincio dalla mia amata casa madre.
Mi ero sempre chiesto come mai , per quale fine o per quale combinazione, Mr. Harley ha avuto più fortuna di Mr. Davidson nella leggenda della Factory di Milwaukee.
Al di la infatti di quel primo posto nel marchio, in gergo tutti usiamo dire ".. le Harley.." e non certo le " ..Davidson...".
Pura sfortuna o meticolosa strategia di marketing... ?
La seconda miei cari : Marketing ante litteram da parte dei due fondatori, unitamente ad un contesto storico (siamo ai primi del'900) in cui negli USA, Italiani, Ebrei, Irlandesi et cet... non erano proprio ritenuti indispensabili....
Mr. Davidson, come figlio di David (son David) avrebbe quindi sottolineato troppo le proprie origini ebraiche, e immaginando che un marchio così lungo prima o poi sarebbe stato "accorciato" dallo slang degli addetti ai lavori (com'è infatti avvenuto !), non solo si preferì anteporre Harley a Davidson, ma, da sempre, dividerli anche schematicamente con un trattino (su molti serbatoi anni '60/70 addirittura noterete che oltre il trattino di divisione la dicitura "Davidson" è scritta a capo).
Alla prossima storia miei cari
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- Gioel
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Re: Universo Biker ; storie e leggende
Nessun problema Giovanni
Si possono inserire nuovi argomenti in qualsiasi sezione appropriata, comunque se hai dei dubbi a riguardo, scrivi pure nell'argomento "manutenzione forum", viewtopic.php?f=10&t=994 se posso, sarò contento di informarti in merito.
Si possono inserire nuovi argomenti in qualsiasi sezione appropriata, comunque se hai dei dubbi a riguardo, scrivi pure nell'argomento "manutenzione forum", viewtopic.php?f=10&t=994 se posso, sarò contento di informarti in merito.
✌BRACCIO IN FUORI.... SEMPRE!!!!!!
- Pasquale63
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Re: Universo Biker ; storie e leggende
Tranquillo Giovanni, non scusarti per " l'ubicazione " del post, ci mancherebbe , è comprensibile , non sono questi i problemi della vita
. Comunque ho appreso particolari interessanti che ignoravo, come ad esempio mi ero sempre chiesto perché su alcune moto più datate la scritta davidson era posta sotto, dopo il trattino... grazie Giovanni ✌✌✌✌✌

- Gioel
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Re: Universo Biker ; storie e leggende
Grazie Giovanni, è un piacere leggere queste notizie.
Molto interessante questo aspetto della Harley-Davidson, che anch'io come Pasquale non conoscevo, ho sempre pensato che Harley potesse essere il socio di maggioranza e di conseguenza abbia preteso che il suo nome apparisse per primo.
Molto interessante questo aspetto della Harley-Davidson, che anch'io come Pasquale non conoscevo, ho sempre pensato che Harley potesse essere il socio di maggioranza e di conseguenza abbia preteso che il suo nome apparisse per primo.
✌BRACCIO IN FUORI.... SEMPRE!!!!!!
- Gianluigi
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Re: Universo Biker ; storie e leggende
Grazie GiovanniGiovanni ha scritto: ↑06/05/2020, 7:46Grazie Gioel.
Scusate , non volevo mischiare le pere econ le mele.
Sono nuovo e non avevo ben capito che si possono introdurre argomenti nuovi ma non Topic del Forum nuovi.
Leggendo le FAQ mi sembrava che attraverso la finestra "nuovo argomento" si potesse invece immettere una questione nuova.
L'ho fatto da quel Topic ed ho sbagliato
Scusate.
Vedo che a qualcuno interessano le storie che accennavo.
Incomincio dalla mia amata casa madre.
Mi ero sempre chiesto come mai , per quale fine o per quale combinazione, Mr. Harley ha avuto più fortuna di Mr. Davidson nella leggenda della Factory di Milwaukee.
Al di la infatti di quel primo posto nel marchio, in gergo tutti usiamo dire ".. le Harley.." e non certo le " ..Davidson...".
Pura sfortuna o meticolosa strategia di marketing... ?
