Pagina 1 di 2

Il "CIAO" COMPIE 50 ANNI

Inviato: 25/02/2018, 0:16
da Gioel
Lanciato nel 1967, divenne subito «il motorino» per eccellenza. Uscì di produzione nel 2006, ma la sua storia non è mai finita.

1967, comincia la produzione
Nel giugno 1967 vennero avviate alla Piaggio le catene di montaggio del Ciao. Il suo nome diventerà sinonimo di ciclomotore a pedali.
Il lancio è avvenuto l'11 ottobre 1967 a Genova, all’auditorium della Fiera del Mare. Padrino un giovanissimo Umberto Agnelli, allora amministratore delegato dell’azienda. Sul mercato c’erano circa 250 ciclomotori, prodotti da una cinquantina di aziende più o meno famose. Il terreno era fertile, ma il Ciao rese di un colpo tutti i suoi «colleghi» obsoleti.
1 1967_Ciao 1.jpg
1 1967_Ciao 1.jpg (55.08 KiB) Visto 2109 volte
Il precedente del 1955
Piaggio era arrivata al Ciao dopo un lungo percorso. Un prototipo era stato realizzato nel 1955, ma non ebbe seguito produttivo. Il progetto era di Corradino d’Ascanio, geniale ideatore sia della Vespa sia dell’Ape. All’epoca non si ritenne opportuno investire in questo mercato e gli stabilimenti erano già impegnati al limite per soddisfare le richieste di scooter e motocarri. Ma qualcosa del ciclomotore di d’Ascanio arriverà sul Ciao: la struttura portante in lamiera stampata e la sospensione anteriore a doppio biscottino oscillante sarebbero poi state riprese dal fortunato ciclomotore.
1 1967_Ciao 2c.jpg
1 1967_Ciao 2c.jpg (32.54 KiB) Visto 2109 volte
Il battesimo del Salone, a Milano
Dopo la presentazione ufficiale, sempre nel 1967, il Ciao venne mostrato al pubblico del Salone del Ciclo e del Motociclo di Milano. La gamma era articolata su sei versioni, con ruote da 19 pollici e da 17, forcella anteriore di tipo ciclistico (cioè senza sospensioni) o elastica, frizione automatica e cambio monomarcia o con variatore. Il progetto era opera di un team coordinato dall’ingegner Bruno Gaddi. Per il Ciao fu sviluppato un motore di 49,77 cc raffreddato ad aria forzata dalla larghezza massima di soli 10,2 centimetri e che poteva essere alloggiato sotto alla pedana.
1 1967_Ciao 3c.jpg
1 1967_Ciao 3c.jpg (32.98 KiB) Visto 2109 volte
Economico, ma non povero
Il Ciao venne mantenuto costantemente aggiornato per soddisfare le esigenze dei clienti. Si trattava di un veicolo economico, ma tutt’altro che realizzato in economia. Già tra i veicoli pre-serie e quelli entrati in produzione si possono notare alcune differenze, come i trattamenti galvanici e le soluzioni tecniche impiegate, studiate per durare anni.
1 1967_Ciao 4c.jpg
1 1967_Ciao 4c.jpg (18.34 KiB) Visto 2109 volte
Costava 55mila lire
Progettato partendo da zero come ciclomotore utilitario, il Ciao venne realizzato attingendo a piene mani alle conoscenze che la Piaggio possedeva, tanto nel settore dei motori a due tempi (l’ammissione era a disco rotante, come sulla Vespa), quanto in quello delle strutture portanti in lamiera stampata. Lo scopo era soddisfare i requisiti che, nel settore della piccola mobilità, sono le chiavi del successo: facilità di guida, affidabilità, bassi costi di gestione e limitato prezzo d’acquisto. Tutti obiettivi che il Ciao centrò in pieno: la versione base costava 55 mila lire. Il consumo medio era di un litro di miscela al 2% ogni 70 chilometri.

Manubrio a «V» e parabrezza
Alle tre versioni iniziali del Ciao (CN, CE e CV) si aggiunse: nel 1969 lo Special. Nel ’70 arrivarono le versioni L e R, caratterizzate da un corredo di accessori più ricco e da alcuni particolari modificati, per esempio il manubrio a V al posto di quello a U. Il Ciao poteva essere equipaggiato con molti accessori originali, dai carter laterali in plastica avorio (al posto di quelli grigi), alle borse laterali, ai paragambe, al parabrezza.

