[quote=Adriano post_id=21629
Citazione.". ma secondo me lo spirito con cui si deve salire in sella è quello della libertà... e non c'è maggiore contraddizione della libertà nel definire, invece, categorie di motociclisti !"
- Purtroppo sono costretto in parte a dissentire: se riconosco che per alcuni la molla primaria sia il senso di libertà, sono quasi certo che altri altri sussistano ben diversi motivi....e questo crea inevitabilmente le varie categorie.

Citazione: "Non ho mai sopportato chi mette dei paletti (filosofici e morali, si intende), delle etichette e perfino degli obblighi (non fatemi dire cosa penso di quei moto club che sono peggio delle sette...) ai motociclisti".
-Mah!.. l'essere umano è sempre stato portato a muoversi in gruppo: questo dà sicurezza, crea identità, rende meno difficili le scelte da fare. A mio avviso mettere dei paletti o delle etichette e quindi creare delle categorie è solo la logica conseguenza dei vari comportamenti che i vari gruppi assumono ed evidenziano.

Citazione: "Il vero motocicilsta, secondo me, è quello che nei momenti bui che la vita riserva cerca rifugio nel ricordo di quel momento di libertà assoluta che prova mentre cavalca la sua moto... indipendentemente da quale essa sia e quali siano le vie che l'hanno portato su quella sella...
-Comprendo il concetto ma chiedo chiarimenti, perchè penso che non dovrebbe essere nel "ricordo" di un certo tipo di emozioni che un vero motociclista trova conforto, ma nel replicarle andando in moto....ma proprio sul "come" e "perchè" andare in moto verte il problema.
In merito alle "vie che lo hanno portato su quella sella" ci sarebbe molto da dire; sostenere che esse sono molteplici è sfondare una porta aperta....bisognerebbe però vedere se tali scelte sono da perseguire, alimentare, correggere o rifiutare....e questo è il vero problema, almeno per me.
Comunque saremo tutti motociclisti, ma io nulla ho da spartire con i velocisti che ti sorpassano a pelo prima della curva e poi di tagliano brutalmente davanti per prenderla, tanto per citare la prima che mi viene in mente....e poi ce ne sono molte altre.
[/quote]
Un saluto.

Ho scritto "secondo me lo spirito con cui si deve salire in sella è quello della libertà" per cui non escludo che ci siano altre motivazioni, ma questo è quello che io ritengo più "giusto e nobile". Non ho la verità in mano, è solo una mia opinione.
Se uno sale in sella (e qui mi lego a quello che scrivi alla fine) per spararsi come un proiettile impazzito può anche darsi che nel suo piccolo mondo possa ritenersi un motivo valido... ma dato che in questo modo limita la libertà altrui penso che questo suo piccolo motivo non sia ne valido ne nobile.

Dove mi riferisco a "certi" moto club mi riferivo a quel mondo settario che mi impedisce, per esempio, di andare a bere una birra con un amico in un determinato locale perchè in quella zona bazzica un determinato moto club ed il mio amico fa parte di un altro moto club... e per bere quella birra deve chiedere il permesso a quel club...
So che in un forum a prevalenza di "customisti" devo procedere con i piedi di piombo su questo tema (non volendo recare offesa a nessuno), ma un simile approccio alla vita in moto lo vedo esattamente come per il proiettile impazzito di cui sopra: un atto di prevaricazione!
E non posso accettare che questo possa fare parte della risposta alla domanda "Cosa cerchiamo veramente nell'andare in moto?"

