Primo giro della stagione: passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego
Primo giro della stagione: passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego
Bene… la bella stagione ha tardato eccessivamente ad arrivare, ma finalmente domenica 2 giugno sono riuscito a fare il primo giretto della stagione.
Con l’occasione ho girato con Marco, il mio cognato quasi nuovo di zecca (da un annetto è il compagno della sorella della Cate), e la sua Honca CB1000R.
Partiamo tardi, sulle 8:30.
Solito trasferimento percorrendo la sinistra Piave, lambiamo Valdobbiadene e facciamo pausa colazione sulle rive del Piave.
Con l’occasione ho girato con Marco, il mio cognato quasi nuovo di zecca (da un annetto è il compagno della sorella della Cate), e la sua Honca CB1000R.
Partiamo tardi, sulle 8:30.
Solito trasferimento percorrendo la sinistra Piave, lambiamo Valdobbiadene e facciamo pausa colazione sulle rive del Piave.
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Re: Primo giro della stagione: passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego
Riprendiamo la strada.
Busche, Sedico e poi Agordo.
Da qui ci arrampichiamo sul Passo Duran. Mi aspettavo di trovare la strada disastrata ed invece no… a parte le solite sconnessioni dell’asfalto ormai croniche non troviamo segni del passaggio di Vaia (il tremendo fenomeno metereologico che ha devastato le Dolomiti a fine ottobre scorso).
Al passo ci rendiamo conto che la giornata sarà meravigliosa…
Busche, Sedico e poi Agordo.
Da qui ci arrampichiamo sul Passo Duran. Mi aspettavo di trovare la strada disastrata ed invece no… a parte le solite sconnessioni dell’asfalto ormai croniche non troviamo segni del passaggio di Vaia (il tremendo fenomeno metereologico che ha devastato le Dolomiti a fine ottobre scorso).
Al passo ci rendiamo conto che la giornata sarà meravigliosa…
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Re: Primo giro della stagione: passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego
Scendiamo in Val Zoldana, risaliamo per Pecol, Palafavera e poi Passo Staulanza.
Sosta per ammirare il massisccio del Civetta da una parte ed il “Caregon del padreterno” (Monte Pelmo) dall’altra.
Caffettino… usciamo… e c’è un tipo un po’ strano, giacca e pantaloni da biker un po’ trasandati ed un grosso libro sotto al braccio, che si avvicina a noi… guarda le moto…
Io sclero perchè non trovo più il sottocasco… guardo ovunque… ed il tipo strano mi indica la testa… me l’ero avvolto su a mo’ di berrettino e me l’ero dimentricao!
Scoppiamo tutti e 3 a ridere… ci presentiamo. Non ricordo il suo nome… ma era austriaco, da Innsbruck. Era partito la mattina, si era fatto Cortina, Giaui, Staulanza, poi sarebbe proseguito un po’ come gli prendeva l’estro e sarebbe ritornato a casa il giorno seguente… aveva una vecchissima GS con la sella ricoperta di pelliccia… ah, sti crucchi!!!
Sosta per ammirare il massisccio del Civetta da una parte ed il “Caregon del padreterno” (Monte Pelmo) dall’altra.
Caffettino… usciamo… e c’è un tipo un po’ strano, giacca e pantaloni da biker un po’ trasandati ed un grosso libro sotto al braccio, che si avvicina a noi… guarda le moto…
Io sclero perchè non trovo più il sottocasco… guardo ovunque… ed il tipo strano mi indica la testa… me l’ero avvolto su a mo’ di berrettino e me l’ero dimentricao!
Scoppiamo tutti e 3 a ridere… ci presentiamo. Non ricordo il suo nome… ma era austriaco, da Innsbruck. Era partito la mattina, si era fatto Cortina, Giaui, Staulanza, poi sarebbe proseguito un po’ come gli prendeva l’estro e sarebbe ritornato a casa il giorno seguente… aveva una vecchissima GS con la sella ricoperta di pelliccia… ah, sti crucchi!!!
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Re: Primo giro della stagione: passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego
Scendiamo a Selva di Cadore e poi… manco a dirlo… su per sua maestà Passo Giau!
Con una giornata del genere non vedo l’ora di arrivare in cima e godermi lo spettacolo!
