Prima di andare avanti....
- geronimo
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Re: Prima di andare avanti....
Beh, vediamo di fare un pò di chiarezza anche se non sono certo un addottorato in merito, e chiamiamo le cose col loro nome preciso, per chiarezza e semplicità.
Miscela: intendiamo il misto di aria e benzina (non ha niente a che vedere con la "miscela" del 2 tempi).
Vite volgarmente detta "dell'aria": è quella che determina il rapporto volume aria e quantità benzina.
Chiariamo subito una cosa: se quella vitina si trova a monte della farfalla (verso il filtro aria) sta a regolare la quantità d'aria mentre la benza rimane fissa. Se invece si trova a valle della farfalla (verso il pistone) allora regola la quantità di benza e l'aria rimane fissa. Parlo sempre di miscela.
Le spiegazioni sulla dinamica della combustione le avete già date in modo perfetto!!!
Veniamo ora all'accelerazione o all'aumento del numero di giri:
Se spalanco di botto la farfalla, alla prima aspirazione il pistone succhierà una maggior quantità di MISCELA già dosata, scoppio più violento con relativo incremento della velocità in espansione........e comincia l'incremento dei giri.
Si dovrebbe prendere in considerazione anche la conicità dello spillo, ma ne riparleremo se fino a qua sono stato chiaro
Miscela: intendiamo il misto di aria e benzina (non ha niente a che vedere con la "miscela" del 2 tempi).
Vite volgarmente detta "dell'aria": è quella che determina il rapporto volume aria e quantità benzina.
Chiariamo subito una cosa: se quella vitina si trova a monte della farfalla (verso il filtro aria) sta a regolare la quantità d'aria mentre la benza rimane fissa. Se invece si trova a valle della farfalla (verso il pistone) allora regola la quantità di benza e l'aria rimane fissa. Parlo sempre di miscela.
Le spiegazioni sulla dinamica della combustione le avete già date in modo perfetto!!!
Veniamo ora all'accelerazione o all'aumento del numero di giri:
Se spalanco di botto la farfalla, alla prima aspirazione il pistone succhierà una maggior quantità di MISCELA già dosata, scoppio più violento con relativo incremento della velocità in espansione........e comincia l'incremento dei giri.
Si dovrebbe prendere in considerazione anche la conicità dello spillo, ma ne riparleremo se fino a qua sono stato chiaro
Nulla ha potere su di me tranne i miei stessi pensieri
Re: Prima di andare avanti....
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Credo però che Geronimo intenda proprio questo dicendo "aprire di botto".
Il fatto è che prima di ogni aumento di giri l'aspirazione è costante e aprire la farfalla, ovvero aumentare la sezione del condotto di mandata, di per se non può incrementare la portata della miscela aria-benzina; è l'incremento dei giri che richiama una maggior quantità di miscela e non viceversa. ( ci sono poi parecchie sfumature in merito a flussi, attriti, riempimento, turbolenze del fluido aspirato, strati laminari etc. etc., ma semplificando il tutto lasciatemi dire che dovrebbe essere così.)
Ora mi perdonerete la prossima dissertazione, ma la considero necessaria:
La fisica e le sue leggi sono cose strane e molte volte contrastano con l'apparenza; per fare un esempio posso sostenere che non esiste in natura un materiale che sia " di per sè colorato"...eppure vediamo colori in ogni dove...come è possibile?... Come posso sostenere che non esistono materiali colorati?
La risposta è semplice: i raggi di luce visibili dall'occhio umano sono compresi nella lunghezza d'onda che va dai 380 nm (nanometri) del violetto ai 740 nm del rosso; all'interno di queste lunghezze ci sono tutti gli altri colori, ognuno corrispondente a una particolare lunghezza d'onda e l'insieme di tutte queste determina l'effetto che noi chiamiamo "luce".
