ALANO MONTANARI
Inviato: 29/04/2018, 11:14
Alano Montanari (1908-1958)
fu un pilota motociclistico italiano degli anni Cinquanta Alano Montanari durante una prova con la Guzzi 500 (giugno 1957)
Taciturno, introverso e cordiale, Montanari – detto Muscoun (moscone)– iniziò a correre molto presto con le moto, dimostrandosi molto veloce e vincendo molte corse su circuiti cittadini in Romagna . Cominciò quindi a farsi notare in sella ad una Moto Guzzi, passione che non lo abbandonò più per tutta la sua carriera. Dopo il matrimonio e la nascita di un figlio nel 1933, il nome di Montanari era sul punto di affermarsi, ma scelse di partire volontario prima nella guerra d’Africa, poi in Spagna con i franchisti e poi di nuovo in Africa, da dove rientrò in Italia solo nel 1946.
Dopo la fine della guerra e la ripresa delle gare motociclistiche, la progressiva scomparsa dei marchi inglesi che avevano dominato negli anni ’20 e ’30 portò all’affermazione delle case motociclistiche italiane (che dal 1952 rimasero le uniche a correre nelle competizioni), alle quali ovviamente si rivolgevano tutti i piloti in cerca di ingaggio. Montanari, alla soglia dei quarant’anni si ritrovò quindi in difficoltà a trovare spazio in Moto Guzzi. Tuttavia in quel periodo, Carlo Guzzi, che nel frattempo aveva lasciato la parte tecnica dell’azienda e del reparto corse a Umberto Todero e Giulio Cesare Carcano, e si occupava personalmente della scelta dei piloti, gli diede la possibilità correre come pilota ufficiale.
Il suo anno migliore fu il 1953, quando giunse quinto al Campionato del mondo per la categoria 250 cc; nel 1957 si aggiudicò il Campionato italiano velocità nella classe 350 cc.
Morì nel 1958 a causa di una setticemia mal curata.
fu un pilota motociclistico italiano degli anni Cinquanta Alano Montanari durante una prova con la Guzzi 500 (giugno 1957)
Taciturno, introverso e cordiale, Montanari – detto Muscoun (moscone)– iniziò a correre molto presto con le moto, dimostrandosi molto veloce e vincendo molte corse su circuiti cittadini in Romagna . Cominciò quindi a farsi notare in sella ad una Moto Guzzi, passione che non lo abbandonò più per tutta la sua carriera. Dopo il matrimonio e la nascita di un figlio nel 1933, il nome di Montanari era sul punto di affermarsi, ma scelse di partire volontario prima nella guerra d’Africa, poi in Spagna con i franchisti e poi di nuovo in Africa, da dove rientrò in Italia solo nel 1946.
Dopo la fine della guerra e la ripresa delle gare motociclistiche, la progressiva scomparsa dei marchi inglesi che avevano dominato negli anni ’20 e ’30 portò all’affermazione delle case motociclistiche italiane (che dal 1952 rimasero le uniche a correre nelle competizioni), alle quali ovviamente si rivolgevano tutti i piloti in cerca di ingaggio. Montanari, alla soglia dei quarant’anni si ritrovò quindi in difficoltà a trovare spazio in Moto Guzzi. Tuttavia in quel periodo, Carlo Guzzi, che nel frattempo aveva lasciato la parte tecnica dell’azienda e del reparto corse a Umberto Todero e Giulio Cesare Carcano, e si occupava personalmente della scelta dei piloti, gli diede la possibilità correre come pilota ufficiale.
Il suo anno migliore fu il 1953, quando giunse quinto al Campionato del mondo per la categoria 250 cc; nel 1957 si aggiudicò il Campionato italiano velocità nella classe 350 cc.
Morì nel 1958 a causa di una setticemia mal curata.