Procediamo spediti… ma non troppo… la strada è messa peggio qui, c’è molto brecciolino, Vaia qui ha lasciato segni molto profonti sul bosco ed anche la strada ne ha risentito…
E poi c’è il disgelo, la strada è spesso attraversata da veri e propri torrenti… ed anche quando va bene che è solo umida le mie BT016 non la sopportano proprio. Per cui si va si spediti, ma pronti a chiudere il gas…
Come quando soppraggiungiamo al tornante n°11!
Non c’è più il tornante… o meglio, l’ascfalto è stato divelto, probabilmente da Vaia. Il brutto è che il tornante è semi-nascosto ci si rende conto solo all’ultimo che si sta per piegare su terra e sassi. Ma noi andiamo piano e curviamo senza grossi problemi.
Passato il 20° tornante l’aria è fredda fredda, i tornanti sono rigati da acqua che scorre per il disgelo, per cui rallentiamo ancora.
Al passo è uno spettacolo! Moto ovunque, la neve è ancora alta, il cielo è di un azzurro che pare dipinto! Le nuvole sembrano messe li apposta per dare profondità ad un quadro tridimensionale che solo qui si può ammirare!
La valle ampezzana, in fondo si vede il Monte Cristallo, e dall’altra parte si vedono il Pordoi, dietro il Sella… più a sinistra la Marmolada! Erano anni che non la vedevo così carica di neve… peccato che fra qualche giorno il ghiacciaio tornerà alle sue ormai minuscole dimensioni…
Con una giornata del genere non vedo l’ora di arrivare in cima e godermi lo spettacolo!
Procediamo spediti… ma non troppo… la strada è messa peggio qui, c’è molto brecciolino, Vaia qui ha lasciato segni molto profonti sul bosco ed anche la strada ne ha risentito…
E poi c’è il disgelo, la strada è spesso attraversata da veri e propri torrenti… ed anche quando va bene che è solo umida le mie BT016 non la sopportano proprio. Per cui si va si spediti, ma pronti a chiudere il gas…
Come quando soppraggiungiamo al tornante n°11!
Non c’è più il tornante… o meglio, l’ascfalto è stato divelto, probabilmente da Vaia. Il brutto è che il tornante è semi-nascosto ci si rende conto solo all’ultimo che si sta per piegare su terra e sassi. Ma noi andiamo piano e curviamo senza grossi problemi.
Passato il 20° tornante l’aria è fredda fredda, i tornanti sono rigati da acqua che scorre per il disgelo, per cui rallentiamo ancora.
Al passo è uno spettacolo! Moto ovunque, la neve è ancora alta, il cielo è di un azzurro che pare dipinto! Le nuvole sembrano messe li apposta per dare profondità ad un quadro tridimensionale che solo qui si può ammirare!
La valle ampezzana, in fondo si vede il Monte Cristallo, e dall’altra parte si vedono il Pordoi, dietro il Sella… più a sinistra la Marmolada! Erano anni che non la vedevo così carica di neve… peccato che fra qualche giorno il ghiacciaio tornerà alle sue ormai minuscole dimensioni…
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Re: Primo giro della stagione: passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego
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Re: Primo giro della stagione: passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego
La fame inizia a farsi sentire… per cui scendiamo verso Cortina…
Se possibile su questo versante il disgelo è ancora più accelerato!
Dopo la prima curva troviamo che la strada è diventata un torrente in piena! Dai lati si riversano litri e litri d’acqua… praticamente guadiamo fino al tornante successivo, dove l’acqua finisce fuori strada e forma un torrente.
Raggiungiamo una piccola baitina con fuori parcheggiate un po’ di moto… parcheggiamo, il posto è spettacolare!
Peccato che la cucina è rimasta a corto di viveri… non si aspettavano una assalto di bikers del genere! Hanno iniziato a servire il pranzo dalle 10!
I crucchi in questo periodo hanno le ferie… e si riversano da ste parti, con le loro abitudini bislacche
Se possibile su questo versante il disgelo è ancora più accelerato!
Dopo la prima curva troviamo che la strada è diventata un torrente in piena! Dai lati si riversano litri e litri d’acqua… praticamente guadiamo fino al tornante successivo, dove l’acqua finisce fuori strada e forma un torrente.
Raggiungiamo una piccola baitina con fuori parcheggiate un po’ di moto… parcheggiamo, il posto è spettacolare!
Peccato che la cucina è rimasta a corto di viveri… non si aspettavano una assalto di bikers del genere! Hanno iniziato a servire il pranzo dalle 10!
I crucchi in questo periodo hanno le ferie… e si riversano da ste parti, con le loro abitudini bislacche
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Re: Primo giro della stagione: passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego
Tagliatelle ai funghi, una birretta… caffettino e poi in marcia di nuovo!
