in ricordo di Bertolla
Inviato: 03/11/2017, 21:03
BERTOLLA GARAGE AMATRICE
( testi ed immagini forniti da Littlejo)
Cari amici, cercherò di raccontarvi cosa era il Bertolla Garage di Amatrice.
Prima di andare avanti è giusto spiegare il perché del nome Bertolla; perché Bertolla era tuo nonno, perché Bertolla era tua padre e Bertolla eri e sarai per sempre Tu, perché Eugenio era per l’anagrafe, Gecco era per quelli vicini, ma Bertolla è per noi che con te abbiamo condiviso il sogno e la vita di questo luogo.
Tutti gli appassionati di motori sanno che i più grandi e famosi garage sono belli, grandi, puliti, pieni di moto scintillanti e motori rombanti, colmi di parti di motori catalogati e sistemati, attrezzi da lavoro ordinati e messi ognuno al proprio posto……
Bene, il Bertolla Garage era tutto il contrario……
….E si cari amici….
Non era pulito e lindo, ma incasinato e sconfusionato, l’odore di olio e benzina si impadroniva di noi abusando dei nostri sensi…..; gli attrezzi non erano ordinati ed ognuno nel proprio alloggio, ma buttati qua e la, che solo per trovare una 13 a tubolare dovevi smuovere e spostare mille cose…..; il banco da lavoro non era perfetto, ma colmo di chiavi, viti accatastate, parti di motori e carene, catene ingrassate……
Al centro del garage non c’era un sollevatore per moto, ma colorate cassette di plastica co sopra una tavola di legno sulla quale poggiare i mezzi in lavorazione…….
A terra non cera cemento o mattonelle ma terra sconnessa che se ti cadeva una vite ci volevano 100 occhi per ritrovarla…….
Il Garage non era bello e ben messo, ma era il nostro garage, il cuore pulsante del nostro piccolo club e tu Amico ne eri l’essenza, il posto dove ognuno di noi si rifugiava se aveva un problema alla moto (o con se stesso)…., sapendo che al nostro arrivo ad attenderci c’era il nostro grandissimo fratello e “capo meccanico” Bertolla, l’Omone delle api.
Lui era li, sempre pronto a dare una mano a chiunque doveva smontare, smussare, pulire, lucidare, cambiare, riparare, rettificare…, per qualsiasi lavoro da fare Bertolla era presente!!!! E naturalmente, come succede in ogni famiglia unita, quando si doveva cominciare un lavoro noi tutti venivamo chiamati a raccolta, non tanto per lavorare in maniera fattiva, ma, per discutere su come il lavoro stesso doveva essere effettuato, dicendo ognuno la propria, (fondamentalmente per rompere il cazzo!!!!!), fino a quando, creatosi un groviglio di idee incasinate e sconfusionate, si stappavano le birre al miele (fatte sempre da Te), si cominciava a cazzeggiare e si terminava con l’immancabile braciolata (pecora, salsicce, costolette, vino……
Il capannone di Gecco era diventato per tutti noi il fulcro, un posto di aggregazione dove lavorare con le moto, sorseggiare birra tra una sigaretta e l’altra, prenderci per il culo, e mangiare….; già anche mangiare, perché era diventata una regola inflessibile che quando si finiva un lavoro su una moto, il proprietario doveva organizzare, sempre li fuori al garage, una braciolata a suon di pecora, salsicce, pane e vino…..
Bertolla era diventato un catalizzatore per tutti noi, tanto che, il nostro punto di incontro era diventato anche il suo piccolo negozio ad Amatrice, dove vendeva il miele che producevano le sue apette….
Per raccontarla tutta, da te non si veniva solo per sistemare le moto, ma ormai eri diventato un punto di riferimento; si veniva da te con la scusa di un dato da stringere e si rimaneva ad organizzare il prossimo giretto fumando e dicendo boiate, borbottando delle nostre signore…si proprio le nostre signore le quali ormai stufe dei nostri innumerevoli acquisti ( tu avevi 6 moto ed un mini quad, io 3 moto ed un quad, Middio,, che ora è il Presidente del Bertolla Garage, circa 15 moto ed innumerevoli quad) ci minacciavano continuamente di cacciarci di casa; infatti, per evitare discussioni, negli ultimi tempi, eravamo arrivati a dire che gli ultimi acquisti venivano fatti in 3, così davamo la colpa l’uno all’altro, dividendoci così i continui rimbrotti da parte delle consorti…
Per tutti questi motivi, e per rendere omaggio a questo grande fratello, abbiamo deciso di chiamare il nostro piccolo club BERTOLLA GARAGE, perché il suo nome possa echeggiare nelle nostre vallate e tutti coloro che passano ad Amatrice possa sapere di Te e di quanto eri Straordinario……
Ci hai lasciato, te ne sei andato insieme alla tua amata Anna, compagna di una vita, e la tua adorata figlia Ilaria, donne per le quali avresti attraversato le fiamme dell’inferno….
Questo cari amici era il Bertolla Garage…..nulla di più….., “solo” UNA PARTE IMMENSA ED UNICA DELLA NOSTRA VITA…….