Sella a doppio molleggio
Dopo i primissimi esemplari, il Ciao R, (la lettera è l’iniziale di «Rinnovato»), assumerà anche un’altra caratteristica: il fanale rettangolare al posto di quello tondeggiante. Il modello SC, (abbreviazione di Super Confort), introdotto nel ’71, aveva la sella con supporto a doppio molleggio: soluzione che tentava di sopperire l’assenza delle sospensioni posteriori.

I «cugini» del Ciao
Il notevole successo ottenuto dal Ciao indusse la Piaggio a sviluppare nuovi modelli per lo stesso segmento di mercato in forte espansione. Il Boxer fu il primo di questi: lanciato nel 1970, deriva dal Ciao. monta lo stesso motore, ma ha le sospensioni posteriori (anziché il telaio rigido) e una forcella anteriore di tipo telescopico (invece di quella con doppio biscottino oscillante). Seguirono il Bravo (1973), il Si (’78), il Boss (’88) e il Grillo (’89). Ma di tutti i ciclomotori di questa famiglia, il progenitore Ciao fu il più longevo, nessuno dei suoi derivati venne prodotto dopo il 2001.
1 1967_Ciao 5c copia.jpg
1 1967_Ciao 5c copia.jpg (30.3 KiB) Visto 2109 volte
L’uscita di scena nel 2006
La produzione del Ciao finisce nel dicembre 2006. In una quarantina d’anni ne erano stati costruiti circa 3 milioni e mezzo di esemplari.
L’ultima versione, il Ciao KAT Euro2, era stata lanciata nel 2003 e si distingueva per l’originale fanalino posteriore. La struttura portante era nella sostanza invariata rispetto a quella del modello originario, soltanto alcuni dei componenti principali erano stati rivisti per migliorare il comfort (la sella), la sicurezza (i gruppi ottici sono di maggiori dimensioni) e per dare un tocco di modernità (le ruote in lega d’alluminio).
1 1967_Ciao 7c.jpg
1 1967_Ciao 7c.jpg (33.03 KiB) Visto 2109 volte
Il mercato del vintage
Ma se la linea di produzione si ferma, la storia del Ciao non finisce. Nonostante che non sia un veicolo raro, il ciclomotore Piaggio continua ad attrarre e a passare di mano in occasione delle mostre-mercato. Le quotazioni per gli esemplari più anziani e perfettamente conservati tendono a salire. Un Ciao in buone condizioni si può trovare ad un prezzo da 500,00 € a 1200,00 €.
1 1967_Ciao 6c.jpg
1 1967_Ciao 6c.jpg (55.93 KiB) Visto 2109 volte

Re: Il "CIAO" COMPIE 50 ANNI

Inviato: 25/02/2018, 1:02
da BLACKCHROME
Io ne ho uno in restauro dal carrozziere per la verniciatura.
Gli dissi di farmelo a tempo perso.
Sono piu' di due anni che aspetto , mi sa che il tempo lo ha perso proprio. :lol:

Re: Il "CIAO" COMPIE 50 ANNI

Inviato: 25/02/2018, 8:36
da ziomauri
Bella la storia del Ciao!

Grazie Gianni !!! :) :) :)

Re: Il "CIAO" COMPIE 50 ANNI

Inviato: 25/02/2018, 11:09
da davide
Wooow che MITO!!!!!!!.....grazie Gianni👍

Re: Il "CIAO" COMPIE 50 ANNI

Inviato: 25/02/2018, 11:39
da Gioel
Del Ciao mi ricordo le gran "sgambate" per metterlo in moto. Oppure la sofferenza di sto povero motorino quando si andava in giro in tre: 1 sulla sella, 1 sul portapacchi ed un'altro sulla pedana centrale.

Re: Il "CIAO" COMPIE 50 ANNI

Inviato: 25/02/2018, 13:04
da ziomauri
veroooo .... :D :D :D :D

Re: Il "CIAO" COMPIE 50 ANNI

Inviato: 25/02/2018, 13:41
da Scrondo
...fortunati voi, guardate con cosa ho iniziato io...
lem_pizeta77.JPG

Re: Il "CIAO" COMPIE 50 ANNI

Inviato: 25/02/2018, 20:17
da Pasquale63
Bella la storia. Grazie Gianni beer

Re: Il "CIAO" COMPIE 50 ANNI

Inviato: 25/02/2018, 20:18
da Pasquale63
Scrondo ha scritto:
25/02/2018, 13:41
...fortunati voi, guardate con cosa ho iniziato io...

lem_pizeta77.JPG
Me lo ricordo, lo aveva un mio amico beer :D

Re: Il "CIAO" COMPIE 50 ANNI

Inviato: 26/02/2018, 22:18
da geronimo
.........e solo cambiando la puleggia beccava i 70 all'ora