Ciao Mauro e ciao a tutti.
Per quanto riguarda le lunghe forcelle tutto ok (sperimentato di persona) infatti alla prima uscita da casa dovevo curvare a 90° e ho rischiato di finire nel fosso dall'altra parte

Per il movimento di sterzo in curva: anche a me sembra che rimanga fermo, ma credo che impercettibilmente si debba muovere

vecchione ha scritto: ↑

28/08/2021, 0:55

Ciao zio... Bè, ho scritto che "ho l'impressione", quindi questa non è una certezza....però poichè l'effetto giroscopico (principalmente dell'albero motore) si accentua con la velocità, ovvero col numero di giri, dovevo precisare di tenere il motore accelerato, o comunque dando delle accelerate durante le manovre.
Peraltro mi viene in mente che si potrebbe anche verificare il fatto sperimentalmente, applicando una bilancia da pescatore, come si fà per la taratura dello sterzo, per vedere se a moto leggermente inclinata e accelerando, la forza necessaria per mantenerla a tale inclinazione diminuisce ....magari prima o poi vedrò di fare la verifica. intanto tu riprova e dimmi qualcosa.
......Però non dipenderà da questo, ma nelle manovre in movimento con i piedi sulle pedane, per esempio facendo inversione stretta , vedo che si ottengono risultati sorprendenti di manovrabilità giocando di frizione, freno ed acceleratore, anche con una moto ingombrante come la dragstar 1100.
A presto.

Mauro ... oggi ho provato a manovrare da fermo anche accelerando ... non sono riuscito a percepire un alleggerimento del peso in manovra ....

Questa te la posso confermare da decenni di pratica trialistica : in piedi sulle pedane e giocando di acceleratore , frizione e freno la manovrabilita' è ottima anche con velocità quasi zero e puoi stare quasi in surplace

Cito ziomauri: " Questa te la posso confermare da decenni di pratica trialistica : in piedi sulle pedane e giocando di acceleratore , frizione e freno la manovrabilita' è ottima anche con velocità quasi zero e puoi stare quasi in surplace"
Ecco, zio,: a parte il mantenimento del punto di equilibrio col movimento del corpo nonchè del manubrio e pur aumentando la pressione sulle pedane e la tecnica dello spunto motore con l'uso del freno....resta il fatto dell'accellerare, senza il quale magari non si stà in piedi; che sia proprio per l'effetto giroscopico del motore? Non ho nessuna esperienza di trial...dimmi tu cosa ne pensi.
Per il controsterzo...ho verificato in rettilineo, senza mani sul manubrio e riscontro che solo spostandosi col corpo la moto piega senza problemi, col manubrio che resta perfettamente allineato...quindi continuo a pensare che nell'impostazione delle curve quasi tutto (lascio una porta aperta), avvenga spostando il peso verso l'interno curva ..almeno per le nostre moto e su strada; per trial o cross non so proprio cosa dire, può darsi che lì sia necessario fare controsterzo.

Ciao a tutti...(.ma guarda chi c'è, direte voi....stà a vedere che è ancora vivo!)
Ebbene si, sono ancora al mondo, anche se bloccato, più o meno, a casa e con serie probabilità di dover vendere la moto perchè mi sà che non potrò più usarla.....ma questo lo vedrò più avanti (*).
Per il momento leggo qualcosa e cerco di passare il tempo.
Comunque, oltre a chiedere scusa per avervi in un certo senso abbandonato, mi chiedevo se fosse il caso di proseguire ancora un pò con i miei scritti di fisica spicciola....
prima di buttare giù qualche riga, vorrei però avere la sicurezza di non annoiarvi, quindi attendo un vostro ok.
Mi spiace non proporre argomenti motociclistici, ma non solo non ho più usato la moto da quando mi sono scontrato con un paio di imprevisti problemi fisici, ma devo dire che mi fà in*****re anche solo leggerne.
(*) salvo che non riesca a progettare/sistemare la sella della moto a misura delle mie esigenze fisiche attuali.
Un saluto a tutti coloro che mi leggeranno.

per me ok. ti leggo sempre volentieri

Grande Mauro felice di rivederti e di rileggerti un grande OK per mè,
ma se non erro ti sei occupato anche di restauri se non ricordo male
scrivi scrivi è sempre un piacere leggerti
a presto
Gian

Anc'io son mancato da diverso tempo e ad essere sincero non ci capisco gran che, ma ti ho letto ugualmente sperando di capirci qualcosa quindi bentornato e continua così

Urca....grazie a tutti per l'accoglienza.......così adesso avrò qualcosa da fare e a cui pensare.
Bene, allora lasciatemi iniziare con una riflessione personale e disgiunta da ogni altro argomento:
Tra le infinite cose che mi sorprendono nella fisica, sono sempre stato colpito, sorpreso e stupito dalla capacità degli astronomi del passato e dai risultati da loro ottenuti ; ma pensate un pò, con un tubo e due pezzi di vetro alle estremità, sono arrivati a calcolare, con discreta precisione, le ORBITE PLANETARIE nel sistema solare, si, i pianeti.....quei piccoli puntini di luce persi in un mare di stelle....ed io quasi non riesco a trovare in cielo la stella polare e la sua costellazione!
E solo per fare un esempio: ma che mente doveva avere Newton per fare quello che ha fatto? Solo limitandoci alla sua elaborazione e sviluppo del calcolo infinitesimale nonchè alla sua legge sulla gravitazione, c'è da restare allibiti, tanto più pensando alle poca tecnica che aveva a disposizione...cavolo eravamo alla fine del 1600!.
Detto questo mi piacerebbe riprendere da dove avevo lasciato, magari con qualche piccolo approfondimento, quindi adesso spedisco queste poche righe e poi mi vado a rileggere cosa avevo scritto....
E parafrasando il buon Rana nella sua pubblicità....... per le moto ci sarà tempo....(almeno spero!)