come ti passo il tempo libero forzato
- Gianluigi
- Amministratore
- Messaggi: 2038
- Iscritto il: 15/09/2017, 16:54
- Moto: FXLR low rider
- Località: cologno monzese
come ti passo il tempo libero forzato
Visto che il tempo libero in questo periodo non manca, e visto che ho sempre desiderato una macchina fotografica a lastra di inizio 800 ( quei bauli in legno con grossi soffietti ) che facevano le foto o su lastre di vetro (Ambrotipo) e su lastre in ferro ( ferrotipo), usando come gelatina sensibile il collodio umido .
Avevo 2 strade o cercarle da antiquari a prezzi folli, o girare nel web e cercare di trovare qualcosa a prezzi accessibili ( molto raro ma il tempo non mi mancava ) cerca che ti ricerca trovo in spagna una macchina mal tenuta i suoi 200 e passa anni si vedono e se li porta proprio male, di positivo è un ottimo formato cm18x24 formato della lastra, ma priva di obbiettivo purtroppo, sono difficilissimi da trovare e hanno prezzi folli.
Decido di prendere il corpo in legno e poi si vedrà, quando mi arriva più che una macchina fotografica sembra una casetta per uccelli…. Lo sguardo beffardo di mio figlio dice hai fatto la cavolata…..
Non mi scoraggio la guardo e riguardo e decido come salvarla, c’è da dire che non essendoci elettronica ma tutto legno e guide staffe e viti in bronzo può rientrare nelle mia scarsa manualità Smonto tutto quello che posso e inizio con santa pazienza a pulire sia il legno che le parti in bronzo e alla sera setaccio il web per trovare un obbiettivo consono alla macchina, ma quelli che vedo o sono cari o sono usati ma talmente usati che non si possono usare più.
Passano i giorni a pulire rimonto il tutto ma manca ancora l’obbiettivo grr
Finalmente ne trovo uno in Olanda non sono sicurissimo che vada bene ma decido di prenderlo.
Quando arriva mi sembra ben tenuto riesco anche a smontarlo in parte per una piccola pulizia
Ma saprò se è compatibile solo quando lo avrò montato e ad occhio ci ballano un paio di mm tra legno e diametro obbiettivo.
ecco la cassetta degli uccelli come è arrivata
Avevo 2 strade o cercarle da antiquari a prezzi folli, o girare nel web e cercare di trovare qualcosa a prezzi accessibili ( molto raro ma il tempo non mi mancava ) cerca che ti ricerca trovo in spagna una macchina mal tenuta i suoi 200 e passa anni si vedono e se li porta proprio male, di positivo è un ottimo formato cm18x24 formato della lastra, ma priva di obbiettivo purtroppo, sono difficilissimi da trovare e hanno prezzi folli.
Decido di prendere il corpo in legno e poi si vedrà, quando mi arriva più che una macchina fotografica sembra una casetta per uccelli…. Lo sguardo beffardo di mio figlio dice hai fatto la cavolata…..
Non mi scoraggio la guardo e riguardo e decido come salvarla, c’è da dire che non essendoci elettronica ma tutto legno e guide staffe e viti in bronzo può rientrare nelle mia scarsa manualità Smonto tutto quello che posso e inizio con santa pazienza a pulire sia il legno che le parti in bronzo e alla sera setaccio il web per trovare un obbiettivo consono alla macchina, ma quelli che vedo o sono cari o sono usati ma talmente usati che non si possono usare più.
Passano i giorni a pulire rimonto il tutto ma manca ancora l’obbiettivo grr
Finalmente ne trovo uno in Olanda non sono sicurissimo che vada bene ma decido di prenderlo.
Quando arriva mi sembra ben tenuto riesco anche a smontarlo in parte per una piccola pulizia
Ma saprò se è compatibile solo quando lo avrò montato e ad occhio ci ballano un paio di mm tra legno e diametro obbiettivo.
ecco la cassetta degli uccelli come è arrivata
- Allegati
-
- foto 4.jpg (50.45 KiB) Visto 750 volte
-
- 20210122_214527.jpg (218.29 KiB) Visto 750 volte
-
- foto 1.jpg (48.53 KiB) Visto 750 volte
Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto.
- Gianluigi
- Amministratore
- Messaggi: 2038
- Iscritto il: 15/09/2017, 16:54
- Moto: FXLR low rider
- Località: cologno monzese
Re: come ti passo il tempo libero forzato
ed ora la manutenzione e restauro, e se non vi ho annoiato a seguire vi spiegherò come funziona il collodio umido ...
ma ora che ho finito ho tempo per cercarne un altra..
ma ora che ho finito ho tempo per cercarne un altra..