Destinazione Passo Falzarego!
Alla nostra destra le Tofane, maestosissime… alla sinistra le 5 torri, più in la l’Averau… mamma mia, quanto adoro queste montagne! Cerco di non distrarmi alla guida… procediamo con calma ma è un attimo perdere la concentrazione.
Al passo ritroviamo sempre la magia di questo posto… un tempo è stato teatro delle più cruente guerre di mine che hanno imperversato per le Dolomiti, oggi è un luogo di amicizia… anche tra chi discene dai popoli che qui si sono trucidati…
Parcheggiamo in parte alla strada, di fianco ad un gruppo di bikers tedeschi. Arriva da Alleghe un pullman e decide che vuole a tutti i costi parcheggiare dove siamo noi… manco a dirlo un tuono di imprecazioni italo-tedesche si è sollevato all’unisono!!!
L’autobus ha cambiato parcheggio… i cinesi a bordo (si… sono arrivati anche qui…) erano terrorizzati!
E tutti a ridere ed a scherzare! Chissà cosa ci siamo detti, noi in italiano e loro in tedesco, ma le facce erano di quelle belle… le pacche sulle spalle di quelle sincere! Se ci fermavamo al bar penso che sarebbe finita a sgommare sui tavoli
Destinazione Passo Falzarego!
Alla nostra destra le Tofane, maestosissime… alla sinistra le 5 torri, più in la l’Averau… mamma mia, quanto adoro queste montagne! Cerco di non distrarmi alla guida… procediamo con calma ma è un attimo perdere la concentrazione.
Al passo ritroviamo sempre la magia di questo posto… un tempo è stato teatro delle più cruente guerre di mine che hanno imperversato per le Dolomiti, oggi è un luogo di amicizia… anche tra chi discene dai popoli che qui si sono trucidati…
Parcheggiamo in parte alla strada, di fianco ad un gruppo di bikers tedeschi. Arriva da Alleghe un pullman e decide che vuole a tutti i costi parcheggiare dove siamo noi… manco a dirlo un tuono di imprecazioni italo-tedesche si è sollevato all’unisono!!!
L’autobus ha cambiato parcheggio… i cinesi a bordo (si… sono arrivati anche qui…) erano terrorizzati!
E tutti a ridere ed a scherzare! Chissà cosa ci siamo detti, noi in italiano e loro in tedesco, ma le facce erano di quelle belle… le pacche sulle spalle di quelle sincere! Se ci fermavamo al bar penso che sarebbe finita a sgommare sui tavoli
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Re: Primo giro della stagione: passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego
E poi giù… verso Alleghe.
Passiamo per il tratto di bosco sopra a Caprile, uno dei punti in cui Vaia si è inca**ata di più ed ha voluto fare più danni… non so quanti migliaia… centinaia di migliaia… di tronchi abbattuti. Il colore dominante non è più il verde del bosco, ma il marrone della terra e dei trochi ormai morti. la maggior parte non ha più i rami, strappati e gettati chissà dove…
Arriviamo al lago di Alleghe, ci fermiamo al chioschetto da Tobia per acclimatarci. Qui il caldo inizia a bruciare…
Il lago porta ancora i segni della devastazione. Ma lo adoro comunque…
Passiamo per il tratto di bosco sopra a Caprile, uno dei punti in cui Vaia si è inca**ata di più ed ha voluto fare più danni… non so quanti migliaia… centinaia di migliaia… di tronchi abbattuti. Il colore dominante non è più il verde del bosco, ma il marrone della terra e dei trochi ormai morti. la maggior parte non ha più i rami, strappati e gettati chissà dove…
Arriviamo al lago di Alleghe, ci fermiamo al chioschetto da Tobia per acclimatarci. Qui il caldo inizia a bruciare…
Il lago porta ancora i segni della devastazione. Ma lo adoro comunque…
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Re: Primo giro della stagione: passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego
Ci spogliamo di quanto possibile e ci instradiamo verso casa, andiamo ad infilarci in quello che sta diventando il consueto forno crematorio che è la pianura veneta.
Per strada penso alla bella giornata passata con Marco, è un ragazzo d’oro e capisco come solo lui poteva domare la sorella della Cate…
Ha pazientato per tutto il giro dietro di me con quella valanga di cavalli che ha sotto al sedere. A volte mi ha anche dato l’impressione, in quei pochi tratti in cui abbiamo spinto un po’, di farmi credere di avergli dato metri…
Abbiamo trottato su e giù per passi, tornanti, strade messe da male a malissimo, con la consapevolezza che a passi appena aperti bisogna guidare con mille occhi e saper chiudere il gas nel momento giusto.
