STRISCE PEDONALI "3D"
Inviato: 26/09/2022, 9:39
Spuntano le strisce pedonali in 3D - L'illusione ottica per rendere più sicuro l'attraversamento pedonale
Un attraversamento pedonale con strisce 3D è apparso su una strada di Trieste. L'illusione ottica provocata dal disegno delle strisce sull'asfalto costringe chi è alla guida di un’auto o una moto a rallentare.
Hanno fatto la loro comparsa le strisce pedonali in 3D. La particolare installazione, collocata in un punto della strada particolarmente critico e pericoloso per i pedoni che vogliono attraversala, ha l’obiettivo di far rallentare automobilisti e motociclisti costringendoli a frenare alla loro vista.
Per la particolare tecnica con le quali sono disegnate sull’asfalto, queste strisce pedonali creano l’illusione ottica che li fa apparire sollevate da terra, rappresentando così un ostacolo “materiale” in mezzo alla strada e provocando istintivamente l’immediata reazione a rallentare, un nuovo sistema di attraversamento pedonale che dovrebbe garantire ulteriormente la sicurezza dei pedoni
Quella delle strisce pedonali 3D non è un’idea completamente nuova. Installazioni simili sono state applicate in altre città in giro per il mondo, dall’India, alla Cina, all’Islanda.
Nella gran parte dei casi le strisce pedonali tridimensionali si sono dimostrate efficaci nel raggiungere la loro finalità, ovvero quella di evitare gli eccessi di velocità nei tratti stradali dove sono state dipinte.
Le strisce pedonali 3D accendono il dibattito: a norma oppure no?
Una nota del Ministero escluderebbe il loro uso, la polizia municipale invece è sicura: "Colori e dimensioni rispettano il codice"
Le strisce pedonali tridimensionali rischiano di diventare un “caso”, la tecnica che simula un effetto ottico tridimensionale potrebbe non rispettare il codice della strada.
I DUBBI DEL MINISTERO – L’innovazione non è passata inosservata al Ministero dei Trasporti. Mentre molti hanno accolto positivamente l’iniziativa, qualcuno ha storto il naso.
Sotto accusa ci sarebbe il fatto che la normativa sulle strisce pedonali è molto stringente, e tutto ciò che non è espressamente previsto dal Codice della Strada non è fattibile.
Lo sanno bene i Comuni che in Italia hanno provato, ad esempio, a realizzare strisce pedonali colorate. E anche per le “zebre in 3D” sono arrivate indicazioni specifiche dal Ministero.
In una nota ricevuta da un comune nella provincia di Padova, il Ministero suggeriva di non sperimentare quelle strisce in quanto la particolare realizzazione non risulta rispondente ai criteri di uniformità sanciti dal Codice della Strada, tant’è ché gli Enti proprietari saranno chiamati a rispondere civilmente e/o penalmente per danni e/o lesioni derivanti da eventuali sinistri indotti da tale segnaletica.
Una seconda nota del Ministero dei Trasporti ritiene che gli attraversamenti pedonali in 3D possano generare incertezza provocando una distorta percezione della realtà, con conseguenti reazioni non prevedibili quali ad esempio brusche frenate e/o sterzate, in parole povere, c’è il rischio che qualcuno “inchiodi”.
Normalmente durante la guida sono molto attento ai pedoni, ma capita che per distrazione o perchè sto tenendo d'occhio gli altri veicoli o perchè sto guardando negli specchietti, mi ritrovo con un pedone a un metro dall'auto.
Quelle delle strisce pedonali tridimensionali credo possano essere efficenti per i pedoni, ma non per gli automobilisti e sopratutto per i motociclisti in quanto possone generare cadute a causa dell'effetto "ostacolo".
In prossimità degli attraversamenti pedonali trovo più efficienti i semafori lampeggianti.
Un attraversamento pedonale con strisce 3D è apparso su una strada di Trieste. L'illusione ottica provocata dal disegno delle strisce sull'asfalto costringe chi è alla guida di un’auto o una moto a rallentare.
Hanno fatto la loro comparsa le strisce pedonali in 3D. La particolare installazione, collocata in un punto della strada particolarmente critico e pericoloso per i pedoni che vogliono attraversala, ha l’obiettivo di far rallentare automobilisti e motociclisti costringendoli a frenare alla loro vista.
Per la particolare tecnica con le quali sono disegnate sull’asfalto, queste strisce pedonali creano l’illusione ottica che li fa apparire sollevate da terra, rappresentando così un ostacolo “materiale” in mezzo alla strada e provocando istintivamente l’immediata reazione a rallentare, un nuovo sistema di attraversamento pedonale che dovrebbe garantire ulteriormente la sicurezza dei pedoni
Quella delle strisce pedonali 3D non è un’idea completamente nuova. Installazioni simili sono state applicate in altre città in giro per il mondo, dall’India, alla Cina, all’Islanda.
Nella gran parte dei casi le strisce pedonali tridimensionali si sono dimostrate efficaci nel raggiungere la loro finalità, ovvero quella di evitare gli eccessi di velocità nei tratti stradali dove sono state dipinte.
Le strisce pedonali 3D accendono il dibattito: a norma oppure no?
Una nota del Ministero escluderebbe il loro uso, la polizia municipale invece è sicura: "Colori e dimensioni rispettano il codice"
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I DUBBI DEL MINISTERO – L’innovazione non è passata inosservata al Ministero dei Trasporti. Mentre molti hanno accolto positivamente l’iniziativa, qualcuno ha storto il naso.
Sotto accusa ci sarebbe il fatto che la normativa sulle strisce pedonali è molto stringente, e tutto ciò che non è espressamente previsto dal Codice della Strada non è fattibile.
Lo sanno bene i Comuni che in Italia hanno provato, ad esempio, a realizzare strisce pedonali colorate. E anche per le “zebre in 3D” sono arrivate indicazioni specifiche dal Ministero.
In una nota ricevuta da un comune nella provincia di Padova, il Ministero suggeriva di non sperimentare quelle strisce in quanto la particolare realizzazione non risulta rispondente ai criteri di uniformità sanciti dal Codice della Strada, tant’è ché gli Enti proprietari saranno chiamati a rispondere civilmente e/o penalmente per danni e/o lesioni derivanti da eventuali sinistri indotti da tale segnaletica.
Una seconda nota del Ministero dei Trasporti ritiene che gli attraversamenti pedonali in 3D possano generare incertezza provocando una distorta percezione della realtà, con conseguenti reazioni non prevedibili quali ad esempio brusche frenate e/o sterzate, in parole povere, c’è il rischio che qualcuno “inchiodi”.
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Quelle delle strisce pedonali tridimensionali credo possano essere efficenti per i pedoni, ma non per gli automobilisti e sopratutto per i motociclisti in quanto possone generare cadute a causa dell'effetto "ostacolo".
In prossimità degli attraversamenti pedonali trovo più efficienti i semafori lampeggianti.