( testi ed immagini forniti da Littlejo)
Cari amici, cercherò di raccontarvi cosa era il Bertolla Garage di Amatrice.
Prima di andare avanti è giusto spiegare il perché del nome Bertolla; perché Bertolla era tuo nonno, perché Bertolla era tua padre e Bertolla eri e sarai per sempre Tu, perché Eugenio era per l’anagrafe, Gecco era per quelli vicini, ma Bertolla è per noi che con te abbiamo condiviso il sogno e la vita di questo luogo.
Tutti gli appassionati di motori sanno che i più grandi e famosi garage sono belli, grandi, puliti, pieni di moto scintillanti e motori rombanti, colmi di parti di motori catalogati e sistemati, attrezzi da lavoro ordinati e messi ognuno al proprio posto……
Bene, il Bertolla Garage era tutto il contrario……
….E si cari amici….
Non era pulito e lindo, ma incasinato e sconfusionato, l’odore di olio e benzina si impadroniva di noi abusando dei nostri sensi…..; gli attrezzi non erano ordinati ed ognuno nel proprio alloggio, ma buttati qua e la, che solo per trovare una 13 a tubolare dovevi smuovere e spostare mille cose…..; il banco da lavoro non era perfetto, ma colmo di chiavi, viti accatastate, parti di motori e carene, catene ingrassate……
Al centro del garage non c’era un sollevatore per moto, ma colorate cassette di plastica co sopra una tavola di legno sulla quale poggiare i mezzi in lavorazione…….
A terra non cera cemento o mattonelle ma terra sconnessa che se ti cadeva una vite ci volevano 100 occhi per ritrovarla…….
Il Garage non era bello e ben messo, ma era il nostro garage, il cuore pulsante del nostro piccolo club e tu Amico ne eri l’essenza, il posto dove ognuno di noi si rifugiava se aveva un problema alla moto (o con se stesso)…., sapendo che al nostro arrivo ad attenderci c’era il nostro grandissimo fratello e “capo meccanico” Bertolla, l’Omone delle api.
Lui era li, sempre pronto a dare una mano a chiunque doveva smontare, smussare, pulire, lucidare, cambiare, riparare, rettificare…, per qualsiasi lavoro da fare Bertolla era presente!!!! E naturalmente, come succede in ogni famiglia unita, quando si doveva cominciare un lavoro noi tutti venivamo chiamati a raccolta, non tanto per lavorare in maniera fattiva, ma, per discutere su come il lavoro stesso doveva essere effettuato, dicendo ognuno la propria, (fondamentalmente per rompere il cazzo!!!!!), fino a quando, creatosi un groviglio di idee incasinate e sconfusionate, si stappavano le birre al miele (fatte sempre da Te), si cominciava a cazzeggiare e si terminava con l’immancabile braciolata (pecora, salsicce, costolette, vino……
Il capannone di Gecco era diventato per tutti noi il fulcro, un posto di aggregazione dove lavorare con le moto, sorseggiare birra tra una sigaretta e l’altra, prenderci per il culo, e mangiare….; già anche mangiare, perché era diventata una regola inflessibile che quando si finiva un lavoro su una moto, il proprietario doveva organizzare, sempre li fuori al garage, una braciolata a suon di pecora, salsicce, pane e vino…..
Bertolla era diventato un catalizzatore per tutti noi, tanto che, il nostro punto di incontro era diventato anche il suo piccolo negozio ad Amatrice, dove vendeva il miele che producevano le sue apette….
Per raccontarla tutta, da te non si veniva solo per sistemare le moto, ma ormai eri diventato un punto di riferimento; si veniva da te con la scusa di un dato da stringere e si rimaneva ad organizzare il prossimo giretto fumando e dicendo boiate, borbottando delle nostre signore…si proprio le nostre signore le quali ormai stufe dei nostri innumerevoli acquisti ( tu avevi 6 moto ed un mini quad, io 3 moto ed un quad, Middio,, che ora è il Presidente del Bertolla Garage, circa 15 moto ed innumerevoli quad) ci minacciavano continuamente di cacciarci di casa; infatti, per evitare discussioni, negli ultimi tempi, eravamo arrivati a dire che gli ultimi acquisti venivano fatti in 3, così davamo la colpa l’uno all’altro, dividendoci così i continui rimbrotti da parte delle consorti…
Per tutti questi motivi, e per rendere omaggio a questo grande fratello, abbiamo deciso di chiamare il nostro piccolo club BERTOLLA GARAGE, perché il suo nome possa echeggiare nelle nostre vallate e tutti coloro che passano ad Amatrice possa sapere di Te e di quanto eri Straordinario……
Ci hai lasciato, te ne sei andato insieme alla tua amata Anna, compagna di una vita, e la tua adorata figlia Ilaria, donne per le quali avresti attraversato le fiamme dell’inferno….
Questo cari amici era il Bertolla Garage…..nulla di più….., “solo” UNA PARTE IMMENSA ED UNICA DELLA NOSTRA VITA…….