GLI ANNI D'ORO DEI SIDECAR ITALIANI

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Gioel
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GLI ANNI D'ORO DEI SIDECAR ITALIANI

Messaggio da Gioel » 01/05/2018, 14:45

Mezzi e piloti di una razza a parte hanno scritto pagine avvincenti nelle gare in Italia. Sia in circuito, sia in salita

Tra la fine degli anni cinquanta e la metà del decennio successivo, la grande crisi ha colpito anche il mondo sidecarristico, oltre al mercato motociclistico in generale. Le vendite delle moto erano ridicole, e la partecipazione alle gare era fortemente diminuita, rispetto al periodo precedente.
Il trofeo nazionale sidecar non fu disputato tra il 1956 e il 1966. In alcune gare in salita, però, ad un certo punto ha iniziato ad essere presente la categoria, con un numero di partecipanti modesto ma in fondo non tanto lontano da quello di alcune classi di moto “sciolte”.
Lo spettacolo era sempre molto apprezzato dal pubblico. Anche in alcuni circuiti hanno iniziato ad essere schierati i sidecar, e nel 1967 è stato nuovamente istituito il trofeo, con vittoria finale del pilota romano Giuseppe Dal Toè.

Per diversi anni Giuseppe Dal Toè è stato il miglior specialista italiano. Il suo bellissimo sidecar era dotato di un motore BMW da competizione, con distribuzione di tipo monoalbero sdoppiato. In numerose gare il suo passeggero è stato Alberto Jeva
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Dopo una stagione di interruzione, il trofeo è tornato nel 1969, anno nel quale è stata varata la classe sidecar anche nel campionato italiano della montagna.
Entrambi i titoli sono andati a Dal Toè, che era l’unico a poter disporre di un mezzo alla altezza di quelli dei migliori specialisti esteri. Il motore, in particolare, era un formidabile BMW 500 boxer con distribuzione di tipo monoalbero sdoppiato, specificamente progettato e sviluppato per impiego agonistico dalla Casa bavarese. Gli altri partecipavano con mezzi artigianali, nei quali erano installati motori di varia provenienza. C’erano alcuni Gilera Saturno monocilindrici (quello dei piemontesi Nosengo e Rosani è stato in grado di vincere il titolo della montagna ancora nel 1970!), un MV quadricilindrico, prelevato da una moto stradale e impiegato da Luigi Passamonti, e perfino un motore automobilistico Fiat (750, debitamente elaborato da Spartaco Ricci).

Ben presto, dato che era già iniziata l’era delle maximoto, hanno cominciato ad essere utilizzati diversi motori di 750 cm3 direttamente prelevati dalle moto di serie. Qualcuno ha provato con il bicilindrico Laverda, ma ha potuto rapidamente constatare che non era molto adatto a questo tipo di impiego. C’è stato anche chi, come Stefano Leale, ha provato con il quadricilindrico della Honda CB 750 Four. Questo motore potente e robusto prometteva bene, ma si è rivelato troppo grosso e pesante per i sidecar da competizione. Quelli che per diverso tempo hanno trovato maggiore utilizzazione sono stati i bicilindrici boxer BMW ad aste e bilancieri della R 75/5. Oltre alla favorevole erogazione e all'ottima equilibratura, erano notevolmente avvantaggiati dalla altezza ridotta, che si traduceva nella importante possibilità di portare il baricentro del veicolo molto vicino al suolo.