- Allegati
-
- z2.jpg (427.75 KiB) Visto 747 volte
-
- a.jpg (128.67 KiB) Visto 748 volte
-
- c.jpg (252.27 KiB) Visto 748 volte
-
- e.jpg (297.52 KiB) Visto 748 volte
-
- b.jpg (115.19 KiB) Visto 748 volte
-
- m.jpg (499.02 KiB) Visto 748 volte
-
- h.jpg (289.42 KiB) Visto 748 volte
-
- g.jpg (303.41 KiB) Visto 748 volte
-
- f.jpg (300.17 KiB) Visto 748 volte
-
- z.jpg (354.77 KiB) Visto 748 volte
Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto.
- ziomauri
- Amministratore
- Messaggi: 7531
- Iscritto il: 06/10/2017, 7:40
- Moto: Honda VT 750 S - Motina Due
- Località: Castelnuovo del Garda
Re: come ti passo il tempo libero forzato
Bellissimo lavoro Gian !!!
Hai dato dignita' alla "casetta per uccelli" e l'hai portata ai suoi antichi usi ....
Se il soffietto non è bucato ti manca solo di farti un poco di lastre e provarla .
L'otturatore non serve visto che le pose con il collodio se non sbaglio erano
nell'ordine di alcuni minuti ....
Altrochè le foto scattate con il cellulare !!!
Azz... il fascino delle vecchie cose !!!!
Hai dato dignita' alla "casetta per uccelli" e l'hai portata ai suoi antichi usi ....
Se il soffietto non è bucato ti manca solo di farti un poco di lastre e provarla .
L'otturatore non serve visto che le pose con il collodio se non sbaglio erano
nell'ordine di alcuni minuti ....
Altrochè le foto scattate con il cellulare !!!
Azz... il fascino delle vecchie cose !!!!
- Gioel
- Messaggi: 3831
- Iscritto il: 15/09/2017, 11:34
- Moto:
- Località: Cavenago B. (MB) - ma quasi sempre a Reggio Emilia
Re: come ti passo il tempo libero forzato
Gran bel lavoro Ganluigi
Complimenti!!!
Non sarai capace di cambiare l'olio alla moto senza fare disastri, ma con la fotografia......
Per quanto mi riguarda non mi annoi affatto, anzi..... grazie per la condivisione.
Solo che prima di sapere cos'è e come funziona il collodio umido mi piacerebbe sapere come funziona o come funzionava questo gran bel cimelio.
Conosco il funzionamento di una reflex: inquadri, vedi il soggetto attraverso il riflesso del pentaprisma, scatti e l'immagine viene catturata dalla pellicola o dal sensore digitale, però non ho idea di come funziona una fotocamera a soffietto.
Complimenti!!!
Non sarai capace di cambiare l'olio alla moto senza fare disastri, ma con la fotografia......
Per quanto mi riguarda non mi annoi affatto, anzi..... grazie per la condivisione.
Solo che prima di sapere cos'è e come funziona il collodio umido mi piacerebbe sapere come funziona o come funzionava questo gran bel cimelio.
Conosco il funzionamento di una reflex: inquadri, vedi il soggetto attraverso il riflesso del pentaprisma, scatti e l'immagine viene catturata dalla pellicola o dal sensore digitale, però non ho idea di come funziona una fotocamera a soffietto.
✌BRACCIO IN FUORI.... SEMPRE!!!!!!
- Gianluigi
- Amministratore
- Messaggi: 2038
- Iscritto il: 15/09/2017, 16:54
- Moto: FXLR low rider
- Località: cologno monzese
Re: come ti passo il tempo libero forzato
Maurizio/ Gioel
il collodio aveva di fatto rivoluzionato la fotografia abbattendo i tempi di esposizione a seconda della luce 2 /10 sec tenete presente che ancora non esisteva elettricità ,si calcola che la sensibilità sia intorno agli 1 / 2 iso
E furono adottati dei molto casalinghi diaframmi esterni se non erro chiamati “step” se noti sul obbiettivo della mia macchina si vede una fessura dove venivano introdotti i diaframmi di volta in volta
Ho gia realizzato una dima per riprodurli in quanto mancanti devo solo trovare un lamierino dello spessore adatto il soffietto è integro e ha tenuta di luce
Il processo al collodio umido è un tecnica fotografia risalente alla seconda metà del XIX secolo, sperimentata per la prima volta da Frederich Scott Archer nel 1852.
