
quattro chiacchiere fra a amici
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Re: quattro chiacchiere fra a amici
Buon inizio di settimana a tutti ... 

- Gianluigi
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Re: quattro chiacchiere fra a amici
Buona serata Ragazze & Ragazzi
Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto.
- Gioel
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Re: quattro chiacchiere fra a amici
✌ Ciao Forum.
Buongiorno a tutti!
https://youtu.be/rB6OlJqV1rQ
Quando la sera del 17 agosto 1969, al Festival di Woodstock, Alvin Lee sale sul palco per la sua esibizione con i Ten Years After, non immagina che in seguito cambierà completamente il corso della sua carriera, anche se a causa della fortissima umidità della serata gli strumenti ed in particolare la chitarra di Lee, avranno una miriade di problemi andando di continuo fuori accordatura, costringendoli a frequenti pause durante il loro set, ed inoltre la troup riuscirà a riprendere solo il brano finale di I’m Going Home.
In quella serata erano presenti all’incirca mezzo milione di persone e quando l’anno successivo esce il film, ed appare un biondo chitarrista inglese con una Gibson rossa fiammante che attacca a velocità supersonica il riff di I’m Going Home, fa sì che nell’immaginario collettivo dell’epoca nasca la leggenda del “chitarrista più veloce del mondo”.
Molte “leggende” del rock nacquero in quella occasione. Lo spastico dondolio di Joe Cocker, l’incazzoso Pete Townsend che distrugge la sua chitarra durante l’esibizione degli Who, l’assolo di batteria di Michael Shrieve durante l’esibizione dei Santana, la trance quasi mistica di Richie Havens mentre canta Freedom, il bombardamento al napalm della chitarra di Jimi Hendrix durante l’esecuzione dell’inno nazionale americano, e l’inno al rock and roll e al blues dei Ten Years After di Alvin Lee.
https://youtu.be/rEzFSe-DIuU
Buongiorno a tutti!
https://youtu.be/rB6OlJqV1rQ
Quando la sera del 17 agosto 1969, al Festival di Woodstock, Alvin Lee sale sul palco per la sua esibizione con i Ten Years After, non immagina che in seguito cambierà completamente il corso della sua carriera, anche se a causa della fortissima umidità della serata gli strumenti ed in particolare la chitarra di Lee, avranno una miriade di problemi andando di continuo fuori accordatura, costringendoli a frequenti pause durante il loro set, ed inoltre la troup riuscirà a riprendere solo il brano finale di I’m Going Home.
In quella serata erano presenti all’incirca mezzo milione di persone e quando l’anno successivo esce il film, ed appare un biondo chitarrista inglese con una Gibson rossa fiammante che attacca a velocità supersonica il riff di I’m Going Home, fa sì che nell’immaginario collettivo dell’epoca nasca la leggenda del “chitarrista più veloce del mondo”.
Molte “leggende” del rock nacquero in quella occasione. Lo spastico dondolio di Joe Cocker, l’incazzoso Pete Townsend che distrugge la sua chitarra durante l’esibizione degli Who, l’assolo di batteria di Michael Shrieve durante l’esibizione dei Santana, la trance quasi mistica di Richie Havens mentre canta Freedom, il bombardamento al napalm della chitarra di Jimi Hendrix durante l’esecuzione dell’inno nazionale americano, e l’inno al rock and roll e al blues dei Ten Years After di Alvin Lee.
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Re: quattro chiacchiere fra a amici
Buona giornata , Bikers !!!
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Re: quattro chiacchiere fra a amici
Gioel ha scritto: ↑28/02/2023, 7:03✌ Ciao Forum.
Buongiorno a tutti!
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Quando la sera del 17 agosto 1969, al Festival di Woodstock, Alvin Lee sale sul palco per la sua esibizione con i Ten Years After, non immagina che in seguito cambierà completamente il corso della sua carriera, anche se a causa della fortissima umidità della serata gli strumenti ed in particolare la chitarra di Lee, avranno una miriade di problemi andando di continuo fuori accordatura, costringendoli a frequenti pause durante il loro set, ed inoltre la troup riuscirà a riprendere solo il brano finale di I’m Going Home.