Ora, quando 'l'insieme di queste lunghezze d'onda", che noi chiamiamo "luce", colpisce un oggetto che noi per esempio vediamo di colore rosso, lo vediamo così solo perchè le lunghezze d'onda comprese tra i 380 nm del violetto ed i 625 nm dell'arancione riescono a superare la barriera superficiale del corpo in esame ( poichè la struttura atomica e quindi molecolare di tale corpo è fatta in modo da essere permeabile a tali lunghezze) e vanno a "spegnersi " nel suo interno, mentre la lunghezza d'onda da 625 ai 740 nm, quella del rosso, non ci riesce e quindi viene riflessa.
Il nostro occhio, se guarda quel corpo, non può ricevere o captare o vedere altro che tale l'unghezza d'onda che per l'appunto corrisponde al rosso.....e noi diciamo che quell'oggetto è rosso, anche se in sè stesso neppure si sogna di essere colorato.
Così è normale dire che aprendo il gas si aumenti la mandata di miscela nel cilindro ed in effetti è quello che avviene, ma solo perchè si è dato impulso all'aspirazione aumentando a velocità del pistone in fase di espansione e quindi anche in fase di aspirazione...aumento determinato, sempre a mio avviso, dalla motivazione data nel primo capoverso del post.
Hemm...spero di non avervi annoiato nè infastidito, perchè il discorso dei giri è alla fin fine più una curiosità che altro, va benissimo dire che più si apre più miscela si manda nei cilindri.
Resto in attesa delle illustrazioni sulle procedure operative per la regolazione del minimo , ovvero come, quando e perchè giocare con le due viti di regolazione....e qui non cìè fisica che tenga, ci vuole "la mano".
A presto....vaccino permettendo, visto che vado a farlo proprio oggi
Purtroppo devo essere in disaccordo ( eh, ti pareva!) in merito al quote....sì, il risultato finale è quello, ma sostengo che ciò accada per lo smagrimento momentaneo della miscela, con relativo aumento del suo potere calorifico e quindi della resa nella fase di espansione.geronimo ha scritto: ↑13/04/2021, 19:53Veniamo ora all'accelerazione o all'aumento del numero di giri:
Se spalanco di botto la farfalla, alla prima aspirazione il pistone succhierà una maggior quantità di MISCELA già dosata, scoppio più violento con relativo incremento della velocità in espansione........e comincia l'incremento dei giri.
Credo però che Geronimo intenda proprio questo dicendo "aprire di botto".
Il fatto è che prima di ogni aumento di giri l'aspirazione è costante e aprire la farfalla, ovvero aumentare la sezione del condotto di mandata, di per se non può incrementare la portata della miscela aria-benzina; è l'incremento dei giri che richiama una maggior quantità di miscela e non viceversa. ( ci sono poi parecchie sfumature in merito a flussi, attriti, riempimento, turbolenze del fluido aspirato, strati laminari etc. etc., ma semplificando il tutto lasciatemi dire che dovrebbe essere così.)
Ora mi perdonerete la prossima dissertazione, ma la considero necessaria:
La fisica e le sue leggi sono cose strane e molte volte contrastano con l'apparenza; per fare un esempio posso sostenere che non esiste in natura un materiale che sia " di per sè colorato"...eppure vediamo colori in ogni dove...come è possibile?... Come posso sostenere che non esistono materiali colorati?
La risposta è semplice: i raggi di luce visibili dall'occhio umano sono compresi nella lunghezza d'onda che va dai 380 nm (nanometri) del violetto ai 740 nm del rosso; all'interno di queste lunghezze ci sono tutti gli altri colori, ognuno corrispondente a una particolare lunghezza d'onda e l'insieme di tutte queste determina l'effetto che noi chiamiamo "luce".
Ora, quando 'l'insieme di queste lunghezze d'onda", che noi chiamiamo "luce", colpisce un oggetto che noi per esempio vediamo di colore rosso, lo vediamo così solo perchè le lunghezze d'onda comprese tra i 380 nm del violetto ed i 625 nm dell'arancione riescono a superare la barriera superficiale del corpo in esame ( poichè la struttura atomica e quindi molecolare di tale corpo è fatta in modo da essere permeabile a tali lunghezze) e vanno a "spegnersi " nel suo interno, mentre la lunghezza d'onda da 625 ai 740 nm, quella del rosso, non ci riesce e quindi viene riflessa.