Roberto Pedrini e Alessandro Mignani in piena azione sul loro sidecar, in questa occasione privo della carenatura. Si può notare la scritta “vigili del fuoco”…
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Questa immagine laterale consente di osservare chiaramente la struttura del telaio in tubi di acciaio debitamente triangolati e la disposizione del motore Ducati nel sidecar dei bolognesi Pedrini e Mignani
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Un discorso a sé stante merita il sidecar di Pedrini e Mignani: dopo un primo tentativo con un motore Laverda, questi due specialisti hanno utilizzato un bicilindrico Ducati, preparato e assistito nientemeno che da Giorgio Nepoti. Non per nulla il simpatico logo della scuderia NCR è dovuto all’abile mano di Roberto Pedrini, che di professione faceva il pompiere, come del resto il suo passeggero Alessandro Mignani. Questo forte equipaggio ha conquistato il trofeo nel 1975. In seguito si è imposta nel campionato della montagna (1978) e quindi nuovamente nel trofeo (1979), quando era già iniziata l’era dei due tempi da corsa (aperta dal König di Zini e Fornaro) e il loro sidecar era azionato da un quadricilindrico Yamaha TZ.
Qualcuno aveva rivolto già in precedenza le sue attenzioni ai "due tempi", ma si trattava di quelli delle stradali dell’epoca. È il caso di Ollearo (vincitore del trofeo nel 1973 e 1974 con un motore Suzuki) e di Romairone, che si è imposto in due campionati della montagna (1974 e 1977) con il tricilindrico Kawasaki.

Scuderia NCR CORSE
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Gli specialisti dei sidecar provenivano da varie regioni d'Italia. Per un certo periodo a Roma c’è stata una vera e propria scuola, con Dal Toè, Passamonti, Giangiuliani, Ricci e Soli.
Fortemente orientati verso le gare in salita erano i sidecarristi liguri e piemontesi. Molto attivi, anche dal punto di vista tecnico erano gli emiliani, tra i quali spiccano gli ultimi paladini del "quattro tempi", ovvero i soliti Pedrini e Mignani con il Ducati e la coppia Trondoli-Casanova, che hanno iniziato con un BMW prima di passare a un tricilindrico Suzuki a due tempi; questi ultimi provenivano dalle moto sciolte e si appoggiavano ai loro vecchi amici della NCR.
Quando arrivarono i due tempi da corsa, l’officina modenese del grande Walter Villa, diventò un importante punto di ritrovo motoristico per diversi protagonisti di questa specialità

Luigi Passamonti curava la manutenzione e le riparazioni delle moto della polizia stradale. Qui lo vediamo in azione sul finire degli anni Sessanta con il suo sidecar con motore MV 600 a quattro cilindri
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Questa splendida foto, tratta dal libro “I centauri” di Antonio Leale, mostra suo fratello Stefano in piena azione nei primi anni Settanta con un sidecar munito di motore Honda 750 quadricilindrico
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La straordinaria grinta di Stefano Leale mentre affronta una curva stretta durante una gara in salita. Il motore è il classico BMW boxer ad aste e bilancieri e il passeggero è Giampiero Bidone
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Mario Trondoli e Carlo Casanova impegnati in curva alla Vergato-Cerelio del 1976 con il loro sidecar azionato da un bicilindrico BMW ad aste e bilancieri
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Re: GLI ANNI D'ORO DEI SIDECAR ITALIANI

Messaggio da geronimo » 01/05/2018, 18:51

Gianniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, così non vale, mi prendi per la gola :oops:
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Re: GLI ANNI D'ORO DEI SIDECAR ITALIANI

Messaggio da ziomauri » 01/05/2018, 18:55

Non ho mai amato il sidecar in uso stradale ma così è ..... Magnifico !!! :P :P :P :P

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Re: GLI ANNI D'ORO DEI SIDECAR ITALIANI

Messaggio da geronimo » 03/05/2018, 20:55

ziomauri ha scritto:
01/05/2018, 18:55
Non ho mai amato il sidecar in uso stradale ma così è ..... Magnifico !!! :P :P :P :P
...e se ci sali anche una sola volta....... :roll:
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Re: GLI ANNI D'ORO DEI SIDECAR ITALIANI

Messaggio da Gioel » 03/05/2018, 21:01

Bruno, perché non ci racconti qualche tua esperienza del mondo sidecar? 🤠
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Re: GLI ANNI D'ORO DEI SIDECAR ITALIANI

Messaggio da ziomauri » 04/05/2018, 7:16

geronimo ha scritto:
03/05/2018, 20:55
ziomauri ha scritto:
01/05/2018, 18:55
Non ho mai amato il sidecar in uso stradale ma così è ..... Magnifico !!! :P :P :P :P
...e se ci sali anche una sola volta....... :roll:

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Azzz... Bruno ! Mi piacerebbe sperimentare la guida che credo sia per nulla facile !