L'utilizzo del collodio come substrato per gli alogenuri di argento fu una notevole invenzione, poiché ridusse i tempi di esposizione ad un arco di tempo oscillante da i 3 ai 20 secondi circa.
La tecnica precedentemente utilizzata era la stampa all'albumina, che richiedeva qualche minuto.
Lo svantaggio della tecnica al collodio umido è il fatto che la sensibilità della lastra era ottimale solo quando lo strato di collodio era ancora bagnato e ciò richiedeva una particolare abilità dei fotografi, che erano costretti a lavorare nei pressi del loro studio fotografico per evitare che la lastra seccasse e che i tempi di esposizione crescessero esponenzialmente.
Molti fotografi itineranti a quei tempi visto il quantitativo di attrezzatura da portare non ultimo il dover allestire una camera oscura per stendere e successivamente sviluppare il collodio giravano con un aiutante ed una carro
il collodio aveva di fatto rivoluzionato la fotografia abbattendo i tempi di esposizione a seconda della luce 2 /10 sec tenete presente che ancora non esisteva elettricità ,si calcola che la sensibilità sia intorno agli 1 / 2 iso
E furono adottati dei molto casalinghi diaframmi esterni se non erro chiamati “step” se noti sul obbiettivo della mia macchina si vede una fessura dove venivano introdotti i diaframmi di volta in volta
Ho gia realizzato una dima per riprodurli in quanto mancanti devo solo trovare un lamierino dello spessore adatto il soffietto è integro e ha tenuta di luce
Il processo al collodio umido è un tecnica fotografia risalente alla seconda metà del XIX secolo, sperimentata per la prima volta da Frederich Scott Archer nel 1852.
L'utilizzo del collodio come substrato per gli alogenuri di argento fu una notevole invenzione, poiché ridusse i tempi di esposizione ad un arco di tempo oscillante da i 3 ai 20 secondi circa.
La tecnica precedentemente utilizzata era la stampa all'albumina, che richiedeva qualche minuto.
Lo svantaggio della tecnica al collodio umido è il fatto che la sensibilità della lastra era ottimale solo quando lo strato di collodio era ancora bagnato e ciò richiedeva una particolare abilità dei fotografi, che erano costretti a lavorare nei pressi del loro studio fotografico per evitare che la lastra seccasse e che i tempi di esposizione crescessero esponenzialmente.
Molti fotografi itineranti a quei tempi visto il quantitativo di attrezzatura da portare non ultimo il dover allestire una camera oscura per stendere e successivamente sviluppare il collodio giravano con un aiutante ed una carro
- Allegati
-
- diaframmi
- 13.jpg (36.45 KiB) Visto 719 volte
-
- Roger-Fenton-Guerra-in-Crimea-1855-17.jpg (114.45 KiB) Visto 719 volte
Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto.
- Gianluigi
- Amministratore
- Messaggi: 2038
- Iscritto il: 15/09/2017, 16:54
- Moto: FXLR low rider
- Località: cologno monzese
Re: come ti passo il tempo libero forzato
Per rispondere a Gioel di come funziona la macchina a collodio vediamo se riesco a spiegarmi in modo comprensibile:
Premesso che le lastre al collodio umido andavano esposte prima che si seccasse per avere il massimo della sensibilità quindi nel giro di pochi minuti.
Si doveva mettere a fuoco l'immagine sul vetro smerigliato sul fondo della fotocamera.
Il fuoco e l’inquadratura si otteneva spostando la base del vetro smerigliato indietro ,si può notare nella foto 11 dei fori nelle guide in ottone poste su una base in legno dove posizionare il telaio del vetro smerigliato la stessa base scorre tramite grimagliera ruotando le due manopole poste ai lati della base.
Naturalmente avevamo il classico telo sulla testa che ci permetteva di vedere chiaro e nitido e impediva infiltrazione di luce quando si posizionava lo chassy con la lastra
le macchine erano costruite in modo perfetto senza giochi di sorta, stabili e senza vibrazioni posizionate su un treppiede. ( per ovvie ragioni la posa era di alcuni secondi)
Una volta trovata inquadratura e fuoco si stendeva in una camera oscura) il collodio come substrato per gli alogenuri di argento sulla lastra di vetro che veniva messa nello chassy della macchina fotografica ( vedi foto)
Si apriva o si toglieva ( dipende dalla macchina ) il vetro smerigliato si metteva al suo posto lo chassy
Naturalmente avevamo l’immancabile telo sopra alla testa
si espone per un tempo che dipende dall'illuminazione, non essendoci scatto
- si ottura l'obbiettivo e si sviluppa la lastra in una soluzione.
