Energia...quanto ci costa?

[Gianluigi]

Direi analisi ineccepibile , come ineccepibile l'elenco che Mauro ha fatto sui i disastri ecologici e ambientali ,
che negli anni la terra ha subito,sia per estrarre che per spostare le materie prime,
vedi navi con il petrolio ecc ecc.
Il pensare ad un ritorno al nucleare "sicuro o pulito" potrebbe essere una via da valutare.

Che dire tutti gli animali presenti sulla terra nei millenni si sono adattati al territorio in cui vivono ,
ad eccezzione del animale uomo che pensato di ha adattato il territorio a suo piacimento per vivere forse esagerando

[Adriano]

Per me il nucleare, inteso come fissione nucleare, non va nemmeno presa in considerazione come ipotesi...

Per prima cosa perchè non esistono centrali a fisione sicure, non esistono in paesi dalla moralità e rigorosità infinitamente superiore di quella italiaca, figuriamoci in un'Italia incapace di stare alla larga dalle mafie e dagli ingteressi facili sugli investimenti statali...

E poi perchè direi che dovremmo essere stufi di ipotecare sempre più il futuro e la salute "dei nostri figli" (parla uno che di figli non ne ha ma che un pochino ha a cuore la sorte di quelli degli altri...), la produzione di scorie ha complicazioni che durano secoli e non siamo in grado di gestire quelle già prodotte in passato in un modo diverso che non sia il dimenticarcele in qualche grotta...

[vecchione]

Ciao Adri,
vedi, facendo due condizioni limite e affermando che non sono particolarmente favorevole al nucleare classico, personalmente preferisco scegliere un possibile ed evitabile futuro disastro nucleare in cambio di zero inquinamenti, mentre tu accetti serenamente e consapevolmente un lento ma sicuro avvelenamento nei prossimi 50/100 anni.
Per le scorie radioattive, che poi non sono solo quelle da reattori, ma anche quelle da lavorazioni industriali, da ricerche scientifiche e da analisi mediche (pensa un pò a quante radiografie si fanno al mondo ogni giorno), se veramente si vuole smaltirle il sistema si trova...al limite propongo di nuovo di lanciarle nel sole, ora possiamo farlo.
Per contro vedi un pò quante decine di migliaia di morti ci sono stati (e ci saranno ancora) per alluvioni, tempeste, tsunami, inquinamenti marini etc., il tutto dovuto alle variazioni metereologiche indotte dai combustibili classici.
Perciò tra un grande disastro remotamente possibile e la situazione di inquinamento attuale e futuro, certo e ripetuto (ma poi scusa, 2.500 morti per uno tsunami o 2.000 morti per piogge alluvionali non è un grande disastro?) scelgo la prima soluzione.
Sono consapevole che questi discorsi sono solo accademia, perchè un ritorno a condizioni ideali non è possibile nell'immediato e forse nemmeno nel futuro , nè col nucleare nè con le energie alternative. Comunque per me il problema non si pone (è uno dei vantaggi dell'età avanzata ), quindi potrei sposare serenamente le tue idee, invece tanti altri come me il problema se lo pongono, mentre i giovani (invidia bruciante) consumisti probabilmente no!
Un salutone