Arrivato a casa mi spoglio… racconto alla Cate della giornata… mi faccio la doccia e poi mi metto sul divano, apro facebook e leggo “biker esce di strada sul passo Giau e muore dopo un volo di 300 metri”.
Rabbrividisco… è un ragazzo di Pianiga, un paese qui vicino… il paese dove c’è il “nostro” Garage di Mezzo…
Aveva 38 anni… scrivono che il fattaccio è accaduto alle 16:30 ed hanno trovato il corpo solo alle 19:30… con l’ausilio di un elicottero e di parecchi soccorritori… nel torrente che scorre sotto.
Già di per se la notizia è drammatica… ci rimuggino per tutta la sera… e la notte.
Stamattina rivado in cerca di informazioni, scopro che è uscito di strada scendendo verso Selva di Cadore. Ovvero in senso opposto rispetto al nostro giro.
Scopro che tra l’11° ed il 10° tornante ha perso il controllo della sua Guzzi… è stato sbalzato sul guard rail, dove si presume sia deceduto sul colpo, e poi è ruzzolato giù per il pendio… per un centinaio di metri… è finito nel torrente e la corrente l’ha portato un centinaio di metri a valle…
Aspettate un momento…
l’11° tornante è quello dove l’asfalto non c’è più ed è stato sostituito con terra e ghiaia ?!? Si… è quello…
Al 12° tornante, in discesa, la visuale del tornante successivo è un po’ mascherata…
Ca**o… vuoi vedere che lui ed il suo gruppo stavano scendendo spediti e non si sono resi conto di nulla?
Cerco riferimenti in merito… in rete non se ne parla… sui giornali nemmeno…
Ma è successo li! Sono sicuro…
E pensare che salendo mi sono chiesto come hanno potuto riaprire il passo senza mettere in sicurezza quel tornante…
Per strada penso alla bella giornata passata con Marco, è un ragazzo d’oro e capisco come solo lui poteva domare la sorella della Cate…
Ha pazientato per tutto il giro dietro di me con quella valanga di cavalli che ha sotto al sedere. A volte mi ha anche dato l’impressione, in quei pochi tratti in cui abbiamo spinto un po’, di farmi credere di avergli dato metri…
Abbiamo trottato su e giù per passi, tornanti, strade messe da male a malissimo, con la consapevolezza che a passi appena aperti bisogna guidare con mille occhi e saper chiudere il gas nel momento giusto.
Arrivato a casa mi spoglio… racconto alla Cate della giornata… mi faccio la doccia e poi mi metto sul divano, apro facebook e leggo “biker esce di strada sul passo Giau e muore dopo un volo di 300 metri”.
Rabbrividisco… è un ragazzo di Pianiga, un paese qui vicino… il paese dove c’è il “nostro” Garage di Mezzo…
Aveva 38 anni… scrivono che il fattaccio è accaduto alle 16:30 ed hanno trovato il corpo solo alle 19:30… con l’ausilio di un elicottero e di parecchi soccorritori… nel torrente che scorre sotto.
Già di per se la notizia è drammatica… ci rimuggino per tutta la sera… e la notte.
Stamattina rivado in cerca di informazioni, scopro che è uscito di strada scendendo verso Selva di Cadore. Ovvero in senso opposto rispetto al nostro giro.
Scopro che tra l’11° ed il 10° tornante ha perso il controllo della sua Guzzi… è stato sbalzato sul guard rail, dove si presume sia deceduto sul colpo, e poi è ruzzolato giù per il pendio… per un centinaio di metri… è finito nel torrente e la corrente l’ha portato un centinaio di metri a valle…
Aspettate un momento…
l’11° tornante è quello dove l’asfalto non c’è più ed è stato sostituito con terra e ghiaia ?!? Si… è quello…
Al 12° tornante, in discesa, la visuale del tornante successivo è un po’ mascherata…
Ca**o… vuoi vedere che lui ed il suo gruppo stavano scendendo spediti e non si sono resi conto di nulla?
Cerco riferimenti in merito… in rete non se ne parla… sui giornali nemmeno…
Ma è successo li! Sono sicuro…
E pensare che salendo mi sono chiesto come hanno potuto riaprire il passo senza mettere in sicurezza quel tornante…
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