In quella serata erano presenti all’incirca mezzo milione di persone e quando l’anno successivo esce il film, ed appare un biondo chitarrista inglese con una Gibson rossa fiammante che attacca a velocità supersonica il riff di I’m Going Home, fa sì che nell’immaginario collettivo dell’epoca nasca la leggenda del “chitarrista più veloce del mondo”.
Molte “leggende” del rock nacquero in quella occasione. Lo spastico dondolio di Joe Cocker, l’incazzoso Pete Townsend che distrugge la sua chitarra durante l’esibizione degli Who, l’assolo di batteria di Michael Shrieve durante l’esibizione dei Santana, la trance quasi mistica di Richie Havens mentre canta Freedom, il bombardamento al napalm della chitarra di Jimi Hendrix durante l’esecuzione dell’inno nazionale americano, e l’inno al rock and roll e al blues dei Ten Years After di Alvin Lee.
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Re: quattro chiacchiere fra a amici
✌Buongiorno Forum!
https://youtu.be/I-KINbIukLs
IL CRIMINE COME OPPORTUNITA’
Atlantic City, anni ’70. La città sulla costa meridionale del New Jersey era ancora la capitale americana dei casinò e del gioco d’azzardo, prima di essere soppiantata da Las Vegas. Una città nella quale le mafie e i potenti del mattone si fecero la guerra per aggiudicarsi la grande torta del gioco d’azzardo. Prima di quel momento il gioco era proibito e la mafia lo aveva gestito in modo clandestino. Poi l’azzardo fu reso legale a colpi di referendum e da quel momento la città visse un periodo di forti tensioni perché ognuno voleva accaparrarsi la fetta più grossa. Saltavano in aria uomini e case (il chicken man citato nel primissimo verso della canzone esistette davvero, il boss mafioso Philip Testa di Philadelphia) e le autorità non riuscivano a contenere la guerra tra clan, anche a causa di una forte corruzione serpeggiante nella politica e nelle forze dell’ordine.
In questo contesto si inserisce la storia del piccolo malavitoso narrato in Atlantic City, un pesce piccolo che delinque nella speranza di potersi, un giorno, rendere libero da quella città e da quella vita.
L'amarezza di questo brano e la grinta di Springsteen danno credito al fatto d'essere chiamato "IL BOSS"
https://youtu.be/I-KINbIukLs
IL CRIMINE COME OPPORTUNITA’
Atlantic City, anni ’70. La città sulla costa meridionale del New Jersey era ancora la capitale americana dei casinò e del gioco d’azzardo, prima di essere soppiantata da Las Vegas. Una città nella quale le mafie e i potenti del mattone si fecero la guerra per aggiudicarsi la grande torta del gioco d’azzardo. Prima di quel momento il gioco era proibito e la mafia lo aveva gestito in modo clandestino. Poi l’azzardo fu reso legale a colpi di referendum e da quel momento la città visse un periodo di forti tensioni perché ognuno voleva accaparrarsi la fetta più grossa. Saltavano in aria uomini e case (il chicken man citato nel primissimo verso della canzone esistette davvero, il boss mafioso Philip Testa di Philadelphia) e le autorità non riuscivano a contenere la guerra tra clan, anche a causa di una forte corruzione serpeggiante nella politica e nelle forze dell’ordine.
In questo contesto si inserisce la storia del piccolo malavitoso narrato in Atlantic City, un pesce piccolo che delinque nella speranza di potersi, un giorno, rendere libero da quella città e da quella vita.
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Re: quattro chiacchiere fra a amici



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Re: quattro chiacchiere fra a amici
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Re: quattro chiacchiere fra a amici
Grazie Ziomauri.
Per me è un piacere farli ascoltare.
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Re: quattro chiacchiere fra a amici
bel racconto grazie GioelGioel ha scritto: ↑01/03/2023, 7:43✌Buongiorno Forum!
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In questo contesto si inserisce la storia del piccolo malavitoso narrato in Atlantic City, un pesce piccolo che delinque nella speranza di potersi, un giorno, rendere libero da quella città e da quella vita.
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