Spero di essere stato chiaro
Premesso che le lastre al collodio umido andavano esposte prima che si seccasse per avere il massimo della sensibilità quindi nel giro di pochi minuti.
Si doveva mettere a fuoco l'immagine sul vetro smerigliato sul fondo della fotocamera.
Il fuoco e l’inquadratura si otteneva spostando la base del vetro smerigliato indietro ,si può notare nella foto 11 dei fori nelle guide in ottone poste su una base in legno dove posizionare il telaio del vetro smerigliato la stessa base scorre tramite grimagliera ruotando le due manopole poste ai lati della base.
Naturalmente avevamo il classico telo sulla testa che ci permetteva di vedere chiaro e nitido e impediva infiltrazione di luce quando si posizionava lo chassy con la lastra
le macchine erano costruite in modo perfetto senza giochi di sorta, stabili e senza vibrazioni posizionate su un treppiede. ( per ovvie ragioni la posa era di alcuni secondi)
Una volta trovata inquadratura e fuoco si stendeva in una camera oscura) il collodio come substrato per gli alogenuri di argento sulla lastra di vetro che veniva messa nello chassy della macchina fotografica ( vedi foto)
Si apriva o si toglieva ( dipende dalla macchina ) il vetro smerigliato si metteva al suo posto lo chassy
Naturalmente avevamo l’immancabile telo sopra alla testa
si espone per un tempo che dipende dall'illuminazione, non essendoci scatto
- si ottura l'obbiettivo e si sviluppa la lastra in una soluzione.
Spero di essere stato chiaro
- Allegati
-
- chassy porta lastra
- chassy porta lastra.jpg (24.63 KiB) Visto 714 volte
-
- renata vista attraverso vetro smerigliato
- rene su vetro.jpg (112.14 KiB) Visto 714 volte
Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto.
- Gioel
- Messaggi: 3831
- Iscritto il: 15/09/2017, 11:34
- Moto:
- Località: Cavenago B. (MB) - ma quasi sempre a Reggio Emilia
Re: come ti passo il tempo libero forzato
Chiarissimo, grazie mille.
Certo che a quei tempi non potevi fare fotografie per hobby nel tempo libero.
Certo che a quei tempi non potevi fare fotografie per hobby nel tempo libero.
✌BRACCIO IN FUORI.... SEMPRE!!!!!!
- ziomauri
- Amministratore
- Messaggi: 7531
- Iscritto il: 06/10/2017, 7:40
- Moto: Honda VT 750 S - Motina Due
- Località: Castelnuovo del Garda
Re: come ti passo il tempo libero forzato
Mi piace rivedere la storia della fotografia .
Quasi quasi torno a rileggere "L'occhio della fotografia " di Italo Zannier
protagonisti , tecniche e stile
della "invenzione maravigliosa"
Quasi quasi torno a rileggere "L'occhio della fotografia " di Italo Zannier
protagonisti , tecniche e stile
della "invenzione maravigliosa"
-
- Messaggi: 900
- Iscritto il: 19/10/2017, 19:07
- Moto: Yamaha Dragstar 1100
- Località: Moriago della Battaglia, Treviso
Re: come ti passo il tempo libero forzato
wow che dire un lavoro stupendo... ti faccio i miei complimenti
- geronimo
- Messaggi: 1630
- Iscritto il: 10/10/2017, 20:01
- Moto: Dragstar 1100 classic/ MV 175 cstl del 1956/ Yamaha Diversion 600/Aermacchi ala d'oro replica ..... in eterna costruzione
- Località: Treviso
Re: come ti passo il tempo libero forzato
Mi sono appena riletto tutto e confesso che non ne sapevo na mazza!!!
Gian sei statao bravissimo nella spiegazione, anche se di quei "materiali" non sapevo nemmeno l'esistenza.
Certo che se le moto fossero fatte di legno saresti un restauratore INCREDIBILE!!!!
Complimenti e grazie per le spiegazioni
Gian sei statao bravissimo nella spiegazione, anche se di quei "materiali" non sapevo nemmeno l'esistenza.
Certo che se le moto fossero fatte di legno saresti un restauratore INCREDIBILE!!!!
Complimenti e grazie per le spiegazioni
Nulla ha potere su di me tranne i miei stessi pensieri
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti