Energia...quanto ci costa?

il perchè e il per come della giornata
vecchione
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Energia...quanto ci costa?

Messaggio da vecchione » 15/02/2022, 17:38

No, non intendo parlare di soldoni, intendo parlare di costi ambientali (dei soldoni magari ne parliamo dopo).
Attualmente sussistono tre forme di produzione dell'energia:
1) energie alternative, principalmente: a) solari, b) eoliche, c) idriche, d) geotermiche, e) maree (sempre idriche sono, ma....)
2) idrocarburi (in origine petrolio)
3) nucleare
Punto 1), Vediamo un pò:
a), solari: è sicuramente interessante, ma non è del tutto positiva perchè se volessimo integrare in modo veramente sostanzioso il nostro fabbisogno energetico, noto che i valori di irradiazione teorici sono rilevati all'equatore e fuori dell' atmosfera e perciò quando arrivano a terra si riducono molto, fatto a cui si aggiunge la ulteriore perdita nella resa dei pannelli stessi, si renderebbe necessario, per avere una elevata, 1)coprire innanzitutto tutti i tetti presenti sul territorio; ( questa è cosa buona e personalmente sono 50 anni che lo vado sostenendo); poi 2) ricoprire di pannelli amplissime zone di terreno, come già si può vedere in giro: ettari ed ettari dedicati a questa tecnica...e questo non è cosa tanto buona, perchè è terreno di fatto sottratto all'agricoltura (anche se si stanno progettando pannelli su piantane in modo da mantenere usufruibile il terreno sottostante...dicono...)
b) Eolico: anche qui andiamo bene, ma non del tutto. Una pala va senz'altro bene, ma file e file di pale sulle dorsali non è che siano il massimo, insomma, anche l'occhio vuole la sua parte; tenendo anche presente che le pale, nelle due tipologie, hanno comunque una resa circa del 50 % rispetto all'energia in entrata (il vento)
c) idriche...qui ci sono poche possibilità; quelli che erano bacini produttivi mi pare che siano stati già tutti utilizzati (ci sarebbero incrementi possibili, come turbinette lungo i fiumi (v. Francia), peraltro qualcuna posizionata anche da noi - ma più che altro titolo sperimentale o promozionale: funzionano, ma per essere sensibili dovrebbero essere diffusissime...ed anche qui abbiamo dei problemi.(dighette, impianti, cavi, tubazioni etc.)
d) geotermiche: ecco, produzione veramente naturale, ma ove possibile già utilizzata, quindi incrementabile poco o niente...
e) da marea: qui da noi le maree atlantiche di 6 o 7 metri ce le sognamo e quindi restano principalmente impianti a oscillazione verticale...ma dovremmo riempire il mare di piattaforme...và mica tanto bene!
Nota, sussistono poi alte forme di produzione, ancora allo studio, come generare energia dalla pressione dei veicoli sul manto stradale ed altro, ma ....tempi lunghi
Bene detto questo passiamo a idrocarburi, petrolio, gas.:
Punto 2): Qui il problema si fà più complesso; non solo abbiamo bisogno di petrolio da trasformare in combustibile, ma necessitiamo di tale prodotto anche per tutti i settori industriali:
Ma ci avviciniamo alla cena e devo chiudere, ....dovete sapere che sono passato cheff!...
A dopo.
Ultima modifica di vecchione il 15/02/2022, 23:02, modificato 3 volte in totale.

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Pasquale63
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Re: Energia...quanto ci costa?

Messaggio da Pasquale63 » 15/02/2022, 19:56

Ciao Mauro, ben ritrovato.
Riguardo alle energie alternative, secondo me sarebbe più utile sfruttare quella solare, anche se, quello che mi lascia un po' perplesso è il dopo, ovvero su come verrebbero smaltiti i pannelli, una volta dismessi .

vecchione
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Re: Energia...quanto ci costa?

