LAVERDA 1000 - 6 CILINDRI

[Leif]

da ragazzo un mio vicino teneva una Laverda
ai tempi sbavavo

anche adesso

https://www.motociclismo.it/gallery/epo ... i-cilindri

[ziomauri]

da ragazzo un mio vicino teneva una Laverda
ai tempi sbavavo

anche adesso

https://www.motociclismo.it/gallery/epo ... i-cilindri

Non credo avesse la sei cilindri ....
Forse aveva una di queste ..

[geronimo]

Laverda 6 cilindri, non ne sapevo nulla. Epperò a vedere quel motore torno a dire sempre la stessa cosa: il mondo intero ha imparato da NOI a fare le moto, poi ........ lasciamo perdere và


Buona serata amici

[Leif]

da ragazzo un mio vicino teneva una Laverda
ai tempi sbavavo

anche adesso

https://www.motociclismo.it/gallery/epo ... i-cilindri

Non credo avesse la sei cilindri ....
Forse aveva una di queste ..

perche ?

ricordo che aveva un serbatoio tutto strano
il manubrio piegato come quella da corsa
era un Laverda 1000
anni 1975/1980
e ai tempi si guardava il contachilometri
pensando che fosse quella la velocità effettiva
il contachilometri arrivava a 240
se non ricordo male

[ziomauri]

da ragazzo un mio vicino teneva una Laverda
ai tempi sbavavo

anche adesso

https://www.motociclismo.it/gallery/epo ... i-cilindri

Non credo avesse la sei cilindri ....
Forse aveva una di queste ..

perche ?

ricordo che aveva un serbatoio tutto strano
il manubrio piegato come quella da corsa
era un Laverda 1000
anni 1975/1980
e ai tempi si guardava il contachilometri
pensando che fosse quella la velocità effettiva
il contachilometri arrivava a 240
se non ricordo male

Il Laverda 1000 6 cilindri non ando' mai in produzione - <così dice il sito ufficiale

Merita una citazione - per il grande livello tecnico raggiunto negli stabilimenti di Breganze - il coraggioso esperimento della Laverda 1000 con motore a V di 90° a 6 cilindri, che tuttavia si dimostra progetto molto complesso da perfezionare.

Qui c'è la storia:

Alla fine degli anni ’70, in terra veneta vide la luce una bestiale pluricilindrica destinata alle gare di durata: la Laverda 1000 Sei Cilindri, una sfortunata superbike destinata a rimanere nel cuore degli appassionati.
Progettata nel 1977 dall’ingegner Alfieri (ex Maserati) per competere nelle gare di Endurance, era dotata di un monumentale sei cilindri a V di 90° da un litro di cilindrata con raffreddamento a liquido e distribuzione bialbero a catena, che svolgeva, assieme al telaio tubolare in cromo molibdeno in cui era inserito trasversalmente, una funzione portante. L’intento dei progettisti nella realizzazione di questa poderosa unità propulsiva era quello di fornire una base di partenza per una soluzione modulare: infatti, dal V6 sarebbero dovuti derivare altri motori di minore cilindrata e frazionamento, destinati ad equipaggiare altre motociclette della Casa veneta, che però non avrebbero mai visto la luce.
I 140 cv a oltre 11.000 giri della versione finale del potente sei cilindri (numeri vicinissimi ai contemporanei motori di Formula Uno), ottenuti anche grazie alla testata a 4 valvole, erano trasferiti alla ruota posteriore da un cambio a 5 rapporti e da una trasmissione a cardano, soluzione abbastanza insolita per una moto da corsa, ma che aveva una sua logica alla luce della destinazione “endurance” di questa stupenda creatura a due ruote.
Svelata al Salone di Milano del 1977, nei primi test la superbike di Breganze dimostrò subito grandi potenzialità, ma evidenziò anche alcuni problemi legati alle peculiari caratteristiche tecniche: una ciclistica non del tutto soddisfacente, un peso considerevole (parliamo di ben oltre 200 chilogrammi…) e la fastidiosa coppia di ribaltamento generata dal V6 in accelerazione, si univano a un’affidabilità precaria -ironia della sorte- soprattutto del cardano, il quale a fatica riusciva a sopportare le badilate di newtonmetri erogati della pluricilindrica arancione, neo non indifferente per una moto nata e pensata per le gare di durata. A ciò si aggiungevano la difficile messa a punto dei carburatori Dell’Orto: far andare d’accordo i 6 scalpitanti cilindri si rivelò tutt’altro che facile… Sorprendentemente invece, il notevole interasse, dettato dalla sistemazione dell’ingombrante unità propulsiva, non sembrò penalizzare troppo l’agilità del mezzo, che al giudizio dei suoi primi collaudatori (tra cui un certo Nico Cereghini…) si rivelò tutt’altro che goffo nei veloci cambi di direzione.
La moto debuttò, probabilmente anzitempo viste le numerose problematiche riscontrate durante lo sviluppo, al Bol d’Or 1978, ultima prova del Campionato Europeo Endurance corsa sul circuito del Paul Ricard: nonostante le ottime prestazioni velocistiche dimostrate, la corsa si concluse ingloriosamente con la rottura del giunto cardanico, che costrinse la pluricilindrica veneta al ritiro. Il progetto, purtroppo, non andrà molto oltre quella prima apparizione: verrà infatti prima sospeso e poi annullato dai vertici della Laverda, a causa delle difficili condizioni economiche in cui era venuta a trovarsi l’azienda, la quale pochi anni dopo avrebbe chiuso i battenti.

[ziomauri]

Piu' probabilmente era la 1000 tre cilindri

[ziomauri]

Oppure una 1000 tre cilindri jota

[ziomauri]

Queste ricordo di averle viste circolare …

[ziomauri]

Un mio amico aveva questa …
io avevo nulla , solo una gran voglia di moto…

[Leif]

Piu' probabilmente era la 1000 tre cilindri

si sembra questa il colore sicuro e lui
grazie zio mauri