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Re: GLI ANNI D'ORO DEI SIDECAR ITALIANI

Messaggio da geronimo » 05/05/2018, 20:48

Beh, se non vi annoiate........
quello col cappellino arancio che mi sta spiegando dove aggrapparmi per la partenza, è un carissimo amico che nei tempi andati era meccanico nello staff di Johnny Cecotto, non a caso suo figlio (il pilota) si chiama Johnny.
Gli avevo "preparato" il motore:Suzuki 1100 a carburatori, volevo sentire da vicino come andava e l'unica soluzione era fare il passeggero, in gergo "la scimmia" :lol:
In pista, quattro spiegazioni sul come buttarmi nelle curve e soprattutto dove aggrapparmi.
Johnny vai piano eh!!!!!!!! :? Siiiiiiiiiii tranquillo! Facciamo solo qualche giretto di prova
Partenza con sgommata di circa 50-60 metri per scaldare la gomma posteriore e giù a dx e sx....... il rettilineo (giudicato dal conta giri) lo faceva a 160 all'ora, dopo tre giri ero senza fiato.
Ci fermiamo e mi dice: beh, non vai per niente male, adesso possiamo TIRARE :o
Mort.....tua, perchè adesso cos'hai fatto? :|
Comunque ragazzi vedere l'asfalto che ti sfila sotto al naso a quelle velocità, .........gira tanta adrenalina :P
Adesso ha montato un Yamaha 500 a due tempi identico a questo
https://www.youtube.com/watch?v=yABPAWuD7_I
A sentirlo dal vivo è meglio della toccata e fuga di Bach in re minore :D
Verso settembre gli "preparerò" un'altro Suzuki 1100.......ma a modo mio ;)
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Re: GLI ANNI D'ORO DEI SIDECAR ITALIANI

Messaggio da Gioel » 05/05/2018, 21:01

geronimo ha scritto:
05/05/2018, 20:48
Beh, se non vi annoiate........
quello col cappellino arancio che mi sta spiegando dove aggrapparmi per la partenza, è un carissimo amico che nei tempi andati era meccanico nello staff di Johnny Cecotto, non a caso suo figlio (il pilota) si chiama Johnny.
Gli avevo "preparato" il motore:Suzuki 1100 a carburatori, volevo sentire da vicino come andava e l'unica soluzione era fare il passeggero, in gergo "la scimmia" :lol:
In pista, quattro spiegazioni sul come buttarmi nelle curve e soprattutto dove aggrapparmi.
Johnny vai piano eh!!!!!!!! :? Siiiiiiiiiii tranquillo! Facciamo solo qualche giretto di prova
Partenza con sgommata di circa 50-60 metri per scaldare la gomma posteriore e giù a dx e sx....... il rettilineo (giudicato dal conta giri) lo faceva a 160 all'ora, dopo tre giri ero senza fiato.
Ci fermiamo e mi dice: beh, non vai per niente male, adesso possiamo TIRARE :o
Mort.....tua, perchè adesso cos'hai fatto? :|
Comunque ragazzi vedere l'asfalto che ti sfila sotto al naso a quelle velocità, .........gira tanta adrenalina :P
Adesso ha montato un Yamaha 500 a due tempi identico a questo
https://www.youtube.com/watch?v=yABPAWuD7_I
A sentirlo dal vivo è meglio della toccata e fuga di Bach in re minore :D
Verso settembre gli "preparerò" un'altro Suzuki 1100.......ma a modo mio ;)
Grazie Bruno
Leggerti non è per niente noioso, anzi, è sempre un piacere,
Ultima modifica di Gioel il 05/05/2018, 21:55, modificato 1 volta in totale.
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Re: GLI ANNI D'ORO DEI SIDECAR ITALIANI

Messaggio da Pasquale63 » 05/05/2018, 21:40

... continua Brunooo beer beer

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Re: GLI ANNI D'ORO DEI SIDECAR ITALIANI

Messaggio da ziomauri » 06/05/2018, 7:42

Azz... Bruno ! Collaudo motore dal vivo .... su pista ! che brivido !!! :? :? :?

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