La seconda miei cari : Marketing ante litteram da parte dei due fondatori, unitamente ad un contesto storico (siamo ai primi del'900) in cui negli USA, Italiani, Ebrei, Irlandesi et cet... non erano proprio ritenuti indispensabili....
Mr. Davidson, come figlio di David (son David) avrebbe quindi sottolineato troppo le proprie origini ebraiche, e immaginando che un marchio così lungo prima o poi sarebbe stato "accorciato" dallo slang degli addetti ai lavori (com'è infatti avvenuto !), non solo si preferì anteporre Harley a Davidson, ma, da sempre, dividerli anche schematicamente con un trattino (su molti serbatoi anni '60/70 addirittura noterete che oltre il trattino di divisione la dicitura "Davidson" è scritta a capo).
Alla prossima storia miei cari
trovo il tutto molto interessante




Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto.
Universo Biker ; storie e leggende
Bene, visto che m'incoraggiate, ringrazio tutti e andiamo con un'altra storia.
Parliamo di Bobber e Rat Bike, termini spesso ab-usati da molti ma approfonditi da pochi.
Il termine bobber fa riferimento al “bob”, ovvero a quella piccola e pronunciata curvatura all’estremità inferiore del parafango anteriore delle vecchie moto del secondo dopoguerra
In quegli anni , una delle prime modifiche che gli appassionati adottavano per rendere il loro veicolo più leggero e quindi più veloce, era quella di montare il parafango anteriore originale sulla gomma posteriore, girato all’indietro, mentre il parafango posteriore di serie veniva eliminato e la gomma anteriore rimaneva completamente scoperta, rendendo piu evidente i grossi pneumatici tassellati dell'epoca che conferivano robustezza alla moto ricordando i vecchi Tank sui cui molti di loro avevano combattuto.
Privi di copertura ant. spesso, per evitare il ritorno sul corpo dell'acqua convogliata dalla gomma ant. usavano apporre tra gli steli ant. un pezzo di cartone o di alluminio, legato alla men peggio alla forcella per l'occasione, per poi disfarsene lungo la strada col ritorno del bel tempo.
In sintesi quindi qesto tipo di veicolo aveva quindi il “bob” nella parte posteriore e per tale ragione prese il nome in gergo di bobber.
Sono a qiesto punto facilmente intuibili la differenze strutturali tra chopper e bobber.
I bobber vengono costruiti mantenendo il telaio originale, che invece nel caso dei chopper viene spesso pesantemente modificato, tagliato e risaldato.
I bobber inoltre hanno uno stile molto spartano, privo della maggior parte delle caratteristiche estetiche del chopper come parti cromate e forcella allungata.
Altre caratteristiche che distinguono spesso i bobber sono gli pneumatici dalle spalle alte, sella rigorosamente monoposto e collettori bendati.
Grazie al termine Bobber, in alcune modelli Harley ( Softail Standard, Night Train et cet.) il parafango post. ormai prodotto di serie e quindi ben rifinito e meno rozzo, sembra ancora reciso d'un pezzo, a ricordo di quello stile ed quegli anni (vi allego alcune foto esplicative)
Passiamo alle Rat Bike
Il concetto di “ratto” (in inglese “rat”) è stato accostato alle moto per la prima volta negli USA verso gli anni '30 quando le prime moto iniziavano a circolare più frequentemente anche in campagna.
I braccianti e i lavoratori agricoli americani infatti, dovevano spesso percorrere lunghi tragitti, e siccome erano quasi sempre a corto di soldi, si avventuravano a farlo con l'unica vecchia moto scoppiettante e rattoppata che erano riusciti a rimediare per pochi dollari (spesso rigeneravano altre RatBike abbandonate di chi li avevi preceduti in quella fattoria)
Su queste apponevano alla rinfusa, legandoli con corde e ferri di fortuna, tutti i loro averi e necessità,
per poi spostarsi di fattoria in fattoria, sempre alla ricerca di un lavoro o anche solo di un posto caldo per dormire.
Oggi sono diventate invece moto da culto (v. foto allegate) nel panorama dei Biker essenziali e minimalisti !