Il nostro occhio, se guarda quel corpo, non può ricevere o captare o vedere altro che tale l'unghezza d'onda che per l'appunto corrisponde al rosso.....e noi diciamo che quell'oggetto è rosso, anche se in sè stesso neppure si sogna di essere colorato.
Così è normale dire che aprendo il gas si aumenti la mandata di miscela nel cilindro ed in effetti è quello che avviene, ma solo perchè si è dato impulso all'aspirazione aumentando a velocità del pistone in fase di espansione e quindi anche in fase di aspirazione...aumento determinato, sempre a mio avviso, dalla motivazione data nel primo capoverso del post.
Hemm...spero di non avervi annoiato nè infastidito, perchè il discorso dei giri è alla fin fine più una curiosità che altro, va benissimo dire che più si apre più miscela si manda nei cilindri.
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Re: Prima di andare avanti....
argomento che leggo con interesse
anche se non commento per mancanza di basi
anche se non commento per mancanza di basi
Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto.
Re: Prima di andare avanti....
Bello l'esempio dei colori !
In effetti in fisica, spesso, ciò che appare è ben diverso nella realtà.
Dai che mi pare di tornare a scuola... ricordo il primo giorno di laboratorio di Fisica con il Prof che ci faceva vedere l'esperimento della caduta di una biglia di piombo e di una piuma nel vuoto... e lo stupore nel vedere che arrivavano a terra nello stesso istante !!!
In effetti in fisica, spesso, ciò che appare è ben diverso nella realtà.
Dai che mi pare di tornare a scuola... ricordo il primo giorno di laboratorio di Fisica con il Prof che ci faceva vedere l'esperimento della caduta di una biglia di piombo e di una piuma nel vuoto... e lo stupore nel vedere che arrivavano a terra nello stesso istante !!!
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Re: Prima di andare avanti....
Finiamo questo discorso e poi magari parliamo della regolazione del minimo mod Geronimovecchione ha scritto: ↑14/04/2021, 13:19
Purtroppo devo essere in disaccordo ( eh, ti pareva!) Nessun problema, eccimancherebbe!!! Non ho nozioni di fisica tanto approfondite, quindi ben vengano le osservazioni
il risultato finale è quello, ma sostengo che ciò accada per lo smagrimento momentaneo della miscela, con relativo aumento del suo potere calorifico e quindi della resa nella fase di espansione. E qui non ho nozioni adeguate, naturalmente accetto la tua osservazione
Il fatto è che prima di ogni aumento di giri l'aspirazione è costante e aprire la farfalla, ovvero aumentare la sezione del condotto di mandata, di per se non può incrementare la portata della miscela aria-benzina;Qui non sono io daccordo:il pistone che scende provoca sempre un certo grado di aspirazione costante, sono io che provoco una maggiore o minore portata di miscela con la farfalla
è l'incremento dei giri che richiama una maggior quantità di miscela e non viceversa.mi restano dei dubbi
( ci sono poi parecchie sfumature in merito a flussi, attriti, riempimento, turbolenze del fluido aspirato, strati laminari etc. etc., ma semplificando il tutto lasciatemi dire che dovrebbe essere così.)
Ora mi perdonerete la prossima dissertazione, ma la considero necessaria:
La fisica e le sue leggi sono cose strane e molte volte contrastano con l'apparenza; per fare un esempio posso sostenere che non esiste in natura un materiale che sia " di per sè colorato"...eppure vediamo colori in ogni dove...come è possibile?... Come posso sostenere che non esistono materiali colorati?
La risposta è semplice: i raggi di luce visibili dall'occhio umano sono compresi nella lunghezza d'onda che va dai 380 nm (nanometri) del violetto ai 740 nm del rosso; all'interno di queste lunghezze ci sono tutti gli altri colori, ognuno corrispondente a una particolare lunghezza d'onda e l'insieme di tutte queste determina l'effetto che noi chiamiamo "luce".