Messaggio da vecchione » 15/02/2022, 22:57

Ciao Pasquale,
Giusta osservazione la tua, da aggiungere alle negatività del solare; comunque proseguo.
2), il petrolio( e mettiamoci anche carbone e gas).
Dei derivati di queste sostanze primarie difficilmente potremo farne a meno, perchè sono indispensabili per infinite altre cose; se vi guardate intorno. anche nella sola stanza ove siete ne troverete moltissime: la tinteggiatura ed i collanti per i pannelli dei mobili, la penna biro, il computer, le scatolette varie in plastica, la bottiglia di acqua, i rivestimento dei cavi elettrici, la cera del pavimento, nonchè medicine e deodoranti spray (sia come contenitori sia come sostanze contenute all'interno), la tinteggiatura delle pareti, i manufatti in metallo, la carta etc.etc. ...insomma, un elenco infinito di materiali sui quali nulla possiamo fare per diminuirne la produzione, salvo ridurre i nostri consumi (ma qui il discorso si fà difficile).
Possiamo peròfare molto in tutti i settori relativi alla combustione, con l'utilizzo dell'energia elettrica al posto della "fiamma" in tutti i luoghi ove viene attivata: la caldaia per riscaldamento, i cilindri di una vettura, la cucina di casa, le fonderie e le industrie in generale, perchè ogni combustione genera inquinamento, riversando nell'atmosfera anidride carbonica, (responsabile dell' effetto serra e delle attuali variazioni climatiche), nonchè polveri più o meno sottili, ossido di carbonio e ulteriori sostanze poco piacevoli.
Merita precisare che nella voce industrie dobbiamo comprendere anche le centrali termiche che, nella trasformazione del termico in elettrico, ora come ora saranno chiamate a produrre molta più energia e quindi a bruciare molto più carburante
3) Infine abbiamo il nucleare: energia pulita, nella produzione della quale viene emesso quasi solamente un pò di vapore e, alla fine del combustibile, i residui radioattivi.

Dove voglio andare a parare? Voglio fare un confronto tra i danni generati dalle tre fonti energetiche sopra dette.
....ma è venuto troppo tardi e vado a nanna, continuerò domani.
Vecchione

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ziomauri
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Re: Energia...quanto ci costa?

Messaggio da ziomauri » 16/02/2022, 8:07

Tema molto interessante!
Dell'energia siamo schiavi e non possiamo o vogliamo rinunciare alle piccole grandi comodita' che ci da. La richiesta è in aumento e per produrla, in un modo o nell'altro, danni all'ambiente se ne fanno sempre ... sembra il gatto che si morde la coda !
:( :( :(

vecchione
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Re: Energia...quanto ci costa?