In merito al discorso del "ricordo", il mio riferimento è ad un'attitudine mentale... senza la quale la spinta fisica a replicare quelle emozioni non avrebbe l'efficacia necessaria. Anzi... questa attitudine mentale è, secondo me, la risposta sia al "come" che al "perchè" andare in moto.
Leggiamola così: non tutti coloro che guidano una moto sono motociclisti

Sulle "vie che lo hanno portato su quella sella" penso che quando si rispetta la libertà altrui (quindi escludendo proiettili impazziti e moto club settari, giusto per restare nei temi che ho sollevato ma potremmo integrare la lista con le cose più sensate, se vuoi) per me ogni via è quella giusta se la risposta è la moto

Adriano ha scritto:..Sulle "vie che lo hanno portato su quella sella" penso che quando si rispetta la libertà altrui (quindi escludendo proiettili impazziti e moto club settari, giusto per restare nei temi che ho sollevato ma potremmo integrare la lista con le cose più sensate, se vuoi) per me ogni via è quella giusta se la risposta è la moto

Ok, ok...mi sembra che siamo abbastanza allineati; condivido pienamente il discorso selettivo dei club, dei veloci, degli smarmittati, etc.etc.; evidentemente i partecipanti a tali categorie (vedi che la classificazione è inevitabile?) si considerano motociclisti DOC, ed anche le persone esterne li considerano motociclisti....ma per me sicuramente e per molti altri probabilmente, è corretto e centrato quello che tu dici: " non tutti coloro che guidano una moto sono motociclisti .
Un saluto ed un augurio...e dai, che in tempo di segregazione dovrebbero incrementarsi le transazioni via rete...credici e proponiti, andrà tutto bene!
Un saluto.

Azz....che bel tread
Andare in moto per me significa libertà dalle regole di tutti i giorni, impegnarmi nella guida anche se ormai vado pianissimo, vuol dire non pensare alle rotture di co###ni, ecc ecc e godere del rumore del motore. E quì subentra l'emozione di cavalcare un mezzo moderno perfetto, che gira come un orologio svizzero, ma sempre più forte è l'emozione quando sto a cavallo di una moto che ho appena restaurato, magari qualcosa degli anni '30-'40. Ascolto il motore e penso a quanto coraggio avevano all'epoca a prendere i 120/h su quei trabiccoli, con quelle gomme ecc ecc.
Al di là del fatto che la moto ce l'ho nel dna, credo che la cosa che più mi attrae sia l'emozione.

Io ho scoperto questo fantastico mondo a circa 45 anni, però meglio tardi che mai...certo, non è che le moto non mi piacevano, anzi, però avevo paura della velocità sulle due ruote (anche perchè vuoi o no, la voglia di correre ti viene) . Poi un giorno ho iniziato ad osservare i bikers con le moto custom, dall'andamento più pacato, che mi trasmettevano quel senso di rilassatezza, quindi ho iniziato a documentarmi su quel mondo. Poi un giorno, un mio cugino mi fa vedere la sua dragstar , tutta personalizzata e luccicante e da li mi è scoppiata la scintilla. Oggi posso dire di essere contento di questa mia scelta, perchè andare in moto mi rilassa e mi dà un senso di libertà assoluta, oltre ad una goduria lustrarla e vederla luccicare

[quote=Pasquale63 post_id=21803
Io ho scoperto questo fantastico mondo a circa 45 anni.....,
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....e probabilmente è stata la cosa migliore, perchè hai "saltato" il periodo in cui magari si muore per troppa superficialità, troppa fiducia o troppa incoscienza.
Quando hai iniziato, invece, eri già in grado di cogliere il meglio, scartando il contorno.
Ma è opinione personale; tanti, a cui è andata bene, ricorderanno invece quegli anni come brillanti e ricchi di emozioni.

vecchione ha scritto: ↑

19/11/2020, 0:08

[quote=Pasquale63 post_id=21803
Io ho scoperto questo fantastico mondo a circa 45 anni.....,

....e probabilmente è stata la cosa migliore, perchè hai "saltato" il periodo in cui magari si muore per troppa superficialità, troppa fiducia o troppa incoscienza.
Quando hai iniziato, invece, eri già in grado di cogliere il meglio, scartando il contorno.
Ma è opinione personale; tanti, a cui è andata bene, ricorderanno invece quegli anni come brillanti e ricchi di emozioni.
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...eh già Vecchione, hai ragione, per me è proprio così

relax, solo relax

questo cerco e questo mi da