Ora, quando 'l'insieme di queste lunghezze d'onda", che noi chiamiamo "luce", colpisce un oggetto che noi per esempio vediamo di colore rosso, lo vediamo così solo perchè le lunghezze d'onda comprese tra i 380 nm del violetto ed i 625 nm dell'arancione riescono a superare la barriera superficiale del corpo in esame ( poichè la struttura atomica e quindi molecolare di tale corpo è fatta in modo da essere permeabile a tali lunghezze) e vanno a "spegnersi " nel suo interno, mentre la lunghezza d'onda da 625 ai 740 nm, quella del rosso, non ci riesce e quindi viene riflessa.
Il nostro occhio, se guarda quel corpo, non può ricevere o captare o vedere altro che tale l'unghezza d'onda che per l'appunto corrisponde al rosso.....e noi diciamo che quell'oggetto è rosso, anche se in sè stesso neppure si sogna di essere colorato.perfetto!!! Come dire che se non esistesse la psiche umana, non esisterebbe nemmeno il suono visto che è fatto da un insieme di vibrazioni
Così è normale dire che aprendo il gas si aumenti la mandata di miscela nel cilindro ed in effetti è quello che avviene, ma solo perchè si è dato impulso all'aspirazione aumentando a velocità del pistone in fase di espansione e quindi anche in fase di aspirazione...aumento determinato, sempre a mio avviso, dalla motivazione data nel primo capoverso del post.
Hemm...spero di non avervi annoiato nè infastidito, al contrario!!!perchè il discorso dei giri è alla fin fine più una curiosità che altro, va benissimo dire che più si apre più miscela si manda nei cilindri.
Resto in attesa delle illustrazioni sulle procedure operative per la regolazione del minimo , ovvero come, quando e perchè giocare con le due viti Ormai non esistono più DUE viti ma solo una. Le ultime DUE viti che ricordo (aria e benzina) le trovavo sui WEBER delle Alfa Romeo di regolazione....e qui non cìè fisica che tenga, ci vuole "la mano".....e l'orecchio
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Ciao Maurooooooooooooooo
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Re: Prima di andare avanti....
... e cosa dire di quei carburatori che per agevolare l'aumento dei giri hanno la pompa di ripresa che manda uno "schizzetto" di benzina in piu' giusto per ingrassare la miscela nel momento in cui si apre il gas ?
Re: Prima di andare avanti....
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Urca, quanto mi piace poter discutere e dibattere….e sono convinto che sia una delle poche maniere per imparare qualcosa di nuovo.
Allora: l'apertura della farfalla rende disponibile una quantità maggiore di miscela, ma questa è previsto e necessario perché aumentando i giri ci saranno maggiori fasi di aspirazione nell’unità di tempo.
In altri termini e usando i valori teorici e non reali: un monocilindrico di 600 cm cubici a 2000 giri/minuto aspirerà 0,6 x 2000/2= 600 lt (1) di miscela aria-benzina al minuto, mentre a 4000 giri/minuto ne aspirerà certamente di più, perché la quantità di miscela aspirata è direttamente proporzionale alle fasi di aspirazione che, in questo esempio numerico, sono esattamente il doppio ma in ognuna di queste si aspireranno sempre 600 cm cubici di miscela.
Peraltro credo sia normale convinzione che il cilindro possa riemprsi di più o di meno, comandando la valvola del gas, ma a mio avviso è una errata convinzione, perché un parziale riempimento invaliderebbe il rapporto di compressione del ciclo Otto...per non parlare del ciclo Diesel, dove questa è tutto; inoltre si avrebbe una caduta disastrosa (ammesso che il motore riesca a funzionare), del rendimento volumetrico.
Sempre per ossessionarvi un po', consentitemi un altro esempio pratico: negli impianti di aspirazione di uso domestico ho riscontrato sovente utenti che si lamentavano del cattivo funzionamento degli aspiratori, per quanto grossi fossero stati messi. Alla verifica, ho regolarmente trovato ambienti (stanze, cucine etc.) perfettamente chiusi.