Messaggio da vecchione » 16/02/2022, 14:25

Ciao zio...il fatto è che esaminando il problema, mi sono accorto che è sempre stata trascurata una certa visione generale della situazione, quindi lasciami dire che le energie rinnovabili, attualmente coprenti circa il 37% del nostro fabbisogno energetico, sono sicuramente una buona strada, accettando però pale eoliche, pannelli solari, piattaforme marine e quindi i discendenti problemi di tipo sia estetico che di sottrazione terreni all'agricoltura.
Detto questo, passiamo al discorso petrolio-nucleare..
inizierò dal nucleare, che a seguito dell'incidente di Chernobyl ha originato il referendum e successivamente l'abbandono di tale settore, almeno da noi.
Bene premettere e precisare che in tutto i fatti di grande rilevanza sono stati, dall'inizio di tale tecnologia, esattamente 3, mentre altri 3 o 4 sono stati di poca entità (vedere in merito la scala INES determinante la singola gravità di ogni incidente).
Vero che possono esserci stati altri avvenimenti tenuti nascosti, magari nell'ambito militare, ma se ci sono stati non dovrebbero essere particolarmente gravi (difficile nascondere un'esplosione nucleare).
E' peraltro indiscutibile che quando sono avvenuti hanno generato inquinamenti e danni enormi, ma bisogna ricordare questi sono stati causati da incidenti e non dall'uso corrente dei reattori.
Gli incidenti con le opportune tecnologie possono ben essere evitati (altrimenti, perchè a fronte dell' "incidente" del Vajont, non è stata messa al bando la tecnologia delle dighe?).
Prendiamo ad esempio Fukushima, dove i reattori a seguito del terremoto e dell'interruzione dell'energia da rete si sono spenti in automatico, con attivazione dei generatori di riserva siti in ogni impianto, solo che dopo un'ora l'ondata di maremoto, mi sembra di 12-14 metri ha superato le barriere lato oceano (erano comunque di 7-8 metri di altezza), allagando i locali al piano terra e spegnendo i generatori diesel...al che i reattori, pur spenti, sono andati in surriscaldamento per calore residuo, con le note conseguenze.
Ora non vorrei farla troppo lunga, ma se il complesso fosse stato costruito solo tre o quattro metri più alto, nulla sarebbe successo....o forse sarebbe bastato che solo i generatori fossero stati messi su una collinetta, magari artificiale e sopraelevata di 15 mt. rispetto al piano campagna, ovviamente collegati con cavi antisismici al corpo reattori. Insomma, non sono stati i reattori propriamente detti a generare il disastro, ma una mancata previsione di potenziali imprevisti.
Per il petrolio e C.: vorrei innanzitutto ricordare una cosa: la situazione mondiale attuale, semplicemente disastrosa, NON PUO' ESSERE IMPUTATA AL NUCLEARE, ma bensi al fatto che dalla rivoluzione industriale in poi, l'uso di carbone, gas e carburanti, il tutto apparentemente innocuo, ha avvelenato e stà avvelenando il pianeta: non solo per il lento inquinamento atmosferico dovuto alla "fiamma " e conseguente anidride carbonica, ma anche per l' inquinamento da greggio dovuto ad incidenti navali, vedi l'ultimo in Nigeria e sommanti a ben 282 dal 1979 ad oggi, ai quali aggiungere i versamenti terrestri da condotte, impianti estrattivi, pozzi, piattaforme e terminal, il tutto per ulteriori decine di casi.
In effetti abbiamo rinunciato al nucleare, accettando però un lento e dolce inquinamento progressivo, sia dell' atmosfera e sia per i 310 circa sversamenti di greggio tra mare e terra. Teniamo inoltre presente che centinaia e centinaia di petroliere navigano ogni giorno sui mari e sugli oceani...e sono tutte bombe ecologiche potenziali, ma chissà perchè nessuno ci pensa, mentre tutti sono terrorizzati da una catastrofe nucleare (in numero di 6 dal 1955 in poi).
Per le scorie del nucleare, avrei una proposta: invece di nascondercele sotto i piedi, perchè con i lanciatori che sono disponibili adesso non le spediamo nel sole? E se qualcuno dice che sarebbero bombe volanti, perchè non lo dice anche per le petroliere, per i trasporti su strada, su rotaie (vedi disastro di Livorno) etc.etc.?
Ecco, aspetto i vostri commenti.
Il prossimo post sarà sul problema costi di produzione e sull' insufficiente (a mio avviso) lungimiranza dei nostri governanti.
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Adriano
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Re: Energia...quanto ci costa?

Messaggio da Adriano » 16/02/2022, 17:28

Interessante discussione...

Ma io sdoppierei il punto 3 (nucleare) in fissione e fusione nucleare...

La fissione è il tipo di reazione su cui si basa l'attuale tecnologia nucleare in uso, mentre la fusione è la tecnologia davvero pulita su cui dobbiamo a tutti i costi puntare ! Tanto che permette la realizzzione di reattori in grado di smaltire anche le scorie delle vecchie centrali a fissione fornendo come residuo sostanze stabili e non più radioattive.

La vera questione non è "nucleare si o nucleare no", è chiaro... se si parla di fissione nessuno vuole rischiare una catastrofe nucleare dietro casa propria... ma se si parla di fusione tutti dovremmo bramare di avere una centrale a fusione nel proprio giardino !!!

