IL CASCO CHE CHIAMA L’AMBULANZA
Inviato: 03/03/2018, 15:35
Arriva dalla Thailandia un nuovo modello di casco che allerta i soccorsi in caso di incidente in piena autonomia.
Il suo principio di funzionamento è abbastanza intuitivo: al suo interno c'è un'unità cellulare di base con tanto di scheda SIM, GPS e una serie di sensori per l'urto, il tutto alimentato da una batteria ricaricabile.
Questo sistema è tarato per attivarsi in caso di impatti d'intensità pari o superiore a 95 G - soglia che dovrebbe evitare l'apparire di ambulanze in caso di urti accidentali o minimi - fornendo immediatamente ai servizi di soccorso le coordinate precise per essere individuati.
Un'altra caratteristica da sottolineare è che agli utenti di Helpmet sarà chiesto di registrarsi presso il sito web ufficiale in modo che lo stesso servizio assistenza dell'azienda possa cooperare con i soccorsi fornendo generalità del pilota insieme ad eventuali allergie, problemi fisici preesistenti ed eventuale storia clinica e non c'è bisogno di sottolineare, quanto queste informazioni, possano 'fare la differenza' in situazioni di emergenza.
Anche BMW Motorrad introduce “Intelligent Emergency Call" su diversi suoi modelli, un sistema automatico per chiamare i servizi di emergenza montato sulle moto Questa proposta dall'estremo oriente si basa su una concezione simile, anche se probabilmente più affidabile per il fatto di essere applicata al casco.
L'idea in sé sembra davvero buona e con ampi margini di sviluppo, anche se rimarrebbero da verificare alcuni aspetti pratici (peso/ingombro/costo) e, magari, rivedere anche quel look da casco anni '80.
Una delle idee più interessanti arriva dalla Thailandia e si chiama 'Helpmet', un gioco di parole tra 'help' (aiuto) e 'helmet' (casco), che va ad identificare un nuovo concetto di casco, in grado di chiamare automaticamente soccorso quando sottoposto a impatti sufficientemente violenti da provocare perdite di coscienza del pilota.Il suo principio di funzionamento è abbastanza intuitivo: al suo interno c'è un'unità cellulare di base con tanto di scheda SIM, GPS e una serie di sensori per l'urto, il tutto alimentato da una batteria ricaricabile.
Questo sistema è tarato per attivarsi in caso di impatti d'intensità pari o superiore a 95 G - soglia che dovrebbe evitare l'apparire di ambulanze in caso di urti accidentali o minimi - fornendo immediatamente ai servizi di soccorso le coordinate precise per essere individuati.
Un'altra caratteristica da sottolineare è che agli utenti di Helpmet sarà chiesto di registrarsi presso il sito web ufficiale in modo che lo stesso servizio assistenza dell'azienda possa cooperare con i soccorsi fornendo generalità del pilota insieme ad eventuali allergie, problemi fisici preesistenti ed eventuale storia clinica e non c'è bisogno di sottolineare, quanto queste informazioni, possano 'fare la differenza' in situazioni di emergenza.
Anche BMW Motorrad introduce “Intelligent Emergency Call" su diversi suoi modelli, un sistema automatico per chiamare i servizi di emergenza montato sulle moto Questa proposta dall'estremo oriente si basa su una concezione simile, anche se probabilmente più affidabile per il fatto di essere applicata al casco.
L'idea in sé sembra davvero buona e con ampi margini di sviluppo, anche se rimarrebbero da verificare alcuni aspetti pratici (peso/ingombro/costo) e, magari, rivedere anche quel look da casco anni '80.