.....A PROPOSITO DI MUNCH
- Gioel
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.....A PROPOSITO DI MUNCH
Innanzitutto grazie a Geronimo e Ziomauri per il suggerimento.
La Munch Mammut è una delle moto più particolari e strane della storia.
Mastodontica come l'animale preistorico da cui prende il nome, questa motocicletta del 1965 monta un propulsore derivato dalle auto e più precisamente si tratta del motore della Prinz NSU, una berlinetta tedesca, economica e robusta per quanto spartana. La cilindrata di 996 dei primi modelli fu successivamente rimpiazzata da quella di 1200. Dell'auto aveva non solo il "cuore", ma anche gli "occhi" visto che il fanale della motocicletta corrispondeva ad uno dei gruppi ottici della Prinz. E' stata una moto poco diffusa in Italia, mentre nel resto d'Europa, soprattutto in Germania ha avuto più fortuna. Priva di carenature, la sua livrea è semplice per quanto "ingrossata", ma con una larga e comoda sella, il manubrio alto e largo offre una posizione di guida confortevole e una postura eretta ideale per il turismo e i lunghi spostamenti. Il nome Mammut derivava dal telaio che Freidl Munch aveva progettato e sul quale aveva montato il suo grosso propulsore. Grazie all'intervento economico di Floyd Clymer, un editore americano, l'azienda si spostò dalla sua sede a degli stabilimenti più ampi dove la produzione aumentò e Munch tentò senza riuscita, di stabilire il record di velocità con il modello "Daytona Bomb".
Nel 1971 l'azienda tedesca colse la vittoria nel campionato del mondo sidecar, ma con l'impegno in campo sportivo arrivarono guai economici che fecero cambiare gestione. Il marchio divenne prima Hassia-Munch, poi Heinz W. Henke. Nel 1974 ad Henke si riunì Freidl Munch e la società ritornò al nome originale.
Questa moto non è certamente il frutto di una ricerca estetica, ma rimane comunque una moto unica. Se pensiamo alla passione che il popolo tedesco ha per i lunghi viaggi in moto, capiamo benissimo l'esigenza di avere una grossa cilindrata a disposizione già negli anni in cui le moto inglesi, italiane e le prime giapponesi sfoggiavano velocità con la metà della cubatura.
A questa motocicletta è stato dedicato il titolo di un recente film con Gèrard Depardieu. Nella pellicola non si tratta il tema della moto o del motociclismo, ma il robusto personaggio interpretato dall'attore francese ne possiede una e la guida per gran parte della storia.
La mammut 2000 è il prodotto odierno della ditta tedesca che ha sede a Wurzburg e come la sua antenata più famosa mantiene un'aspetto elefantesco e massiccio nonostante un miglior design, aggraziato e attuale.
La Munch Mammut è una delle moto più particolari e strane della storia.
Mastodontica come l'animale preistorico da cui prende il nome, questa motocicletta del 1965 monta un propulsore derivato dalle auto e più precisamente si tratta del motore della Prinz NSU, una berlinetta tedesca, economica e robusta per quanto spartana. La cilindrata di 996 dei primi modelli fu successivamente rimpiazzata da quella di 1200. Dell'auto aveva non solo il "cuore", ma anche gli "occhi" visto che il fanale della motocicletta corrispondeva ad uno dei gruppi ottici della Prinz. E' stata una moto poco diffusa in Italia, mentre nel resto d'Europa, soprattutto in Germania ha avuto più fortuna. Priva di carenature, la sua livrea è semplice per quanto "ingrossata", ma con una larga e comoda sella, il manubrio alto e largo offre una posizione di guida confortevole e una postura eretta ideale per il turismo e i lunghi spostamenti. Il nome Mammut derivava dal telaio che Freidl Munch aveva progettato e sul quale aveva montato il suo grosso propulsore. Grazie all'intervento economico di Floyd Clymer, un editore americano, l'azienda si spostò dalla sua sede a degli stabilimenti più ampi dove la produzione aumentò e Munch tentò senza riuscita, di stabilire il record di velocità con il modello "Daytona Bomb".
Nel 1971 l'azienda tedesca colse la vittoria nel campionato del mondo sidecar, ma con l'impegno in campo sportivo arrivarono guai economici che fecero cambiare gestione. Il marchio divenne prima Hassia-Munch, poi Heinz W. Henke. Nel 1974 ad Henke si riunì Freidl Munch e la società ritornò al nome originale.
Questa moto non è certamente il frutto di una ricerca estetica, ma rimane comunque una moto unica. Se pensiamo alla passione che il popolo tedesco ha per i lunghi viaggi in moto, capiamo benissimo l'esigenza di avere una grossa cilindrata a disposizione già negli anni in cui le moto inglesi, italiane e le prime giapponesi sfoggiavano velocità con la metà della cubatura.
A questa motocicletta è stato dedicato il titolo di un recente film con Gèrard Depardieu. Nella pellicola non si tratta il tema della moto o del motociclismo, ma il robusto personaggio interpretato dall'attore francese ne possiede una e la guida per gran parte della storia.
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✌BRACCIO IN FUORI.... SEMPRE!!!!!!
- ziomauri
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Re: .....A PROPOSITO DI MUNCH
Grazie Gianni per l'esaudiente aggiornamneto sulla Munch Mammut !