La questione è "perchè tutti i governi del mondo non uniscono le forze e non effettuano un enorme sforzo economico/tecnologico per raggiungere prima possibile la padronanza della fusione nucleare e far fare finalmente al genere umano un salto evolutivo che renderà le guerre per accaparrarsi le risorse energetiche un lontano ricordo ???"

beer
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Gianluigi
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Re: Energia...quanto ci costa?

Messaggio da Gianluigi » 16/02/2022, 23:45

Questo e un tema interessante,
Ora una fonte di inquinamento non citata da Mauro ma sicuramente gravissima
è la generazione di criptovaluta, e stato stimato che solo il bitcoin nel 2019 ha prodotto 23 tonnellate di CO2 e ha consumato circa 120 terawattora.
bisogna sapere che occorra un consumo medio annuo di 12.500 dollari per ricavare 1 bitcoin del valore di 50.000 dollari oggi.
Posso dirvi che ho visto con i miei occhi una saletta attrezzata a produrre criptovaluta di circa 50 Mq.che consuma energia di una azienda di stampa di oltre 1.000 MQ. questa saletta dotata di potenti elaboratori ( PC) che lavorano 24H su 24 a temperatura costante, senza bisogno di manodopera umana tranne sporadici controlli.
:evil: :evil: :evil:

a domani
Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto.

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Re: Energia...quanto ci costa?

Messaggio da vecchione » 17/02/2022, 0:19

Ciao Adriano prima di parlare dell'argomento da te citato, devo notare che forse non sono riuscito a spiegarmi:

tutti hanno "paura" di un eventuale incidente nucleare, (peraltro a mio avviso evitabile) e sono pronti a schierarsi contro, ma pochi mi pare che si rendano conto che gli incidenti già accaduti con l'uso dei combustibili tradizionali e con i loro utilizzi ordinari ci stanno avvelenando giorno dopo giorno, nella tacita accettazione delle persone comuni e questo avvelenamento proseguirà peggiorando.

Detto questo, già nel dopoguerra, dal 50 in poi si progettarono macchinari speciali (stellator) atti teoricamente a realizzare la fusione, ma con minimi successi e solo sperimentali; così la possibilità di avere "il sole sulla terra " restò un sogno apparentemente irrealizzabile per molti decenni.
Solo ultimamente (2007) e dopo 60 anni di studi con i tokamak, la collaborazione economica di 35 nazioni - con un investimento previsto di circa 20 miliardi di euro - ha dato origine al progetto ITER, sito a Cadarache, Francia.
Il progetto, nonostante qualche ritardo stà procedendo; non servirà a produrre nulla di utilizzabile, tranne dimostrare che si possono ottenere e mantenere costanti i fenomeni di fusione: sembra che l'obiettivo sia mantenerli almeno per 10-16 minuti.
Successivamente si passerà al progetto DEMO, che inizierà intorno agli anni 50...anche questo però sarà piuttosto sperimentale, perchè il suo obiettivo è realizzare il modo di rendere stabile per un tempo indeterminato la fusione, nonchè trovare il modo di aumentare la resa, che in tale impianto è prevista solo del 60 %. Notevoli problemi sono anche previsti per il mezzo di raffreddamento nonchè per quello di trasferimento della componente utile alla produzione di energia mediante le turbine.
Solo impianti successivi potranno ottenere lo scopo voluto, ovvero ottenere una resa in energia maggiore di quella impiegata per il funzionamento, con un costo finale inferiore ai combustibili tradizionali, altrimenti la nostra economia e la nostra mentalità non accetterà mai di pagare più di quello che potrebbe pagare per altre fonti energetiche, anche se inquinanti.
Ragazzi, qui si parla di avere energia pulita ed a basso costo tra più o meno un secolo
( tenete presente che negli impianti a fissione ci sono voluti 20 anni per arrivare ai reattori autofertilizzanti tipo Phenix e Super Phenix, teoricamente ottimi ma in effetti un pò delicati, specialmente nel comparto raffreddamento ed ora in pratica abbandonati).
Restaquindi una domanda: ; ma nel frattempo, cosa facciamo? A mio avviso un bel reattore nucleare, con doppi, tripli, quadrupli impianti di sicurezza (cavolo, sulle Rolls-Royce tutti gli impianti importanti, tipo freni, sono in doppio), costruito nella zona più sicura possibile non sarebbe male..ed ovviamente sarà abbandonato non appena sarà disponibile la fusione, ancora più sicura.
Va bene, è venuto tardi e chiudo...proseguirò domani
Un saluto