Ora, qualcuno mi sa spiegare come sia possibile buttare fuori aria da una stanza se la quantità espulsa non può essere rimpiazzata?
Se non viene rimpiazzata e con l’aspiratore in servizio la stanza dovrebbe andare in completa depressione, cosa del tutto impossibile (e del resto non consigliabile….).
Ovviamente una qualunque stanza non è mai perfettamente stagna, qualcosa entrerà sempre, dalle porte o dal cassonetto della finestra...ma mi pare chiaro che se non si ha un ingresso sufficiente e proporzionato alla portata in uscita, il ventilatore, assiale o centrifugo che sia girerà sempre ...ma a vuoto o con pochissima resa.
Ovviamente lo stesso problema si ha volendo effettuare un ricambio di aria in pressione: se non attivo un foro di uscita, non posso mandare nel locale aria esterna, salvo “gonfiare “ la stanza.
Ed ecco che questi esempi “casalinghi” possono forse chiarire perché in genere applicare solamente un carburatore più grosso (2) per aumentare le prestazioni sia quasi del tutto inutile e sarebbe anche troppo semplice, perché se non c’è una maggior aspirazione a valle, non può esserci maggior entrata di miscela; ci sono però alcuni sistemi di aspirazione che possono migliorare il riempimento sino ad arrivare quasi al 100%, dopodichè bisogna passare ai compressori.
Comunque sia, ripeto che il mio quesito è una “finezza teorica”, per così dire, che non incide nella realtà, all’atto pratico la sequenza più gas= più miscela va bene e rende comunque l’idea.
In merito alle due viti, intendo quella di regolazione della miscela al minimo e quella sull’acceleraratore.
Sarebbe utile approfondire un paio di cose: la prima è perché in genere uno dei due condotti di scarico sia sempre più cotto dal calore; la seconda stabilire se è corretto o addirittura necessario tenere la miscela del cilindro in ombra un pelo più grassa, per agevolare il raffreddamento del suddetto.
Nota 1: In un normale motore aspirato il volume aspirato non sarà mai pari al valore del volume del cilindro; in genere è l’80-85% del volume teorico..
Nota 2: un carburatore più grosso può però migliorare il fattore di riempimento ed altre cosucce collegate..
Urca, quanto mi piace poter discutere e dibattere….e sono convinto che sia una delle poche maniere per imparare qualcosa di nuovo.
Allora: l'apertura della farfalla rende disponibile una quantità maggiore di miscela, ma questa è previsto e necessario perché aumentando i giri ci saranno maggiori fasi di aspirazione nell’unità di tempo.
In altri termini e usando i valori teorici e non reali: un monocilindrico di 600 cm cubici a 2000 giri/minuto aspirerà 0,6 x 2000/2= 600 lt (1) di miscela aria-benzina al minuto, mentre a 4000 giri/minuto ne aspirerà certamente di più, perché la quantità di miscela aspirata è direttamente proporzionale alle fasi di aspirazione che, in questo esempio numerico, sono esattamente il doppio ma in ognuna di queste si aspireranno sempre 600 cm cubici di miscela.
Peraltro credo sia normale convinzione che il cilindro possa riemprsi di più o di meno, comandando la valvola del gas, ma a mio avviso è una errata convinzione, perché un parziale riempimento invaliderebbe il rapporto di compressione del ciclo Otto...per non parlare del ciclo Diesel, dove questa è tutto; inoltre si avrebbe una caduta disastrosa (ammesso che il motore riesca a funzionare), del rendimento volumetrico.
Sempre per ossessionarvi un po', consentitemi un altro esempio pratico: negli impianti di aspirazione di uso domestico ho riscontrato sovente utenti che si lamentavano del cattivo funzionamento degli aspiratori, per quanto grossi fossero stati messi. Alla verifica, ho regolarmente trovato ambienti (stanze, cucine etc.) perfettamente chiusi.
Ora, qualcuno mi sa spiegare come sia possibile buttare fuori aria da una stanza se la quantità espulsa non può essere rimpiazzata?