- pino mazzotta
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Re: .....A PROPOSITO DI MUNCH
la prinz nsu mille era l' evoluzione sportiva della prinz nsu 600 ( o 650 non ricordo bene ) che è stata la mia prima auto in assoluto. era blu mentre mio padre aveva la prinz mille color arancio... era una scheggia 

fosse l' ultimo giorno della mia vita , spero che passi prima che la voglia sia finita.
- Adriano
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Re: .....A PROPOSITO DI MUNCH
Anche questa non la conoscevo... grazie per le continue informazioni storiche!!!
E pensare che mio papà aveva proprio la prima NSU Prinz (a proposito... era di 600 cc).
Se gli faccio vedere sta moto penso che gli scenderà una lacrimuccia!
Sia per la Prinz... ora che non può più guidare... sia perchè in gioventù è stato motociclista, aveva una un Mival 125 (anche per questo marchio ci vorrebbe un piccolo thread...) e correva nei vari circuiti cittadini abusivi di queste parti... ha girato anche con(tro) Agostini.
Ah... cuoriosità... sapete qual'è il marchio automobilistico che discende dalla tanto presa per i fondelli NSU ?
Audi...

E pensare che mio papà aveva proprio la prima NSU Prinz (a proposito... era di 600 cc).
Se gli faccio vedere sta moto penso che gli scenderà una lacrimuccia!
Sia per la Prinz... ora che non può più guidare... sia perchè in gioventù è stato motociclista, aveva una un Mival 125 (anche per questo marchio ci vorrebbe un piccolo thread...) e correva nei vari circuiti cittadini abusivi di queste parti... ha girato anche con(tro) Agostini.
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"Life is a journey not a destination" - Cit. Aerosmith
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Re: .....A PROPOSITO DI MUNCH
Grazie a te Adriano.
E' molto bello sapere che questi tread possano avere un significato affettivo oltre che storico.
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✌BRACCIO IN FUORI.... SEMPRE!!!!!!
- Gianluigi
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Re: .....A PROPOSITO DI MUNCH
La NSU Prinz da noi ragazzi hai tempi chiamata vasca da bagno, e ne vendettero parecchie dove abito io in una villetta ne vedo ancora posteggiata una ben tenuta
grazie Gianni
grazie Gianni
Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto.
- Adriano
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Re: .....A PROPOSITO DI MUNCH
Già... le Prinz erano chiamate "Vasche da bagno", per questo ho detto che era presa per i fondelli... ma dal brutto anatroccolo Prinz è nato il cigno Audi 

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Re: .....A PROPOSITO DI MUNCH
Vasca da bagno era spesso accoppiato anche alla Simca 1000 l'aveva mio padre, faceva ben 17 con un litro (tranne quando la usavo io


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Re: .....A PROPOSITO DI MUNCH
un mio vicino di casa ne aveva due, l'ultima serie aveva i fari quadrati
- Gioel
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Re: .....A PROPOSITO DI MUNCH
La Simca 1000.......è stata la prima auto che ho guidato facendo un giro per il paese. Avevo 16 anni e tutto sommato non era andata poi male.
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