vecchione
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Re: Energia...quanto ci costa?

Messaggio da vecchione » 19/02/2022, 15:58

Proseguendo:
Mi chiedo come i nostri governanti nei decenni passati abbiano inteso impostare il futuro energetico del nostro paese.
Quando studiavo estimo, 50 anni addietro, il nostro professore ci spiegava che non conveniva più coltivare il grano, tranne nei luoghi dove la produzione era particolarmente elevata, con scassi di oltre un metro etc., perchè il grano importato e già sdoganato in banchina costava meno; perciò, se ben ricordo, i contadini rinunciarono a coltivare il grano nei piccoli appezzamenti od in zone meno produttive, passando magari ad altri tipi di coltivazioni e ricevendo in cambio un rimborso dallo stato. Economicamente ineccepibile, direi ...ed erano le prime avvisaglie della globalizzazione: non conveniva produrre cose che costavano meno se disponibili altrove.
Nel frattempo noi in Italia, senza una goccia di petrolio, avevamo in funzione qualcosa come 52 raffinerie, attività molto inquinante che perciò gli altri stati delegavano ai paesi "poveri", o in fase di sviluppo e che accettavano tutto, se poteva servire a tale scopo.
In questa ottica, sempre in quei tempi, si cercò di estrarre se non petrolio almeno metano, arrivando a 23 Mld. di m.cubi nel 1990 (picco massimo storico), contro i 3 Mld. di m.cubi nel 2020.
Nello stesso periodo l’ ing. Mattei oltre a promuovere le iniziative estrattive in Italia, arrivò a stringere contatti diretti con i paesi produttori, scavalcando le “sette sorelle”, cosa che probabilmente gli costò la vita.
A parte quanto sopra e genericamente parlando, come nel caso del grano ci appoggiammo alle importazioni, allora apparentemente più convenienti, col risultato di arrivare a una quasi totale dipendenza dall’estero ed abbandonando progressivamente lo sfruttamento dei nostri giacimenti, principalmente nell'Adriatico ed in pianura padana. ( ma questo è successo anche in parecchi altri settori, non ultimo le mascheine, dove al momento del bisogno ci siamo accorti che non sussistevano ditte prduttrici in Italia ...venivano tutte dall'estero)
Se questa politica sia stata economicamente corretta non lo so, ma sono certo che un sacco di italiani avrebbero rifiutato o contestato il fatto di pagare qualcosa di più per avere ed utilizzare un prodotto nazionale non concorrenziale.
Altro discorso è il prezzo del carburante, gravato da parecchie accise, che progressivamente si sono sommate sino a raggiungere quasi il 50 % del prezzo alle pompe (accise che messe per emergenze varie, poi restano perennemente; per esempio continuiamo a pagare quella per la ricostruzione del Belice).
Insomma, all’atto pratico, quando lo stato ha bisogno di soldi, applica un’accisa sui combustibili….tanto l’ italiano non rinuncerà mai all’uso della vettura.
In ultima analisi quello che non avremmo probabilmente accettato di pagare in più prima, in funzione di una maggiore indipendenza, lo stiamo pagando adesso in funzione della nostra quasi totale dipendenza dall’estero.

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Re: Energia...quanto ci costa?

Messaggio da ziomauri » 19/02/2022, 17:56

Molto interessante la tua analisi ... :) :) :)

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