Si guidano tecnicamente fino al limite dell’usura, la pulizia e la manutenzione in pratica non esistono. Sono generalmente di colore nero opaco-ossidato, ruggine in grande evidenza, e le riparazioni sono in genere provvisorie e volutamente raffazzonate.
E' facile nei Raduni oltre Oceano vederne tante (nel 2012 a Sturgis ne ho viste parecchie)
Alla prossima storia
Parliamo di Bobber e Rat Bike, termini spesso ab-usati da molti ma approfonditi da pochi.
Il termine bobber fa riferimento al “bob”, ovvero a quella piccola e pronunciata curvatura all’estremità inferiore del parafango anteriore delle vecchie moto del secondo dopoguerra
In quegli anni , una delle prime modifiche che gli appassionati adottavano per rendere il loro veicolo più leggero e quindi più veloce, era quella di montare il parafango anteriore originale sulla gomma posteriore, girato all’indietro, mentre il parafango posteriore di serie veniva eliminato e la gomma anteriore rimaneva completamente scoperta, rendendo piu evidente i grossi pneumatici tassellati dell'epoca che conferivano robustezza alla moto ricordando i vecchi Tank sui cui molti di loro avevano combattuto.
Privi di copertura ant. spesso, per evitare il ritorno sul corpo dell'acqua convogliata dalla gomma ant. usavano apporre tra gli steli ant. un pezzo di cartone o di alluminio, legato alla men peggio alla forcella per l'occasione, per poi disfarsene lungo la strada col ritorno del bel tempo.
In sintesi quindi qesto tipo di veicolo aveva quindi il “bob” nella parte posteriore e per tale ragione prese il nome in gergo di bobber.
Sono a qiesto punto facilmente intuibili la differenze strutturali tra chopper e bobber.
I bobber vengono costruiti mantenendo il telaio originale, che invece nel caso dei chopper viene spesso pesantemente modificato, tagliato e risaldato.
I bobber inoltre hanno uno stile molto spartano, privo della maggior parte delle caratteristiche estetiche del chopper come parti cromate e forcella allungata.
Altre caratteristiche che distinguono spesso i bobber sono gli pneumatici dalle spalle alte, sella rigorosamente monoposto e collettori bendati.
Grazie al termine Bobber, in alcune modelli Harley ( Softail Standard, Night Train et cet.) il parafango post. ormai prodotto di serie e quindi ben rifinito e meno rozzo, sembra ancora reciso d'un pezzo, a ricordo di quello stile ed quegli anni (vi allego alcune foto esplicative)
Passiamo alle Rat Bike
Il concetto di “ratto” (in inglese “rat”) è stato accostato alle moto per la prima volta negli USA verso gli anni '30 quando le prime moto iniziavano a circolare più frequentemente anche in campagna.
I braccianti e i lavoratori agricoli americani infatti, dovevano spesso percorrere lunghi tragitti, e siccome erano quasi sempre a corto di soldi, si avventuravano a farlo con l'unica vecchia moto scoppiettante e rattoppata che erano riusciti a rimediare per pochi dollari (spesso rigeneravano altre RatBike abbandonate di chi li avevi preceduti in quella fattoria)
Su queste apponevano alla rinfusa, legandoli con corde e ferri di fortuna, tutti i loro averi e necessità,
per poi spostarsi di fattoria in fattoria, sempre alla ricerca di un lavoro o anche solo di un posto caldo per dormire.
Oggi sono diventate invece moto da culto (v. foto allegate) nel panorama dei Biker essenziali e minimalisti !
Si guidano tecnicamente fino al limite dell’usura, la pulizia e la manutenzione in pratica non esistono. Sono generalmente di colore nero opaco-ossidato, ruggine in grande evidenza, e le riparazioni sono in genere provvisorie e volutamente raffazzonate.
E' facile nei Raduni oltre Oceano vederne tante (nel 2012 a Sturgis ne ho viste parecchie)
Alla prossima storia
- Allegati
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- Rat Bike 7.jpg (16.17 KiB) Visto 3539 volte
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- Questo è il mio Pan quando l'avevo a Bobber
- Bobber GLS.JPG (2.41 MiB) Visto 3539 volte
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- Bob Tail 2.jpg (13.5 KiB) Visto 3539 volte
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