Se non viene rimpiazzata e con l’aspiratore in servizio la stanza dovrebbe andare in completa depressione, cosa del tutto impossibile (e del resto non consigliabile….).
Ovviamente una qualunque stanza non è mai perfettamente stagna, qualcosa entrerà sempre, dalle porte o dal cassonetto della finestra...ma mi pare chiaro che se non si ha un ingresso sufficiente e proporzionato alla portata in uscita, il ventilatore, assiale o centrifugo che sia girerà sempre ...ma a vuoto o con pochissima resa.
Ovviamente lo stesso problema si ha volendo effettuare un ricambio di aria in pressione: se non attivo un foro di uscita, non posso mandare nel locale aria esterna, salvo “gonfiare “ la stanza.
Ed ecco che questi esempi “casalinghi” possono forse chiarire perché in genere applicare solamente un carburatore più grosso (2) per aumentare le prestazioni sia quasi del tutto inutile e sarebbe anche troppo semplice, perché se non c’è una maggior aspirazione a valle, non può esserci maggior entrata di miscela; ci sono però alcuni sistemi di aspirazione che possono migliorare il riempimento sino ad arrivare quasi al 100%, dopodichè bisogna passare ai compressori.
Comunque sia, ripeto che il mio quesito è una “finezza teorica”, per così dire, che non incide nella realtà, all’atto pratico la sequenza più gas= più miscela va bene e rende comunque l’idea.
In merito alle due viti, intendo quella di regolazione della miscela al minimo e quella sull’acceleraratore.
Sarebbe utile approfondire un paio di cose: la prima è perché in genere uno dei due condotti di scarico sia sempre più cotto dal calore; la seconda stabilire se è corretto o addirittura necessario tenere la miscela del cilindro in ombra un pelo più grassa, per agevolare il raffreddamento del suddetto.
Nota 1: In un normale motore aspirato il volume aspirato non sarà mai pari al valore del volume del cilindro; in genere è l’80-85% del volume teorico..
Nota 2: un carburatore più grosso può però migliorare il fattore di riempimento ed altre cosucce collegate..
Re: Prima di andare avanti....
Ciao zio...la funzione della pompa è appunto quella di arricchire momentaneamente la miscela, che con la prima apertura viene per l'appunto smagrita (aprendo la valvola si aumenta la sezione del condotto, quindi si riduce la velocità dell'ARIA e quindi diminuisce l'aspirazione di benzina ( nel tubo venturi questa è proporzionale alla velocità di scorrimento dell'aria). Subito dopo il flusso si stabilizza e tutto ritorna regolare, ma in quel preciso momento la pompa di ripresa agisce come un compensatore.
Re: Prima di andare avanti....
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Re: Prima di andare avanti....
Eh si... se uno dei due scarichi è "più cotto dal calore" significa che il cilindro corrispondente lavora a temperature troppo alte... i motivi possono essere due. Il primo è una carburazione troppo magra oppure una scarsa areazione. In entrambi i casi una soluzione può venire da un ingrassamento della miscela, ma funziona solo entro un certo punto... e non serve certo che te lo spieghi il perchèvecchione ha scritto: ↑15/04/2021, 8:55Sarebbe utile approfondire un paio di cose: la prima è perché in genere uno dei due condotti di scarico sia sempre più cotto dal calore; la seconda stabilire se è corretto o addirittura necessario tenere la miscela del cilindro in ombra un pelo più grassa, per agevolare il raffreddamento del suddetto.
Posso dirti, come esempio, che sulla Bulldog (che ricordo usa lo stesso motore della Drag 1100) prima serie i getti di minimo sono uguali per entrambi i carburatori, mentre sulla seconda serie i gett isono differenziati, il posteriore è più grande di non ricordo quanto (dovrei andare a ripescare tutti i miei appunti e manuali). Ma non solo... nella prima serie era presente un piccolo convogliatore che portavia aria "fresca" al cilindro posteriore, nella seconda seri il convogliatore è molti più grande.
Ce sia stato per via delle svariate valvole di scarico posteriori "cotte" riscontrate sulla prima serie ???
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